giovedì 18 aprile 2019
Archivio. Un convegno e il ricordo del gen, Poli
Il Primo ed il II Risorgimento e la questione
meridionale
12 febbraio 2011
Hotel Costa Brada – Gallipoli
ore
10,00: Sala Convegni Hotel Costa Brada - Apertura dei lavori
PRESENTAZIONE
Sig.
Pasquale DE CATALDIS – Presidente Sez. Di Matino ANCFARGL
SALUTO DELLE AUTORITA’
- Dott.
Giuseppe VENNERI - Sindaco
di Gallipoli
- Dott. Giorgio PRIMICERI - Sindaco di Matino
- Dott. Antonio GABELLONE - Presidente della Provincia di Lecce
- Dott.ssa Loredana CAPONE – Vice Presidente
Regione Puglia
- Sen. Dr. Rosario Giorgio COSTA
– Pres. Comm. Inchiesta Uranio Impoverito
- Dott. Mario TAFARO - Prefetto di Lecce
- On. Alfredo MANTOVANO – Sottosegretario.
Ministero dell’Interno
PROLUSIONE
-
Gen. C.A. Sen. Luigi
POLI - Presidente ANC FARGL
RELAZIONI (Mattina)
Introduce e modera la d.ssa Maria Grazia
PRIMICERI
-
Avv. Cosimo FINIGUERRA –
“150 anni di unità d’Italia: tra storia e memoria”. (si propone come 1° intervento della mattina.)
-
Col. Antonio CESARI – Percorso storico del
Tricolore Italiano
-
Gen. Dr. Massimo COLTRINARI -
Il 1860;
-
Ten. Col. Osvaldo BIRIBICCHI –
La Spedizione dei Mille;
-
Avv. Cosimo FINIGUERRA - 150 anni di unità: tra storia e memoria
-
Ins. Stefano CIURLIA – Testimonianza di un orfano di guerra
-
Cav. Mar. Salvatore PECORARO – “Memorie salentine”.
Interventi
Pausa
RELAZIONI (Pomeriggio)
Modera la d.ssa Maria Grazia
PRIMICERI
-
Cav. Antonio FILOGRANA - (saluto e apertura 2 sessione).
-
Ing. Giorgio Prinzi – La
crisi armistiziale.
-
Col. Vittorio Scarlino – Il regno del Sud, primo fronte della Guerra di Liberazione;
-
Prof. Cosimo ROLLO – “I fiori di Cefalonia”
-
Prof. Adelio FABBRIS – “La
Costituzione”
Interventi e dibattito
CONCLUSIONI
Si riportano note esplicative dei
saluti delle Autorità intervenute al convegno
Ed una breve sintesi degli avvenimenti
Musica
per una giornata di valori e di festa
Il Comprensorio Scolastico
musicale di Alliste ha aperto la giornata del convegno dedicato al primo ed al
secondo Risorgimento.
Oltre
30 ragazzi hanno composto il complesso musicale che, sotto la direzione del
proprio Professore di Musica, nella sala antistante quella del Convegno
all’Hotel Brada Luxury, alla presenza di tutti i convenuti, hanno suonato
l’Inno Nazionale Italiano, e a seguire, l’Inno Europeo.
Un’apertura
del convegno degno di nota, a sottolineare il significato della data
anniversaria della Patria unita.
Al
termine della esecuzione degli inni nazionali ha preso la parola il Gen. Dr. Massimo Coltrinari ,
che a nome del Presidente Nazionale, Sen.Gen. Luigi Poli , ha porto il
saluto di tutta l’Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di
Liberazione.
Ha
sottolineato come siano fondamentali giornate come quelle di Matino, al fine di
diffondere i valori della guerra di Liberazione, soprattutto verso le nuove
generazioni. Il collegamento tra il primo risorgimento, in cui si compì il processo unitario nazionale e l’Italia
divenne una Nazione e uno Stato unito, non più una semplice espressione
geografica, ed il secondo risorgimento, nato dalla crisi armistiziale del 1943
al termine del quale l’Italia scelse la forma repubblicana su una nuova
Costituzione, tuttora urgente.
