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Contro tutti e tutto. I soldati Italiani nei Balcani nel 1943

Il Volume "La Divisione "Perugia" Dalla Tragedia all'Oblio" è disponibile in tutte le librerie. ISBN 886134305-8, Roma, 2010, Euro 20,00 pag. 329.



Ordini: ordini@nuovacultura.it, http://www.nuovacultura.it/ Collana storia in laboratorio;

Un Triste destino per la Divisione "Perugia"

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La Divisione "Perugia" avrebbe avuto miglior sorte se Informazioni ed Intelligence avessero trovato più ascolto presso i Comandi Superiori

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giovedì 18 aprile 2019

Archivio. Un convegno e il ricordo del gen, Poli




Il Primo ed il II Risorgimento e la questione meridionale
12 febbraio 2011
Hotel Costa Brada – Gallipoli


ore 10,00: Sala Convegni Hotel Costa Brada - Apertura dei lavori
PRESENTAZIONE
Sig. Pasquale DE CATALDIS – Presidente Sez. Di Matino ANCFARGL

SALUTO DELLE AUTORITA’
-       Dott. Giuseppe VENNERI - Sindaco di Gallipoli
-       Dott. Giorgio PRIMICERI -  Sindaco di Matino
-       Dott. Antonio GABELLONE - Presidente della Provincia di Lecce
-       Dott.ssa Loredana CAPONE – Vice Presidente Regione Puglia
-       Sen. Dr. Rosario Giorgio COSTA – Pres. Comm. Inchiesta Uranio Impoverito
-       Dott. Mario TAFARO - Prefetto di Lecce
-     On. Alfredo MANTOVANO – Sottosegretario. Ministero dell’Interno

PROLUSIONE
-       Gen. C.A. Sen. Luigi POLI - Presidente ANC FARGL
RELAZIONI (Mattina)
Introduce e modera la d.ssa Maria Grazia PRIMICERI
-       Avv. Cosimo FINIGUERRA – “150 anni di unità d’Italia: tra storia e memoria”. (si propone come 1° intervento della mattina.)
-       Col. Antonio CESARI – Percorso storico del Tricolore Italiano
-       Gen. Dr. Massimo COLTRINARI - Il 1860;
-       Ten. Col. Osvaldo BIRIBICCHI – La Spedizione dei Mille;
-       Avv. Cosimo FINIGUERRA - 150 anni di unità: tra storia e memoria
-       Ins. Stefano CIURLIA   Testimonianza di un orfano di guerra
-       Cav. Mar. Salvatore PECORARO – “Memorie salentine”.
Interventi
Pausa
RELAZIONI (Pomeriggio)
Modera la d.ssa Maria Grazia PRIMICERI
-       Cav. Antonio FILOGRANA  - (saluto e apertura 2 sessione).
-       Ing. Giorgio Prinzi La crisi armistiziale.
-       Col. Vittorio Scarlino – Il regno del Sud, primo fronte della Guerra di Liberazione;
-       Prof. Cosimo ROLLO – “I fiori di Cefalonia”
-       Prof. Adelio FABBRIS “La Costituzione”
Interventi e dibattito
CONCLUSIONI

Si riportano note esplicative dei saluti delle Autorità intervenute al convegno
Ed una breve sintesi degli avvenimenti

Musica per una giornata di valori e di festa
Il Comprensorio Scolastico musicale di Alliste ha aperto la giornata del convegno dedicato al primo ed al secondo Risorgimento.       
            Oltre 30 ragazzi hanno composto il complesso musicale che, sotto la direzione del proprio Professore di Musica, nella sala antistante quella del Convegno all’Hotel Brada Luxury, alla presenza di tutti i convenuti, hanno suonato l’Inno Nazionale Italiano, e a seguire, l’Inno Europeo.
            Un’apertura del convegno degno di nota, a sottolineare il significato della data anniversaria della Patria unita.
            Al termine della esecuzione degli inni nazionali ha preso la parola il Gen. Dr. Massimo Coltrinari, che a nome del Presidente Nazionale, Sen.Gen. Luigi Poli, ha porto il saluto di tutta l’Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione.
            Ha sottolineato come siano fondamentali giornate come quelle di Matino, al fine di diffondere i valori della guerra di Liberazione, soprattutto verso le nuove generazioni. Il collegamento tra il primo risorgimento, in cui si compì  il processo unitario nazionale e l’Italia divenne una Nazione e uno Stato unito, non più una semplice espressione geografica, ed il secondo risorgimento, nato dalla crisi armistiziale del 1943 al termine del quale l’Italia scelse la forma repubblicana su una nuova Costituzione, tuttora urgente.

Dopo queste parole si è svolto il Saluto ai Caduti. Alla presenza dei genitori di Marco Pedone, recentemente caduto in Afghanistan per l’assolvimento dei compiti di Peace Support Operation. È stato suonato il silenzio fuori ordinanza e mentre veniva eseguito il Avv. Cosimo Finiguerra ha scandito i nomi dei cinque Caduti delle Forze Armate Italiane del Salento e delle Puglie nelle missioni di pace. Momenti veramente toccanti, che hanno dato uno spessore morale ed etico ai momenti del convegno e dei suoi lavori.
            Trasferiti nella sala delle conferenze i lavori introduttivi al Convegno sono proseguiti con l’intervento dei ragazzi della Scuola Dante Alighieri, che hanno avuto modo di leggere lettere di soldati del primo e del secondo risorgimento.

