Un nuovo indirizzo per questo blog

Dal 2019 questo blog ha riportato la collaborazione del CESVAM con la Sezione UNUCI di Spoleto. Con la presidenza del Gen Di Spirito la Sezione ha adottato un indirizzo di ampio respiro che si sovrappone a molti indirizzi del CESVAM stesso. pertanto si è deciso di restringere i temi del blog al settore delle Informazioni in senso più ampio possibile, e quindi all'Intelligence in tutti i suoi aspetti con note anche sui Servizi Segreti come storia, funzioni, ordinamenti. Questo per un contributo alla cultura della Sicurezza, aspetto essenziale del nostro vivere collettivo

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Il presente blog è scritto in Italiano, lingua base. Chi desiderasse tradurre in un altra lingua, può avvalersi della opportunità della funzione di "Traduzione", che è riporta nella pagina in fondo al presente blog.

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Contro tutti e tutto. I soldati Italiani nei Balcani nel 1943

Il Volume "La Divisione "Perugia" Dalla Tragedia all'Oblio" è disponibile in tutte le librerie. ISBN 886134305-8, Roma, 2010, Euro 20,00 pag. 329.



Ordini: ordini@nuovacultura.it, http://www.nuovacultura.it/ Collana storia in laboratorio;

Un Triste destino per la Divisione "Perugia"

Un Triste destino per la Divisione "Perugia"
La Divisione "Perugia" avrebbe avuto miglior sorte se Informazioni ed Intelligence avessero trovato più ascolto presso i Comandi Superiori

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lunedì 10 ottobre 2022

L'Internato come combattente della Guerra di Liberazione

 


La data del 27 gennaio 1945, giorno in cui l’Armata Rossa, penetrando in territorio della Ex Polonia liberò il campo di sterminio di Auschwitz e dei relativi sottocampi di Birkenau I e II, è stata assunta a simbolo dell’internamento in Germania. Quelle che erano voci in merito alla esistenza di campi di concentramento e di sterminio in Germania, via via stavano avendo conferma. La liberazione di questo campo pose davanti a tutto il mondo l’evidenza di quanto era stato proclamato dal Nazismo: gli avversari dovevano essere eliminati. E così fu. Nonostante tutta la propaganda, i nodi stavano vendendo al pettine. Chi era contro il nazismo non aveva diritto di sopravvivere. Pertanto questo sistema di stato, alimentato dalla ideologia nazista, aveva fin dalla sua presa di potere, aperto luoghi ove prima rinchiudere e poi eliminare i propri avversari. Tutti coloro che furono internati combatterono la loro battaglia disarmati, testimoniando l’assurdità di tale assunto e portando i nazisti a rispondere dei loro atti, atti che determinarono nel Diritto Internazionale e nel diritto delle genti il concetto di “crimine di guerra”, e di “crimine contro l’umanità, nel momento in cui si violano le leggi del diritto umanitario e le leggi dei diritti dell’uomo. 


Tutti gli internati in Germania combatterono la loro guerra per la liberazione da questa ideologia, da questa continua violazione dei diritti dell’uomo, da questa violenza perpetuata senza limiti e condizioni che si dimostrò il nazismo nella sua totalità. Internati combattenti dietro il filo spinato, che dimostrarono che l’uomo oltre certi limiti non può andare e deve sempre rispettare le leggi della umana convivenza. Si crea, come ampiamente abbiamo detto, il Terzo fronte della Guerra di Liberazione, in Italia, parte integrante di quella lotta alla ideologia nazifascista, che tutta l’Europa libera combatte nella seconda guerra mondiale. Non è, la liberazione di Auschwitz il 27 gennaio 1945 una data che si può relegare all’Olocausto, allo sterminio di un popolo, quello ebreo, è anche questo nel grande rispetto del popolo israelita e dei suoi enormi sacrifici che dovette sopportare. E’ la lotta dell’uomo libero contro l’uomo-belva, che non rispetta alcuna legge ed alcuna norma condivisa, ma solo quelle che lui ha deciso di darsi e rispettare a tutto suo vantaggio.