Dopo queste parole si è svolto il
Saluto ai Caduti. Alla presenza dei genitori di Marco Pedone, recentemente
caduto in Afghanistan per l’assolvimento dei compiti di Peace Support Operation.
È stato suonato il silenzio fuori ordinanza e mentre veniva eseguito il Avv.
Cosimo Finiguerra ha scandito i nomi dei cinque Caduti delle Forze Armate
Italiane del Salento e delle Puglie nelle missioni di pace. Momenti veramente
toccanti, che hanno dato uno spessore morale ed etico ai momenti del convegno e
dei suoi lavori.
Trasferiti
nella sala delle conferenze i lavori introduttivi al Convegno sono proseguiti
con l’intervento dei ragazzi della Scuola Dante Alighieri, che hanno avuto modo
di leggere lettere di soldati del primo e del secondo risorgimento.
La relazione di Saluto del presidente della Associazioni
Nazionale Combattenti di Matino.
Ha preso, quindi, la parola il
Presidente della Sezione di Matino, Associazione Nazionale Combattenti delle Guerra
di Liberazione, Sig. Pasquale de Cataldis.
Autorità presenti gentili ospiti, convegnisti, soci e commilitoni sella
Sezione di Matino.
Questa non è l’unica
manifestazione che la
Sezione Ancfargl di Matino intende dedicare al tema
dell’Unità d’Italia nella ricorrenza del 150° anniversario. Quella odierna è
solo una tra le iniziative più importanti che abbiamo in cantiere per ricordare
l’evento fondate dell’Italia moderna. La nostra Patria
attuale.
Perché questo
particolare impegno dell’Associazione Nazionale
dei Combattenti della Guerra di Liberazione inquadrati nei Reparti regolari
delle Forze Armate, la cui ragione sociale è temporalmente legata agli
avvenimenti bellici del 1943-1945?
Lo ribadiamo ed ancora
con più forza in questa occasione, perché per noi la partecipazione alla Guerra
di Liberazione si inquadra nello spirito risorgimentale, nello sforzo di un
secondo risorgimento nazionale e nella continuità ideale del Risorgimento che
ha portato alla costituzione dello Stato unitario che oggi celebriamo.
Ancora oggi, poi, per
una serie di motivi storici e culturali, alcune delle tematiche di allora,
quali la questione meridionale, sono irrisolte ed attuali. È proprio per
questo, essendo una regione del Sud con forti contraddizioni, ma avviata ad essere
una realtà moderna e progredita che in questo convegno abbiamo voluto inserire
l’approfondimento della tematica, per comprendere le radici culturali e
l’origine di problemi che ancora sono tali, e che spesso in maniera strumentale
vengono sbandierati per provinciali particolarismi, quali il localismo
leghista, voce particolarmente stonata in questa ricorrenza.
Non è però nostra
intenzione rispondere al campanilismo leghista con un altrettanto e inopportuno
campanilismo meridionalista. Vogliamo approfondire e comprendere a fondo tutti
gli aspetti della questione per superarla in una nuova sintesi unitaria,
lanciando un messaggio, un auspicio per un impegno analogo a quanti al Nord
siano animati dal nostro stesso spirito, quello del Risorgimento propriamente
detto e quello del secondo Risorgimento che è la ragione d’essere
dell’Ancfargl.
Il convegno di oggi ha questa finalità specifica, attraverso una
rilettura della storia, degli avvenimenti e delle realtà contestuali dei vari
periodi, sfrondando ogni forma di retorica, di cristallizzati luoghi comuni. La
storia per essere realmente maestra di vita deve essere metodica e veritiera,
deve essere oggettiva nella ricostruzione documentale dei fatti e del contesto
sociale e culturale in cui si svolsero. La storia non deve essere scritta per
il principe o, meglio, per la sua esaltazione, ma deve servire a noi cittadini
per conoscere e comprendere il passato e in tal modo renderci conto delle
origini e problematiche che sembrano un ineluttabile retaggio, quando magari
sono solo l’effetto di un radicamento che, compreso nelle sue ragioni e nella
sua evoluzione, può venire rimosso o modificato, oppure riconfermato e
rafforzato in quegli aspetti giudicati positivi.