 La relazione di Saluto del presidente della Associazioni Nazionale Combattenti di Matino.
Ha preso, quindi, la parola il Presidente della Sezione di Matino, Associazione Nazionale Combattenti delle Guerra di Liberazione, Sig. Pasquale de Cataldis.

Autorità presenti gentili ospiti, convegnisti, soci e commilitoni sella Sezione di Matino.
            Questa non è l’unica manifestazione che la Sezione Ancfargl di Matino intende dedicare al tema dell’Unità d’Italia nella ricorrenza del 150° anniversario. Quella odierna è solo una tra le iniziative più importanti che abbiamo in cantiere per ricordare l’evento fondate dell’Italia moderna. La nostra Patria attuale.
            Perché questo particolare  impegno dell’Associazione Nazionale dei Combattenti della Guerra di Liberazione inquadrati nei Reparti regolari delle Forze Armate, la cui ragione sociale è temporalmente legata agli avvenimenti bellici del 1943-1945?
            Lo ribadiamo ed ancora con più forza in questa occasione, perché per noi la partecipazione alla Guerra di Liberazione si inquadra nello spirito risorgimentale, nello sforzo di un secondo risorgimento nazionale e nella continuità ideale del Risorgimento che ha portato alla costituzione dello Stato unitario che oggi celebriamo.
            Ancora oggi, poi, per una serie di motivi storici e culturali, alcune delle tematiche di allora, quali la questione meridionale, sono irrisolte ed attuali. È proprio per questo, essendo una regione del Sud con forti contraddizioni, ma avviata ad essere una realtà moderna e progredita che in questo convegno abbiamo voluto inserire l’approfondimento della tematica, per comprendere le radici culturali e l’origine di problemi che ancora sono tali, e che spesso in maniera strumentale vengono sbandierati per provinciali particolarismi, quali il localismo leghista, voce particolarmente stonata in questa ricorrenza.
            Non è però nostra intenzione rispondere al campanilismo leghista con un altrettanto e inopportuno campanilismo meridionalista. Vogliamo approfondire e comprendere a fondo tutti gli aspetti della questione per superarla in una nuova sintesi unitaria, lanciando un messaggio, un auspicio per un impegno analogo a quanti al Nord siano animati dal nostro stesso spirito, quello del Risorgimento propriamente detto e quello del secondo Risorgimento che è la ragione d’essere dell’Ancfargl.
Il convegno di oggi ha questa finalità specifica, attraverso una rilettura della storia, degli avvenimenti e delle realtà contestuali dei vari periodi, sfrondando ogni forma di retorica, di cristallizzati luoghi comuni. La storia per essere realmente maestra di vita deve essere metodica e veritiera, deve essere oggettiva nella ricostruzione documentale dei fatti e del contesto sociale e culturale in cui si svolsero. La storia non deve essere scritta per il principe o, meglio, per la sua esaltazione, ma deve servire a noi cittadini per conoscere e comprendere il passato e in tal modo renderci conto delle origini e problematiche che sembrano un ineluttabile retaggio, quando magari sono solo l’effetto di un radicamento che, compreso nelle sue ragioni e nella sua evoluzione, può venire rimosso o modificato, oppure riconfermato e rafforzato in quegli aspetti giudicati positivi.
            Questo è lo spirito con cui abbiamo lavorato nella giornata odierna che vuol essere, oltre che celebrativa, anche propositiva e costruttiva, tenendo presente lo stato attuale di crisi di quei valori fondanti, dell’esistenza di un pensiero centrifugo e disgregante, di miopi localismi che possono venire superati solo con la riscoperta e la rivalutazione dei principi fondanti il Primo ed il Secondo risorgimento, che anche per questo abbiamo voluto legare in continuità in questo convegno.
            Nell’augurare buon lavoro, ringrazio quanti hanno fattivamente collaborato alla realizzazione di questa giornata che, analizzando il passato, vuol guardare al futuro e lanciare un messaggio di rinnovato impegno e di ottimismo.
Di nuovo grazie.
Viva l’Italia unita nello spirito risorgimentale e, in questa prospettiva, viva il Meridione, viva la Puglia e la nostra Ancfargl, alla quale la Sezione di Matino si sforza di dare un generoso, fattivo contributo.
Di nuovo grazie e un augurio di buon e produttivo lavoro.



*************

Saluto delle Autorità

Prima  dell’inizio dei lavori del Convegno, portano i loro saluti le varie autorità intervenute o rappresentate da un loro delegato. Si riporta una breve sintesi dei loro interventi.

Dott. Giuseppe VENNERI - Sindaco di Gallipoli.
Ha fatto pervenire una comunicazione che sopraggiunti impegni di carattere istituzionale, nonostante ogni buon volere, gli hanno impedito di essere presente.

