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lunedì 30 gennaio 2012

Conferenza: La Guerra Italiana alla URSS

Martedi 31 Gennaio alle ore 17.00 Presso la sede dell'UNUCI, Caserma Garibaldi,
Massimo Coltrinari ed Osvaldo Biribicchi terranno una conferenza sul tema

LA GUERRA ITALIANA ALLA URSS 1941-1943
IL TRADIMENTO TEDESCO
I Camerati italiani traditi dai tedeschi in Russia

Nota:
La partecipazione dell’Italia alla guerra alla Urss (1941-1943) nel giugno 1941 , non richiesta dall’alleato germanico, non fu neanche gradita dai vertici militari tedeschi, convinti che la Urss crollasse in pochi mesi. Fermati a Mosca nell’inverno 41, la campagna di primavera richiese ai tedeschi maggiori forze, e furono costretti a richiederne ai loro alleati, ungheresi, romeni, spagnoli, croati, finlandesi ed italiani. L’Italia inviò altri 170.000 oltre ai 60.000 inviati nel 1941; questi uomini operarono sotto comando tedesco in Ucraina e nel dicembre 1941 erano attestati sul Don.

Il loro compito era quello di tenere, insieme agli alleati, la linea: in caso di attacco, resistere fino a che le forze mobili tedesche, attestate a tergo, intervenissero, e, tamponate le falle, lanciare la controffensiva.

Nel dicembre 1942 gli Italiani furono attaccati dai Sovietici (Operazione Piccolo Saturno). Ottemperano al compito tenendo la linea per oltre 10 giorni, fino al 21 dicembre. Le puntate offensive sovietiche sconvolsero,tra l’altro, le retrovie e l’organizzazione logistica dell’Asse. Le forze mobili tedesche, attirate dalla fornace di Stalingrado, non intervennero e gli Italiani, come i Rumeni e gli Ungheresi furono abbandonati a loro stessi, con in più il tradizionale disprezzo dei tedeschi verso tutti i loro camerati.

Stalingrado divorò tutto, ed i Tedeschi vi colsero la più grande sconfitta della guerra, figlia diretta dei loro errori strategici ( primo fra tutti la divisione delle forze). I Comandanti Italiani, privi di mezzi per affrontare una ritirata in inverno, anziché arrendersi sul posto dopo aver assolto il loro compito, nel constatare che i Tedeschi li avevano abbandonati, presero la decisione fatale: ritirarsi dalla linea del Don. Senza una adeguata struttura logistica alle spalle era pura follia ritirarsi. E fu tragedia: si perse il 54%, della forza, ovvero101.000 uomini (10800 prigionieri, il resto disperso, cioè morto durante la ritirata) su 191.000 e tutto il materiale. Le forze italiane furono distrutte. Il tradimento tedesco fu palese: abbandonare gli alleati per accorrere a salvare la loro 6a Armata accerchiata a Stalingrado senza alcuna considerazione per la sorte delle forze alleate fu la scelta tedesca. Questo tradimento, per noi italiani, è l’origine della tragedia di Russia, a cui si aggiunse la resistenza culturale dei Comandanti Italiani ad arrendersi, che era l’unica forma di salvezza possibile.

Tutta questa tragedia, poi, si giustificò in Italia, con lo scarso equipaggiamento in dotazione da parte italiana, a cui si aggiunse, da parte tedesca, i luoghi comuni soliti (italiano non guerriero, italiani brava gente; ecc.). Tutto per mascherare il tradimento consumato sul campo, ovvero l’abbandono al loro destino, quasi con disprezzo,da parte germanica dei camerati italiani, pensando solo ai propri interessi e convenienze.


La confErenza si basa sul testo di

Coltrinari M., La guerra italiana alla URSS. 1941-1943. Le Operazioni, Roma, Società Nuova Cultura, 2011, pag. 283, cartine, ill., euro 20. ISBM 9788861345744

 che presenta questo indice


Presentazione, di Alessandro Cortese de Bosis
Prefazione, di Luigi Marsibilio
Ringraziamenti
Nota dell’Autore
Premessa

Introduzione
1. La guerra
2. La partecipazione militare italiana alla guerra contro la Unione Sovietica: la missione del
fascismo nella lotta al bolscevismo
3. L’avversario
4. L’ambiente

Capitolo I 1941. Le Operazioni del Corpo di Spedizione Italiano in Russia. (C.S.I.R.)
1. La Costituzione del Corpo di Spedizione Italiano in Russia.
2 Il quadro di battaglia del C.S.I.R alla data del 1 agosto 1941
3. La partenza dall’Italia e l’arrivo nella zona di radunata.
4. L’inserimento del C.S.I.R. nello schieramento tedesco.
5. La situazione operativa nell'agosto-ottobre 1941.
6. L'arrivo dell'inverno; considerazioni sull’impiego del C.I.S.R.

Capitolo II. 1942. Da un impegno non voluto ad un impegno richiesto
1. Le operazioni primaverili del C.S.I.R nella primavera del 1942 e la ripresa della offensiva da
parte Germanica.
2. La Costituzione dell'Armata Italiana in Russia – ARMIR - e le operazioni del giugno 1942.
3. Le operazioni dell’ARMIR dal giugno al novembre 1942. La Marcia verso il Don.

Capitolo III . 1943. Tutti i nodi vengono al pettine
1. La Seconda Battaglia Difensiva del Don.
2. L'attacco Sovietico contro l'8a Armata; la Battaglia di Logoramento (11 – 15 Dicembre 1942).
La Battaglia di Rottura (16 –19 Dicembre 1942) sul fronte del II Corpo D’Armata; l’attacco
contro il XXXV Corpo d’Armata; gli attacchi contro la Divisione “Celere”.
3. I Risultati degli attacchi sovietici. L’arretramento del Fronte. La Ricostruzione della linea
difensiva arretrata (21 Dicembre 1942) . Il Ripiegamento delle unità del XXXV e del XXIX Corpo
d’Armata. Il Blocco Nord ed il Blocco Sud.
4. L'attacco Sovietico contro l'8a Armata; la Battaglia di Logoramento (11 – 15 Dicembre 1942);
La battaglia di Rottura (16 –19 Dicembre 1942) sul fronte del II Corpo D’Armata; l’attacco
contro il XXXV Corpo d’Armata; gli attacchi contro la Divisione “Celere

Capitolo IV. Caduti, Dispersi, Prigionieri della Campagna di Russia:
1. Le Perdite in termini di materiali.
2. Le Perdite in termini di Personale.
3.Le ricostruzioni dagli anni sessanta alla caduta del muro di Berlino (1989).
4. La Ricostruzione dopo l’apertura degli Archivi Sovietici.
5. Un ulteriore tentativo di sapere le Perdite di questa Campagna
6. La situazione allo stato attuale.
7. Le Cause che hanno determinato questa cifra abnorme.
8. La ricostruzione delle cause dovuta all’UNIRR

Capitolo V. Un amaro bilancio
1.Era necessario partecipare alla campagna di Russia?.
2. I difficili rapporti con l’Alleato.
3. Un tentativo di individuazione delle cause di perdite così abnormi.
4. Una goccia in un immenso mare: la guerra italiana all’URSS

Postfazione, di Nelia Zamponi
Documenti: L’ordine di battaglia delle forze contrapposte
Bibliografia, a cura di Laura Coltrinari
Indice dei Nomi
Indice delle Illustrazioni







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