Questo è lo spirito
con cui abbiamo lavorato nella giornata odierna che vuol essere, oltre che
celebrativa, anche propositiva e costruttiva, tenendo presente lo stato attuale
di crisi di quei valori fondanti, dell’esistenza di un pensiero centrifugo e
disgregante, di miopi localismi che possono venire superati solo con la
riscoperta e la rivalutazione dei principi fondanti il Primo ed il Secondo
risorgimento, che anche per questo abbiamo voluto legare in continuità in
questo convegno.
Nell’augurare buon
lavoro, ringrazio quanti hanno fattivamente collaborato alla realizzazione di
questa giornata che, analizzando il passato, vuol guardare al futuro e lanciare
un messaggio di rinnovato impegno e di ottimismo.
Di nuovo grazie.
Viva l’Italia unita nello spirito risorgimentale e, in questa
prospettiva, viva il Meridione, viva la Puglia e la nostra Ancfargl ,
alla quale la Sezione di Matino si sforza di dare un generoso, fattivo
contributo.
Di nuovo grazie e un augurio di buon e produttivo lavoro.
*************
Saluto delle Autorità
Prima dell’inizio dei lavori del
Convegno, portano i loro saluti le varie autorità intervenute o rappresentate
da un loro delegato. Si riporta una breve sintesi dei loro interventi.
Dott. Giuseppe VENNERI - Sindaco
di Gallipoli.
Ha fatto pervenire
una comunicazione che sopraggiunti impegni di carattere istituzionale,
nonostante ogni buon volere, gli hanno impedito di essere presente.
Dott. Giorgio PRIMICERI - Sindaco di Matino
Ha sottolineato come questi convegni, ai quali guardare con estrema simpatia,
permettono di approfondire e far conoscere, attraverso le scuole, dei pezzi e
dei segmenti di storia. Questo è fondamentale, quello di coinvolgere i giovani.
Proprio i giovani oggi sembrano lonatni dai temi che oggi stiamo trattando. È
evidente che, se questo disinteresse è vero, occorre fare molto di più per
cercare di coinvolgere i giovani; quindi occorre veramente fare qualche cosa di
più. I giovani devono sapere, per la loro istruzione, per loro educazione, che
cosa è la nostra storia. Con questa prospettiva noi vediamo con estremo
interesse l’iniziativa della Provincia che ha deciso di predisporre e
distribuire un DVD di carttere storico, che sarà distribuito nelle scuole della
provincia.
Il Sindaco ha anche sostenuto che l’archivio comunale sarà integrato e
deve essere potenziato con documenti che sottolineano come la memoria e si
spera che l’attività della Sezione della
Associazione Nazionale Combattenti di Matino possa contribuire a questa
iniziativa.
Nell’augurare il successo dei lavori del convegno, porgo i saluti di Matino
e di tutta la cittadinanza.
Desidero rivolgere un deferente saluto a tutti i presenti a nome del
Prefetto di Lecce, il dott. Mario Tafaro, che qui rappresento.
Il 150esimo dell’Unità d’Italia, che quest’anno celebriamo, offre
l’occasione di una riflessione: il nostro lavoro quotidiano abbia a modello
quelle donne, quegli uomini che lottarono fino al sacrificio della vita per
costruire la libertà e l’unità del nostro Paese. Fecero di una terra frantumata
e arretrata un esempio di riscatto, di democrazia, di sviluppo.
Le conquiste politico-sociali, che si sono succedute nel corso del
tempo, hanno preparato il terreno sul quale si è sviluppata una civiltà fondata
su valori e convinzioni che escludono a priori il concetto di guerra e di
conflittualità.
Ringraziamo quindi i grandi della storia che hanno fornito la
motivazione della ricerca dell’indipendenza unitamente al popolo italiano che
ha saputo cogliere con saggezza, determinazione e sacrificio questo anelito
alla libertà.
La Bandiera italiana sia per noi simbolo di impegno, speranza e
libertà. Sia il compendio dei valori più nobili da tramandare, senza
dimenticare le nostre radici cristiane che hanno regolato il vivere civile dei
secoli passati, in modo da evitare i tragici e devastanti errori di cui soccorrono
per questo le giornate della memoria.