Dott. Giorgio PRIMICERI -  Sindaco di Matino
Ha sottolineato come questi convegni, ai quali guardare con estrema simpatia, permettono di approfondire e far conoscere, attraverso le scuole, dei pezzi e dei segmenti di storia. Questo è fondamentale, quello di coinvolgere i giovani. Proprio i giovani oggi sembrano lonatni dai temi che oggi stiamo trattando. È evidente che, se questo disinteresse è vero, occorre fare molto di più per cercare di coinvolgere i giovani; quindi occorre veramente fare qualche cosa di più. I giovani devono sapere, per la loro istruzione, per loro educazione, che cosa è la nostra storia. Con questa prospettiva noi vediamo con estremo interesse l’iniziativa della Provincia che ha deciso di predisporre e distribuire un DVD di carttere storico, che sarà distribuito nelle scuole della provincia.
Il Sindaco ha anche sostenuto che l’archivio comunale sarà integrato e deve essere potenziato con documenti che sottolineano come la memoria e si spera  che l’attività della Sezione della Associazione Nazionale Combattenti di Matino possa contribuire a questa iniziativa.
Nell’augurare il successo dei lavori del convegno, porgo i saluti di Matino e di tutta la cittadinanza.
Desidero rivolgere un deferente saluto a tutti i presenti a nome del Prefetto di Lecce, il dott. Mario Tafaro, che qui rappresento.
Il 150esimo dell’Unità d’Italia, che quest’anno celebriamo, offre l’occasione di una riflessione: il nostro lavoro quotidiano abbia a modello quelle donne, quegli uomini che lottarono fino al sacrificio della vita per costruire la libertà e l’unità del nostro Paese. Fecero di una terra frantumata e arretrata un esempio di riscatto, di democrazia, di sviluppo.
Le conquiste politico-sociali, che si sono succedute nel corso del tempo, hanno preparato il terreno sul quale si è sviluppata una civiltà fondata su valori e convinzioni che escludono a priori il concetto di guerra e di conflittualità.
Ringraziamo quindi i grandi della storia che hanno fornito la motivazione della ricerca dell’indipendenza unitamente al popolo italiano che ha saputo cogliere con saggezza, determinazione e sacrificio questo anelito alla libertà.
La Bandiera italiana sia per noi simbolo di impegno, speranza e libertà. Sia il compendio dei valori più nobili da tramandare, senza dimenticare le nostre radici cristiane che hanno regolato il vivere civile dei secoli passati, in modo da evitare i tragici e devastanti errori di cui soccorrono per questo le giornate della memoria.
Grazie.

Dott. Antonio GABELLONE - Presidente della Provincia di Lecce 
Impossibilitato ad intervenire, ha delegato il Dott. Stefano Gianni. Nel portare i saluti della Provincia di Lecce, il Dott. Gianni ha sottolineato che questa del convegno è una occasione veramente importate ove, tra le varie motivazioni, si riesce a legare la  conoscenza storica  con il passato e con il futuro. I testimoni sono le fonti primarie aver avere più vicina a quei valori che connotano una società civile, democratica e libera. Sottolinea come l’apertura del convegno sia stata effettuata con l’Inno Nazionale Italiano ed Europeo ed il ricordo di chi ha dato la vita per le missioni di pace. Per portare la sicurezza e la ripresa di una vita normale in comunità e collettività che, purtroppo, hanno scelto la guerra come mezzo per la risoluzione delle loro controversie. Ognuno di noi è portatore di pace. E questo convegno sottolinea questo aspetto attingendo dalla storia. Nell’augurare il buon lavoro al convegno rinnova i saluto del presidente della provincia di Lecce.     Dott.ssa Loredana CAPONE – Vice Presidente Regione Puglia.
       Anche il Vice Presidente della Regione Puglia ha comunicato che, causa impegni improcrastinabili, non è potuta essere presente al Convegno.

Sen. Dr. Rosario Giorgio COSTA – Pres. Comm. Inchiesta Uranio Impoverito
Il Senatore Costa ha voluto essere presente al Convegno. Il suo intervento di saluto ha voluto sottolineare come sia importante la cura e l’attenzione dell’Archivio Comunale come strumento della Memoria della Comunità.
Avere un Archivio ricco e a disposizione della Comunità è un bene sociale primario.
Conoscere il passato significa capire il presente.
La Casa Municipale di oggi non è altro la Casa del Feudanio. Cita Ascanio del Tufo che nei secoli passati, ha svolto un’ampia azione di attività volta al benessere della Comunità. E questa ancora è proseguita con i suoi successori. Ascanio del Tufo sposa Marianna Vernici, ed hanno due figlie che continuano con i matrimoni l’opera del Padre.
E questo si innesta nel quadro generale di quanto il Regno di Borboni stava facendo. L’economia del Meridione d’Italia presentava delle eccellenze, come il Banco di Napoli, l’Università, l’attività imprenditoriale che portò la sua azione anche nel Nord. La città di Napoli, in quella prima metà dell’Ottocento compete con tenacia a Parigi.
Nel momento in cui la rivoluzione garibaldina si presenta, (tutto accade perché ci sono circostanze e situazioni) la figura di Liberio Romano si impone. La sua azione, molto sottovalutata ed anche denigrata in passato, ma oggi rivisitata e rivalutata, fu tale che riuscì a convincere i Borboni a dimettersi e a lasciare Napoli.
 Con questo atto l’Unità è fatta.
L’apporto che il Mondo meridionale portò all’Italia Unita fu un grande tesoro. Il rapporto con i Savoia fu inizialmente non buono, ma poi tutto si sviluppò in modo armonico.
La Cultura è stata uno dei veicoli di unificazione, basti ricordare la Università di Bari o le grandi opere pubbliche, come l’Acquedotto Pugliese. In più su questo solco si inserisce la generalizzazione della guerra, voluta da de Gasperi, a cui si accompagnò una crescita economica positiva in cui ne beneficiarono gli strati più bassi della popolazione (la casa di proprietà ad esempio fu un bene che coinvolse il 77% della popolazione, mentre nei tempi preunitari non superava il 71%).
Dal 1948 ad oggi si registrano risultati eccezionali dal punto di vista del progresso economico in Italia. Tutto poi agisce in una logica europea, che pone l’Italia in altissima luce nel concerto europeo. Auguro, su questo filone che ho accennato, i migliori successi al Convegno.