Grazie.
Dott.
Antonio GABELLONE - Presidente della
Provincia di Lecce
Impossibilitato ad
intervenire, ha delegato il Dott. Stefano Gianni. Nel portare i saluti della Provincia
di Lecce, il Dott. Gianni ha sottolineato che questa del convegno è una
occasione veramente importate ove, tra le varie motivazioni, si riesce a legare
la conoscenza storica con il passato e con il futuro. I testimoni sono
le fonti primarie aver avere più vicina a quei valori che connotano una società
civile, democratica e libera. Sottolinea come l’apertura del convegno sia stata
effettuata con l’Inno Nazionale Italiano ed Europeo ed il ricordo di chi ha
dato la vita per le missioni di pace. Per portare la sicurezza e la ripresa di una
vita normale in comunità e collettività che, purtroppo, hanno scelto la guerra
come mezzo per la risoluzione delle loro controversie. Ognuno di noi è
portatore di pace. E questo convegno sottolinea questo aspetto attingendo dalla
storia. Nell’augurare il buon lavoro al convegno rinnova i saluto del
presidente della provincia di Lecce. Dott.ssa Loredana CAPONE – Vice Presidente
Regione Puglia.
Anche il Vice Presidente
della Regione Puglia ha comunicato che, causa impegni improcrastinabili, non è
potuta essere presente al Convegno.
Sen. Dr.
Rosario Giorgio COSTA – Pres. Comm. Inchiesta Uranio Impoverito
Il Senatore Costa ha voluto
essere presente al Convegno. Il suo intervento di saluto ha voluto sottolineare
come sia importante la cura e l’attenzione dell’Archivio Comunale come
strumento della Memoria della Comunità.
Avere un Archivio ricco e a
disposizione della Comunità è un bene sociale primario.
Conoscere il passato significa
capire il presente.
E questo si innesta nel quadro
generale di quanto il Regno di Borboni stava facendo. L’economia del Meridione
d’Italia presentava delle eccellenze, come il Banco di Napoli, l’Università,
l’attività imprenditoriale che portò la sua azione anche nel Nord. La città di
Napoli, in quella prima metà dell’Ottocento compete con tenacia a Parigi.
Nel momento in cui la rivoluzione
garibaldina si presenta, (tutto accade perché ci sono circostanze e situazioni)
la figura di Liberio Romano si impone. La sua azione, molto sottovalutata ed
anche denigrata in passato, ma oggi rivisitata e rivalutata, fu tale che riuscì
a convincere i Borboni a dimettersi e a lasciare Napoli.
Con questo atto l’Unità è fatta.
L’apporto che il Mondo meridionale
portò all’Italia Unita fu un grande tesoro. Il rapporto con i Savoia fu
inizialmente non buono, ma poi tutto si sviluppò in modo armonico.
La Cultura è stata uno dei
veicoli di unificazione, basti ricordare la Università di Bari o le grandi opere
pubbliche, come l’Acquedotto Pugliese. In più su questo solco si inserisce la
generalizzazione della guerra, voluta da de Gasperi, a cui si accompagnò una
crescita economica positiva in cui ne beneficiarono gli strati più bassi della
popolazione (la casa di proprietà ad esempio fu un bene che coinvolse il 77%
della popolazione, mentre nei tempi preunitari non superava il 71%).
Dal 1948 ad oggi si registrano
risultati eccezionali dal punto di vista del progresso economico in Italia.
Tutto poi agisce in una logica europea, che pone l’Italia in altissima luce nel
concerto europeo. Auguro, su questo filone che ho accennato, i migliori
successi al Convegno.
Dott.
Mario TAFARO - Prefetto di Lecce
Il Prefetto di Lecce
ha delegato il Capo di Gabinetto, Dott. Sergi, a portare il suo saluto.
Il Dott. Sergi ha
esordito esprimendo il desiderio di rivolgere un deferente saluto
On. Alfredo MANTOVANO – Sottosegretario.
Ministero dell’Interno
L’on. Sottosegretario di Stato Alfredo mantovano è stato
trattenuto a Roma da urgenti impegni istituzionali è non ha potuto essere presente ai lavori del
Convegno.
Il saluto dell’autorità militare
Prima di iniziare i lavori ha
chiesto la parola il gen. Ottavio Silliti, presente in sala in qualità di
rappresentante del generale Comandante la Scuola di Cavalleria ed Ispettore
dell’Arma di Cavalleria, che non è potuto essere presente in quanto impegnato
in attività di servizio fuori sede. Nel ringraziare dell’invito il gen. Silliti
ha portato i saluti del Comandante della Scuola e di tutto il personale;
ricorda che il 150° anniversario dell’unità d’Italia coincide anche con il 150°
anniversario della nascita dell’Esercito Italiano. Infatti, proclamato il 17
marzo 1861 il Regno d’Italia, con proprio decreto, il Ministero della Guerra in
data 4 maggio 1861, ha
decretato che l’Armata Sarda a partire da quella data assumesse il nome di
Esercito Italiano. Un doppio anniversario, quindi, che non può non essere
celebrato. Annuncia quindi che iniziative sono in corso per festeggiare le date
anniversarie e in quelle cerimonie tutti sono invitati. Conclude augurando al
convegno un felice successo.
La
Presidenza del Convegno
Ha assunto, quindi, la presidenza del Convegno la Dott.ssa Primiceri ,
che ha salutato tutti gli astanti, ringraziandoli per la loro presenza.
Ha dato la parola al col. Antonio Cesari
Col. Antonio CESARI – Percorso storico del Tricolore Italiano
La relazione viene riprodotta integralmente
su questa rivista, di seguito.
Ten. Col. Osvaldo BIRIBICCHI –
La Spedizione dei Mille;
La relazione viene riprodotta integralmente
su questa rivista, di seguito.
Cav. Mar. Salvatore PECORARO – “Memorie salentine”.
L’intervento del Cavaliere Salvatore Pecoraro
è stato incentrato sui suoi ricordi personali e sulle sue personali
impressioni, che hanno avvinto per la brillantezza della esposizione tutto
l’uditorio
La parola passa a Massimo Coltrinari, che
svolge la sua relazione sull’anno mirabilis, il 1860
Gen. Dr. Massimo COLTRINARI -
Il 1860;
La relazione viene riprodotta integralmente
sul sito www,secondorisorgimento.blogspot.com.
Avv. Cosimo FINIGUERRA - 150 anni di unità: tra storia e memoria.
La relazione viene riprodotta integralmente
su: www,secondorisorgimento.blogspot.com.
Ins. Stefano CIURLIA – Testimonianza di un orfano di guerra
La relazione viene riprodotta integralmente su www,secondorisorgimento.blogspot.com.
Interventi
Alpino Prof.
Dott. La CALAMITA
Chiede la parola e viene concessa
all’ Alpino Prof. Dott. La
Calamita. Il suo intervento è incentrato sul problema
riguardante un aspetto complesso del II Risorgimento, ovvero il confine
orientale del nostro Paese. In particolare, incentrava il suo intervento sulla
questione dell’alto Adige e sul problema delle minoranze. Ovvero come mai il
nostro Paese permette vari casi di ingerenza della sovranità italiana in quelle
terre che sono sostanzialmente italiane.
La domanda posta è semplice.
Quali risposte dare a comportamenti di Alto Atesini che minano l’Unità d’Italia
e non riconoscano a pieno la sovranità italiana.
La risposta è data dal Gen. Massimo Coltrinari.
Si articola in una descrizione ampia del problema Alto Atesino. Dalla
annessione al Reich delle province di Trento e Bolzano (1943-1945) agli accordi
di de Gasperi-Gruber, alla strage di Cima Vallona e il terrorismo d’Oltralpe,
fino all’attuazione della Regione Speciale voluta dalla Costituzione sono tutte
tappe che permettono di dire che l’Italia ha trovato i punti di equilibrio per
gestire la minoranza alto atesina e mantenere le sue esigenze di sicurezza.
In questo quadro, ogni tanto
emergono dei personaggi con uscite che mirano a destabilizzare la situazione,
alimentando divisioni e tensioni, che non portano a nulla, se non a tragedie e
lutti (Esempio: la Jugoslavia e la sua disgregazione).