Dott. Mario TAFARO - Prefetto di Lecce

Il Prefetto di Lecce ha delegato il Capo di Gabinetto, Dott. Sergi, a portare il suo saluto.
Il Dott. Sergi ha esordito esprimendo il desiderio di rivolgere un deferente saluto
On. Alfredo MANTOVANO – Sottosegretario. Ministero dell’Interno

L’on. Sottosegretario di Stato Alfredo mantovano è stato trattenuto a Roma da urgenti impegni istituzionali è non  ha potuto essere presente ai lavori del Convegno.

Il saluto dell’autorità militare
Prima di iniziare i lavori ha chiesto la parola il gen. Ottavio Silliti, presente in sala in qualità di rappresentante del generale Comandante la Scuola di Cavalleria ed Ispettore dell’Arma di Cavalleria, che non è potuto essere presente in quanto impegnato in attività di servizio fuori sede. Nel ringraziare dell’invito il gen. Silliti ha portato i saluti del Comandante della Scuola e di tutto il personale; ricorda che il 150° anniversario dell’unità d’Italia coincide anche con il 150° anniversario della nascita dell’Esercito Italiano. Infatti, proclamato il 17 marzo 1861 il Regno d’Italia, con proprio decreto, il Ministero della Guerra in data 4 maggio 1861, ha decretato che l’Armata Sarda a partire da quella data assumesse il nome di Esercito Italiano. Un doppio anniversario, quindi, che non può non essere celebrato. Annuncia quindi che iniziative sono in corso per festeggiare le date anniversarie e in quelle cerimonie tutti sono invitati. Conclude augurando al convegno un felice successo.

La Presidenza del Convegno
Ha assunto, quindi, la presidenza del Convegno la Dott.ssa Primiceri, che ha salutato tutti gli astanti, ringraziandoli per la loro presenza.
Ha dato la parola al col. Antonio Cesari
Col. Antonio CESARI – Percorso storico del Tricolore Italiano
La relazione viene riprodotta integralmente su questa rivista, di seguito.
La dott.ssa Primicieri, nel commentare la relazione del Col. Cesari sottolinea come sia fondamentale conoscere la storia del Tricolore ed invita i presenti a prendere visione del volume del relatore Antonio Cesari “Percorso Storico del Tricolore Italiano. Storia ed immagini del tricolore dalla nascita ad oggi”, che rappresenta una felice sintesi della storia del tricolore. La parola viene data, invertendo l’ordine degli interventi al Col. Osvaldo Biribicchi per la sua relazione
     
Ten. Col. Osvaldo BIRIBICCHI – La Spedizione dei Mille;
La relazione viene riprodotta integralmente su questa rivista, di seguito.
La dott.ssa Primiceri ritiene doveroso a questo punto dare la parola  a Salvatore PECORARO, date le sue condizioni di salute. Uscito da pochi giorni dall’ospedale, ha voluto essere presente al Convegno

Cav. Mar. Salvatore PECORARO – “Memorie salentine”.

L’intervento del Cavaliere Salvatore Pecoraro è stato incentrato sui suoi ricordi personali e sulle sue personali impressioni, che hanno avvinto per la brillantezza della esposizione tutto l’uditorio

La parola passa a Massimo Coltrinari, che svolge la sua relazione sull’anno mirabilis, il 1860
Gen. Dr. Massimo COLTRINARI - Il 1860;
La relazione viene riprodotta integralmente sul sito www,secondorisorgimento.blogspot.com.
Avv. Cosimo FINIGUERRA - 150 anni di unità: tra storia e memoria.
      La relazione viene riprodotta integralmente su: www,secondorisorgimento.blogspot.com.
Ins. Stefano CIURLIA –  Testimonianza di un orfano di guerra
    La relazione viene riprodotta integralmente su www,secondorisorgimento.blogspot.com.

Interventi
La dott.ssa Primiceri da la parola all’Alpino che pone al Tavolo della Presidenza del Convegno un quesito ben preciso i tema delle minoranze.
Alpino Prof. Dott. La CALAMITA
Chiede la parola e viene concessa all’ Alpino Prof. Dott. La Calamita. Il suo intervento è incentrato sul problema riguardante un aspetto complesso del II Risorgimento, ovvero il confine orientale del nostro Paese. In particolare, incentrava il suo intervento sulla questione dell’alto Adige e sul problema delle minoranze. Ovvero come mai il nostro Paese permette vari casi di ingerenza della sovranità italiana in quelle terre che sono sostanzialmente italiane.
La domanda posta è semplice. Quali risposte dare a comportamenti di Alto Atesini che minano l’Unità d’Italia e non riconoscano a pieno la sovranità italiana.
La risposta è data dal Gen. Massimo Coltrinari. Si articola in una descrizione ampia del problema Alto Atesino. Dalla annessione al Reich delle province di Trento e Bolzano (1943-1945) agli accordi di de Gasperi-Gruber, alla strage di Cima Vallona e il terrorismo d’Oltralpe, fino all’attuazione della Regione Speciale voluta dalla Costituzione sono tutte tappe che permettono di dire che l’Italia ha trovato i punti di equilibrio per gestire la minoranza alto atesina e mantenere le sue esigenze di sicurezza.
In questo quadro, ogni tanto emergono dei personaggi con uscite che mirano a destabilizzare la situazione, alimentando divisioni e tensioni, che non portano a nulla, se non a tragedie e lutti (Esempio: la Jugoslavia e la sua disgregazione).
Quindi sono personaggi da non prendere in considerazione e a cui non dare credito o tempo.
Conclude citando i saggi e gli articoli che in questo argomento sono stati pubblicati su il secondo Risorgimento.