Quindi sono personaggi da non
prendere in considerazione e a cui non dare credito o tempo.
Conclude citando i saggi e gli
articoli che in questo argomento sono stati pubblicati su il secondo
Risorgimento.
A questo punto, viene proiettato
un Film, dall’Avv. Cosimo Finiguerra, relativo alla vista presso il cimitero di
Tambov, in Russia, ove è sepolto suo zio Luigi, caduto in prigionia nel 1943
II Sessione
Sono
stati portati i saluti del Cav. Antonio
Filograna, per la buona riuscita del convegno
Sono
poi seguite le seguenti relazioni
Ing. Giorgio PRINZI – La
crisi armistiziale.
La relazione viene riprodotta
integralmente su www,secondorisorgimento.blogspot.com.
Col. Vittorio SCARLINO – Il regno del Sud, primo fronte della Guerra di
Liberazione;
La
relazione viene
riprodotta integralmente su www,secondorisorgimento.blogspot.com.
Prof. Cosimo ROLLO – “I fiori di Cefalonia”
Nonostante la
adesione mostrata al convegno, il Prof. Cosimo Rollio non è potuto essere
presente ai lavori del convegno.
Prof. Adelio FABBRIS – “La
Costituzione”
La relazione viene riprodotta
integralmente su questa rivista, di seguito
Al termine dei lavori del
Convegno , il Segretario Generale della Associazione Nazionale Combattenti
della Guerra di Liberazione, Col. Vittorio Scarlino consegna ai relatori locali, e a
illustri intervenuti i volumi della Collana Storia in Laboratorio, in particolare quelli
inerenti il Primo e il Secondo Risorgimento.
Il Convegno si conclude con una
nota ottimistica. Ci si è dati appuntamento il prossimo anno per un altro
convegno dedicato ad un particolare aspetto.
Il dovere prestato nel servire la
Patria in pace e in guerra, da parte degli uomini del Salento. Il tema, più o
meno, dovrebbe essere: “Soldati Salentini” il dovere prestato per servire la
patria.
Il Convegno, come quello appena
concluso, dovrebbe articolarsi in due comparti, quello di inquadramento del
periodo storico e quello che risulta dalle documentazioni dei soldati del Salento.
Propedeutico al Convegno, è un
lavoro di ricerca, di raccolta del materiale documentario relativo ai Soldati
salentini; archiviarlo e catalogarlo. Su queste basi si articoleranno le
relazioni del prossimo Convegno.
La Sezione di Matino si impegna in
questo lavoro di raccolta, collegare e conservare, che contribuirà a rafforzare
la Memoria Patria
del Salento.
Le note degli Studenti di Alliste riguardo il Convegno.
La giornata trascorsa il 12
febbraio 2011 al Resort Costa Brada in occasione della celebrazione del 150°
Unità D’Italia con argomento 1° e 2° Risorgimento e Questione Meridionale, è
stata emozionante, interessante, oseremo dire per noi, meravigliosa. Entrando
abbiamo notato la presenza di persone importanti, autorità, una grande organizzazione
e percepito una ventata patriottica che ha colpito i nostri cuori soprattutto,
quando per la sala si sono diffuse le dolci e vibranti note dell’Inno d’Italia
e dell’Inno alla Gioia eseguito dall’orchestra dell’Istituto Calvino S.Media
Alliste e Felline. Tutti hanno gradito ed applaudito con gran calore questa
esibizione; successivamente con il sottofondo del suono melodico della tromba
sono stati letti e ricordati i nomi dei giovani soldati che in questo anno
trascorso, hanno perso la loro vita in Afghanistan. Un’ ondata di commozione ha
attraversato gli animi di tutti noi e qualcuno aveva anche gli occhi lucidi
perché il ricordo di quei giovani è rimasto nel cuore di tutti e come dice il
grande Ungaretti “nel nostro cuore di Italiani nessuna croce manca”. A questo
punto il generale Coltrinari ha fatto un breve intervento sull’orgoglio di
essere cittadini italiani e il nostro ruolo nella storia degli anni. Dopo siamo
stati invitati a sederci nella sala congressi, dove è stato dato inizio al
programma con una breve presentazione dell’argomento centrale: Primo e Secondo
risorgimento con il contributo del Meridione. Insieme con noi ed ai nostri
professori c’erano anche ragazzi d’altre scuole. Alcuni di noi hanno letto
delle proprie riflessioni su tale periodo e altri dei documenti storici datati
1848 che solo a toccarli ci davano tante sensazioni. Al termine della nostra
lettura hanno iniziato gli interventi i vari relatori.
Certo per noi ragazzi tutto
quello che abbiamo letto, studiato e ascoltato anche in quella giornata è
lontano dal nostro vissuto e immaginario però, riesce a colpirci ugualmente
perché abbiamo capito che è proprio da questi grandi eroi del Risorgimento che
è partito il bisogno di trasmettere alle nuove generazioni valori per cui vale la
pena spendere, non necessariamente, donare la propria vita.
Pertanto per riscoprire che cosa significa essere
italiani occorre chinarsi sulla memoria storica dei popoli e rileggerla in
integro cercando la verità, acquisendo consapevolezza per non più sbagliare, di
quelle lacerazioni che storicamente hanno diviso gli italiani per affrontare
con stile nuovo i problemi del Terzo Millennio.
Gli alunni della III D
Scuola Media Felline ( LE)
Il
17 Marzo si festeggia il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Sono passati 150 anni da quando Cavour, Garibaldi e Mazzini hanno
lottato per vivere in un paese unito ma soprattutto libero ed indipendente,
perché era quello il maggiore problema che ostacolava la creazione del nuovo
Regno d’Italia. Infatti la nostra nazione in quel periodo era divisa in
numerosi regni che erano direttamente o indirettamente dominati dagli
austriaci. Dagli inizi dell’Ottocento cominciarono ad insinuarsi nella mente
degli italiani, specialmente con i moti del 1820-21, gli ideali di Libertà,
Democrazia e Patria.
Nacquero così società segrete che organizzavano insurrezioni, ispirate
da questi ideali e dal bisogno di unità. Una di queste società fu la Carboneria
nella quale si distinse Mazzini.
Come non ricordare Giuseppe Mazzini! E’ stato uno dei padri della
patria Italiana. Le sue idee repubblicane e democratiche, la sua diplomazia, la
volontà di sensibilizzare le masse ed il suo impegno attivo e costante gli
hanno fatto assumere un ruolo di primo piano nella lotta per l’unità e la
libertà d’Italia.
Lui affermava che la patria è la casa dell’uomo non dello schiavo e
perciò gli italiani non dovevano essere sottomessi dagli austriaci, ma dovevano
essere liberi nel loro paese.
Poi è giusto ricordare Garibaldi, l’uomo d’azione che combatteva
ovunque ce n’era bisogno, animato dagli ideali di quel tempo.
Storico è il suo incontro con Vittorio Emanuele II a Teano, dove
consegnò gli stati del Sud al Re, facendo così nascere il regno d’Italia.
Ed infine Camillo Benso Conte di Cavour, l’abile politico che trovò il
modo di unificare il paese. Ma dietro a queste persone si nasconde la volontà
di un popolo che era sempre stato diviso e che ora aveva preso coscienza del
fatto che l’Italia è unica e indivisibile. Si organizzarono tre guerre di
Indipendenza nelle quali molti italiani persero la vita per raggiungere un
traguardo ambito da tempo. Così il 17 Marzo dopo l’annessione al Regno di
Sardegna di molti stati ( come voluto da Cavour) si proclamò il Regno d’Italia
e Vittorio Emanuele II ne fu il primo Re.
Il nostro paese ha fatto molta strada dal 1861: è diventato una
Repubblica, una Democrazia ed ha una Costituzione.
Nei suoi articoli si sentono le voci ed i pensieri dei nostri padri,
come diceva Calamandrei. Adesso spetta a noi ragazzi saper attingere dalle loro
riflessioni per costruire un futuro migliore.
Scuola Media “ Dante Alighieri”
Alliste 3^ B
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