A questo punto, viene proiettato un Film, dall’Avv. Cosimo Finiguerra, relativo alla vista presso il cimitero di Tambov, in Russia, ove è sepolto suo zio Luigi, caduto in prigionia nel 1943

II Sessione
Sono stati portati  i saluti del Cav. Antonio Filograna, per la buona riuscita del convegno
Sono poi seguite le seguenti relazioni
Ing. Giorgio PRINZI   La crisi armistiziale.

      La relazione viene riprodotta integralmente su www,secondorisorgimento.blogspot.com.

 Col. Vittorio SCARLINO – Il regno del Sud, primo fronte della Guerra di Liberazione;

   La relazione viene riprodotta integralmente su www,secondorisorgimento.blogspot.com.

 Prof. Cosimo ROLLO – “I fiori di Cefalonia”
      
       Nonostante la adesione mostrata al convegno, il Prof. Cosimo Rollio non è potuto essere presente ai lavori del convegno.
Prof. Adelio FABBRIS “La Costituzione”

La relazione viene riprodotta integralmente su questa rivista, di seguito

Al termine dei lavori del Convegno , il Segretario Generale della Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione, Col. Vittorio Scarlino consegna ai relatori locali, e a illustri intervenuti i volumi della Collana Storia  in Laboratorio, in particolare quelli inerenti il Primo e il Secondo Risorgimento.

Il Convegno si conclude con una nota ottimistica. Ci si è dati appuntamento il prossimo anno per un altro convegno dedicato ad un particolare aspetto.
Il dovere prestato nel servire la Patria in pace e in guerra, da parte degli uomini del Salento. Il tema, più o meno, dovrebbe essere: “Soldati Salentini” il dovere prestato per servire la patria.
Il Convegno, come quello appena concluso, dovrebbe articolarsi in due comparti, quello di inquadramento del periodo storico e quello che risulta dalle documentazioni dei soldati del Salento.
Propedeutico al Convegno, è un lavoro di ricerca, di raccolta del materiale documentario relativo ai Soldati salentini; archiviarlo e catalogarlo. Su queste basi si articoleranno le relazioni del prossimo Convegno.
La Sezione di Matino si impegna in questo lavoro di raccolta, collegare e conservare, che contribuirà a rafforzare la Memoria Patria del Salento.


Le  note degli Studenti di Alliste  riguardo il Convegno.
La giornata trascorsa il 12 febbraio 2011 al Resort Costa Brada in occasione della celebrazione del 150° Unità D’Italia con argomento 1° e 2° Risorgimento e Questione Meridionale, è stata emozionante, interessante, oseremo dire per noi, meravigliosa. Entrando abbiamo notato la presenza di persone importanti, autorità, una grande organizzazione e percepito una ventata patriottica che ha colpito i nostri cuori soprattutto, quando per la sala si sono diffuse le dolci e vibranti note dell’Inno d’Italia e dell’Inno alla Gioia eseguito dall’orchestra dell’Istituto Calvino S.Media Alliste e Felline. Tutti hanno gradito ed applaudito con gran calore questa esibizione; successivamente con il sottofondo del suono melodico della tromba sono stati letti e ricordati i nomi dei giovani soldati che in questo anno trascorso, hanno perso la loro vita in Afghanistan. Un’ ondata di commozione ha attraversato gli animi di tutti noi e qualcuno aveva anche gli occhi lucidi perché il ricordo di quei giovani è rimasto nel cuore di tutti e come dice il grande Ungaretti “nel nostro cuore di Italiani nessuna croce manca”. A questo punto il generale Coltrinari ha fatto un breve intervento sull’orgoglio di essere cittadini italiani e il nostro ruolo nella storia degli anni. Dopo siamo stati invitati a sederci nella sala congressi, dove è stato dato inizio al programma con una breve presentazione dell’argomento centrale: Primo e Secondo risorgimento con il contributo del Meridione. Insieme con noi ed ai nostri professori c’erano anche ragazzi d’altre scuole. Alcuni di noi hanno letto delle proprie riflessioni su tale periodo e altri dei documenti storici datati 1848 che solo a toccarli ci davano tante sensazioni. Al termine della nostra lettura hanno iniziato gli interventi i vari relatori.
Certo per noi ragazzi tutto quello che abbiamo letto, studiato e ascoltato anche in quella giornata è lontano dal nostro vissuto e immaginario però, riesce a colpirci ugualmente perché abbiamo capito che è proprio da questi grandi eroi del Risorgimento che è partito il bisogno di trasmettere alle nuove generazioni valori per cui vale la pena spendere, non necessariamente, donare la propria vita.
Pertanto  per riscoprire che cosa significa essere italiani occorre chinarsi sulla memoria storica dei popoli e rileggerla in integro  cercando la verità, acquisendo  consapevolezza per non più sbagliare, di quelle lacerazioni che storicamente hanno diviso gli italiani per affrontare con stile nuovo i problemi del Terzo Millennio.
Gli alunni della III D  Scuola Media Felline ( LE)

           Il 17 Marzo si festeggia il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Sono passati 150 anni da quando Cavour, Garibaldi e Mazzini hanno lottato per vivere in un paese unito ma soprattutto libero ed indipendente, perché era quello il maggiore problema che ostacolava la creazione del nuovo Regno d’Italia. Infatti la nostra nazione in quel periodo era divisa in numerosi regni che erano direttamente o indirettamente dominati dagli austriaci. Dagli inizi dell’Ottocento cominciarono ad insinuarsi nella mente degli italiani, specialmente con i moti del 1820-21, gli ideali di Libertà, Democrazia e Patria.
Nacquero così società segrete che organizzavano insurrezioni, ispirate da questi ideali e dal bisogno di unità. Una di queste società fu la Carboneria nella quale si distinse Mazzini.
Come non ricordare Giuseppe Mazzini! E’ stato uno dei padri della patria Italiana. Le sue idee repubblicane e democratiche, la sua diplomazia, la volontà di sensibilizzare le masse ed il suo impegno attivo e costante gli hanno fatto assumere un ruolo di primo piano nella lotta per l’unità e la libertà d’Italia.
Lui affermava che la patria è la casa dell’uomo non dello schiavo e perciò gli italiani non dovevano essere sottomessi dagli austriaci, ma dovevano essere liberi nel loro paese.
Poi è giusto ricordare Garibaldi, l’uomo d’azione che combatteva ovunque ce n’era bisogno, animato dagli ideali di quel tempo.
Storico è il suo incontro con Vittorio Emanuele II a Teano, dove consegnò gli stati del Sud al Re, facendo così nascere il regno d’Italia.
Ed infine Camillo Benso Conte di Cavour, l’abile politico che trovò il modo di unificare il paese. Ma dietro a queste persone si nasconde la volontà di un popolo che era sempre stato diviso e che ora aveva preso coscienza del fatto che l’Italia è unica e indivisibile. Si organizzarono tre guerre di Indipendenza nelle quali molti italiani persero la vita per raggiungere un traguardo ambito da tempo. Così il 17 Marzo dopo l’annessione al Regno di Sardegna di molti stati ( come voluto da Cavour) si proclamò il Regno d’Italia e Vittorio Emanuele II ne fu il primo Re.
Il nostro paese ha fatto molta strada dal 1861: è diventato una Repubblica, una Democrazia ed ha una Costituzione.
Nei suoi articoli si sentono le voci ed i pensieri dei nostri padri, come diceva Calamandrei. Adesso spetta a noi ragazzi saper attingere dalle loro riflessioni per costruire un futuro migliore.
Scuola Media “ Dante Alighieri” Alliste 3^ B                

domenica 24 marzo 2019

Istituto del Nastro Azzurro. Spoleto



La Sezione di Spoleto dell'UNUCI
 conserva con amore e attenzione
 il Labaro
 della disciolta Federazione Federazione Provinciale di Spoleto

Sarà inoltrata alla Presidenza Nazionale del Nastro Azzurro
la richiesta di prendere nota di questo possesso

martedì 5 marzo 2019

Roma da Ponte Mazzini



Perchè non una gita a Roma?

mercoledì 30 gennaio 2019

Il Tondo Doni


Perchè non una gita a Firenze?

mercoledì 9 gennaio 2019

Dati Statistici alla data del 31 dicembre 2018


Aperto nel 2008, ha un totale di 16759 visitatori,

 con una media mensile che oscilla tra i 300 e 400 visitatori mensili.

Sono stati pubblicati 205 post.

Come utenza, sorprende che dalla Russia vi sono 72 contatti,

mentre sull’ordine delle unità sono i contatti dall’ Italia, Francia ed altri paesi europei.

(info:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org)


venerdì 4 gennaio 2019

Colomba Antonietti. Riferimenti



Un incontro dedicato al ricordo di Colomba Antonietti,
 giovane combattente della Repubblica Romana

Al Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina
si è tenuto sabato 16 giugno 2018 un incontro sulla
figura di
Colomba Antonietti.
Si riporta il comunicato stampa come fonte di indicazioni
e riferimenti per questa figura risorgimentale

Roma, 16 giugno 2018. È dedicato a Colomba Antonietti, la giovane e intrepida combattente della Repubblica Romana caduta il 13 giugno 1849 sulle mura gianicolensi, l’appuntamento ospitato il 16 giugno 2018 al Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina, promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Moglie dell’ex-ufficiale dell’esercito pontificio Luigi Porzi, passato nelle file dei difensori della Repubblica Romana e impegnato negli scontri gianicolensi, al fianco del quale coraggiosamente combattè, Colomba Antonietti si distinse sul campo per forza d’animo e spirito combattivo facendosi apprezzare dallo stesso Garibaldi, che nelle sue Memorie la paragonò addirittura alla sua Anita.

Colpita da una palla di cannone francese proprio in prossimità di Porta San Pancrazio, la bella e fiera Colomba sarà ricordata in un dialogo a due voci dalla giornalista Cinzia Dal Maso, autrice di un volume dedicato alla giovane umbra - Colomba Antonietti. La vera storia di un’eroina, Roma, Edilazio, 2011 - e da Mirella Matteucci, che alle vicende di Colomba Antonietti ha recentemente dedicato una bella biografia romanzata: Colomba Antonietti. Una storia d'amore e di guerra, Rieti, Ri-Stampa, 2017.

Introduce gli ospiti e modera gli interventi Mara Minasi, responsabile del Museo della Repubblica Romana.

Il 13 giugno del 1849 la Repubblica Romana aveva i giorni contati. Fin dalle prime ore del mattino l’artiglieria francese del generale Oudinot aveva iniziato un incessante bombardamento delle mura gianicolensi, per aprirvi delle brecce. Il punto più bersagliato era il sesto Bastione, quello che oggi si innalza in largo Giovanni Berchet. Proprio qui, intorno alle sei del pomeriggio, una palla di cannone rimbalzava sul muro e feriva orribilmente un giovane soldato che spirava di lì a poco, per un’emorragia inarrestabile. Un ufficiale, il conte Luigi Porzi, si gettava su quel corpo in preda alla più profonda disperazione: il soldato era sua moglie, Colomba Antonietti, che nonostante i suoi 22 anni da tempo combatteva insieme al marito in abiti virili. Una vicenda di vero patriottismo, ma anche una struggente storia d’amore tra la figlia di un fornaio e un nobile cadetto pontificio, sposatisi contro tutte le convenzioni sociali dell’epoca, pionieri di un mondo nuovo che contribuirono attivamente a costruire.


Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina
Largo di porta S. Pancrazio, 9 (00153 – Roma)
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Info:
060608 (tutti i giorni ore 9:00 - 19:00)

mercoledì 19 dicembre 2018

Carlo Bianco. Valutazione del 1830 dei Carabinieri e Gendarmi al servizio dei Governi reazionari


Da
Della Guerra Nazionale d'insurrezione per bande applicata all'Italia. Trattato dedicato ai buoni Italiani da un amico del Paese





La formazione del costosissimo, arcitirannico, e numeroso corpo de'(14) carabinieri reali in Piemonte, pontificj in Roma, gendarmi in Lombardia, e Napoli, è una fralle tante piaghe dal napoleonico governo ereditate, che non solo molestissima ed oppressiva com'era conservossi, ma con tutta la malizia, e l'astuzia propria dell'inquisizione studiosamente raffinata. Quel corpo il cui solo scopo esser dovrebbe la persecuzione, e l'arresto dei banditi, ed assassini di strada, sparso in tanti separati drappelli a picciola distanza, in modo di potersi al primo segnale in forza rispettabile riunire, è senza dubbio il più tormentoso e funesto alla tranquillità, e felicità degli onesti cittadini; ciascun soldato pieno di boria e con rozzi modi esercita nei villaggi, borghi etc., il potere assoluto alla grossolana sui poveri pacifici ed onesti cittadini; ciascun comandante in quanto al poter di far male un piccolo sovrano; le varie separate suddivisioni del distaccamento danno conto delle loro funestissime operazioni al comandante che trovasi al centro, questi al colonnello, ed al ministero, egli è incaricato non solo di avere minutissima conoscenza del procedere apparente, od occulto di ogni cittadino, ma bensì perfino negl'interni pensamenti del suo cuore penetrare; deve tener registrate le opere di ciascuno, sì dei tempi scorsi, come del presente, di più le supponibili per l'avenire; tutto dev'essere chiaramente notato, e ne deve una esatta generale relazione al governo frequentemente rimettere. Può, in via economica, senza sottoporre a regolar giudizio, ammonire, arrestare, carcerare, incatenare, chiunque non sia nobile, militare, o prete; vi esiste finora un solo esempio che una sua disposizione arbitraria stata sia dal governo disapprovata, od annullata. Questo tirannico magistrato, colle armi in dosso, che le tre qualità di accusatore, giudice, ed esecutore in se riunisce, il quale molte volte sul solo sospetto o per capriccio accusa, giudica, e punisce peggiore d'un vil boja, perchè questo non fa ch'eseguire la legge, mentre quello ad un tempo solo è spione, falso accusatore, giudice ingiusto, manigoldo grossolano, e giustiziere infame in continuo esercizio(15) delle sue abbominevoli funzioni da tutti giustamente abborrito, e temuto, esercita sulla privata morale delle famiglie una perniciosissima influenza. Imperciocchè siccome non può dare alle non meno estese che complicate sue incumbenze con mezzi chiari, onesti, ed aperti una immediata esecuzione, trovasi nella continua necessità di adoperarne dei vili, disonesti, e turpi; laonde per sapere gli affari da casa delle famiglie, i pensieri di ognuno di quelle calcolare, gli è necessario di tenere uno stuolo di spie, d'agenti provocatori etc., giornalmente sono l'oggetto della persecuzione, e che di continuo lavorano per soddisfare quelle tasse che servono a ribadire i loro ferri, annualmente pagato; nulla è da questa vituperevole classe di ribaldi tenuto in riverenza, i sacrosanti legami della famiglia non sono punto da essi rispettati; ed anzi ad indebolirli, ed a forza d'oro ingangrenarli sottilmente si adoperano; perciocchè nessun miglior modo per conoscere i pensieri di tutti potrebbero trovare: il segretaro, il servo, la cameriera, lo staffiere etc., sono comprati a denari contanti, e vien loro il regalo aumentato a misura che più negli affari dei padroni s'internano, e più importanti cose disvelano; dimodo che per ricevere frequenti donativi, quando non hanno che dire, quei servi corrotti s'inventano menzogne, e l'innocente vittima delle loro delazioni, senz'avvedersene, a poco, a poco atrocemente sagrificano. Per mezzo del giuoco, delle donne, e della crapula, seducono i giovinotti e, spesso il figlio, a palesare i segreti del proprio padre e degli altri parenti con doni e larghe promesse dispongono! Ecco quel giovine imprudente, forse l'idolo dei genitori, la consolazione dei parenti, la speranza della famiglia, da quei furfanti, circondato, allettato, e sedotto! Eccolo divenuto un traditore di quella, e fors'anche l'involontario assassino del proprio padre!........ Usano questi boja-inquisitori al servizio dei tiranni, arti finissime per trascinare la gioventù in gravi pericoli, od imbrogli, dai quali poi, in certo modo salvando i giovani, li mettono verso di loro in debito di gratitudine e di confidenza; inducono un inesperto garzoncello ad ingolfarsi nei debiti, onde quei vizi da loro nel suo tenero cuore innestati soddisfare; teme questo; e di farne una sincera ed aperta confessione ai parenti, che forte lo rampognerebbero, si vergogna; non sà dove dar la testa; ad altri non gli convien di rivolgersi che al seduttore; profitta il birro di questo bel momento, se lo rende grato, e debitore; rinnova parecchie volte il saggio; e quando il giovane gli si affeziona, ed ha tutta confidenza in lui, a costo allora dell'onore, del dovere, e della morale, con poca spesa lo comp

giovedì 29 novembre 2018

Master di I Liv. Storia Militare Contemporanea 1796 -1960

ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO
FRA COMBATTENTI DECORATI AL VALOR MILITARE

COMUNICATO

Il Presidente del Nastro Azzurro, gen. Carlo Maria Magnani, attraverso il  CESVAM – Centro Studi sul Valor Militare, in patnerschip con l'Università degli Studi Nicolò Cusano, telematica Roma, ha proposto ed è stato attivato un Master di I Livello in:

STORIA MILITARE CONTEMPORANEA 1796 – 1960

presso la Facoltà di Scienze Politiche per l'anno Accademico 2018-2019, della durata di 1500 ore e per complessivi 60 CFU.
Tale Master propone ai partecipanti le conoscenze riguardanti un approccio interdisciplinare alla ricostruzione ed intepretazione di un avvenimento militare. Prevede l'erogazione dei seguenti insegnamenti: Storia del Risorgimento, Storia Moderna, Storia Contenporanea, Storiografia, Geografia Generale, Geografia Storica e Militare, Storia delle Dottrine ed Ordinamenti Militari, Logistica ed Armamenti, Scienze Strategiche ed è strutturato nei seguenti moduli. L’articolato dei Moduli è in allegato, insieme al Bando. I Moduli saranno svolti nella modalità e-learning e saranno supportati da apposite sinossi (da scaricare informaticamente) e da test di autovalutazione per la verifica di apprendimento.
I Partecipanti potranno disporre del supporto di Tutor per gli approfondimenti, inoltre durante l'anno, saranno attivati "seminari tematici" resso la sede nazionale dell'Istituto del Nastro Azzurro Piazza Galeno 1 sulla base delle richieste pervenute.
L'Esame finale consiste nella discussione di una "breve tesi" concordata con la Direzione Scietifica del Master e seguita dai  Docenti del Master.

L'Istituto del Nastro Azzurro e la Presidenza Nazionale nel dare comunicazione alle Federazioni di questa attività, annunciata al XXX Congresso Nazionale di Napoli, indirizzata alla formazione e che ulteriormente aumenta il prestigio dell‘Istituto, invita tutti i Presidenti delle Federazioni Provinciali di farsi portavoce nei singoli territori di pertinenza di questa iniziativa, tenendo presente che il Master è rivolto ai giovani, nella fascia di età dai venticinque ai quaranta anni, ovvero a coloro che sono in cerca di una occupazione e vogliono acquisire titoli, e coloro che già nel mondo del lavoro, voglio aiutarsi nella progessione di carriera.
Detto invito è esteso anche alle Associazioni Combattentistiche consorelle, con messaggio analogo, consisderando che i soci di entrambi non sono, per lo più, annoverabili ed inseribili nelle indicazioni di cui sopra; quindi questo comunicato è inteso come il comune sforzo di colloquiare con le nuovi generazioni, in modo costruttivo e fattivo a favore della conoscenza del nostro mondo militare, coì poco conosciuto o male inteso nelle nostre comunità e collettivita.

Informa inoltre che per ogni chiarimento in merito si può contattare il CESVAM (alla e mail: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org) e, per chi è interessato alla partecipazione, è possibile rivolgersi all‘Universtà degli Studi Nicolò Cusano Segreteria Generale Master via Don Carlo Gnocchi 3 00166 Roma, infomaster@unicusano.it, oppure sul sito della Università Nicolò Cusano www.unicusano.it/master. Inoltre si può utilizzare la email: contatti@unicusano.it oppure il numero verde 800.98.7373 o i telefoni 06 45678350 oppure 06 70307312,
Il Bando del Master è pubblicato presso il sito della Universita degli Studi Nicolò Cusano Telematica Roma (www.universitacusano.it/master). A questo comunicato è annessa la locandina, il bando, l’articolato e la nota delle agevolazioni che l’Istituto del Nastro Azzurro accorda ad eventuali frequentatori nell’utilizzo e impiego del master.