 

venerdì 30 settembre 2022

INFOCESVAM Anno IX, n. 4 Luglio - Agosto 1 settembre 2022

 

INFOCESVAM

BOLLETINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO IX, 31/32, N. 4, Luglio - Agosto, 1 settembre 2022

IX/4/576 La decodificazione di questi numeri è la seguente: IX anno di edizione, il mese di edizione di INFOCESVAM, 576 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento.

IX/4/577.  Come prassi, il CESVAM osserva la pausa estiva per i mesi di Luglio ed Agosto. Il semestre accademico settembre – 2022, gennaio 2023 inizierà il 1 settembre. Le ricerche in essere proseguono  secondo il calendario adottato dai singoli ricercatori.

IX/4/578 Ricerca per il Centenario. Titolo. “I Presidenti dell’Istituto del Nastro Azzurro” 1923- 2023. Attività e gesta delle presidenze attraverso la documentazione d’archivio. La Ricerca è stata avviata in Ambito CESVAM, sulla base del materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo 2022. La lista dei Presidenti e dei materiali è stata completata. Si procede alla stesura per la I Bozza. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/ comparto storia del Nastro Azzurro.

IX/4/579 Progetto 2016/1 Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. Compendio 1945.” Una vittoria amara” Predisposto il Manoscritto 4.  Il Glossario 1945 è nella versione di manoscritto 5. Il volume 8 del Dizionario “Percorsi di Ricerca” è rimasto nella versione di manoscritto 3

IX/4/580. “Non ti scordar di Me”. Il Gruppo Medaglie d’Oro ha lanciato la campagna di sensibilizzazione attraverso l’adozione di un fiordaliso a forma di pin per ricordare i Caduti di Tutte le Guerre. Il Fiordaliso è stato ideato dal gen. C.A. Aloia, MOVM.

IX/4/581. Progetto 2016/1 Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. Compendio 1945.” Una vittoria amara”. Punto di situazione in: www.valoremilitare.blogspot.com e su www. laguerradiliberazionelastoria. blogspot.com. Completate le ricerche sulla Divisione Partigiana Italia e Divisione Partigiana “Garibaldi”

IX/4/582. Ricerca per il Centenario. Titolo. “La Presenza in Italia ed all’Estero dell’Istituto del Nastro Azzurro”. Struttura ed analisi iconografica delle Federazioni, Sezioni e Gruppi aperti in Italia all’estero dal 1923 ad oggi. La Ricerca è stata avviata in Ambito CESVAM, sulla base del materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo 2022. Predisposti i materiali. Ulteriori ricerche si impongono in merito alla cause discusse. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/ comparto storia del Nastro Azzurro.

 IX/4/583 La richiesta di tesi per i Master in essere presso la Università degli Studi N. Cusano può essere integrata consultando il blog www.studentiecultori.blogspot.com. Il blog contiene tracce e titoli di tesi collegate a ricerche in essere presso il CESVAM. SI ricorda che il termine per la richiesta scade il pv. 30 settembre 2022.

IX/4/584 IL CESVAM, Centro Studi sul Valore Militare non può annoverare collaboratori  e tanto meno ricercatori che non abbiano nel proprio curriculum i titoli accademici previsti.

IX/4/585 La Collaborazione con Le Associazioni Combattentistiche e d’ Arma ed ASSOARMA prosegue nei termini già note, Informazioni su www.associazionismomilitare.blogspot.com

IX/4/586 La situazione in Europa dopo la crisi in Ucraina è presente sui blog geografici. In particolare su www.coltrinariatlanteeuropa.blogspot,com. Si sconsiglia la richiesta di tesi su questo argomento i quanto è di attualità ed ancora non si dispongono di materiali atti ad una ricostruzione accademica degli eventi, ma solo cronachistica.

IX/4/587 Ricerca per il Centenario. Titolo. “L’Albo d’Oro Nazionale”. Gli annuari dell’Istituto del Nastro Azzurro” editi dal 1923 ad oggi riportati tutti i decorati dal 1833 ad oggi. Raccolta, individuazione e acquisizione delle pubblicazioni ed edizione della Copertina e della nota introduttiva dell’annuario. In pratica si attuerà l’Albo d’Oro Nazionale su carta, integrante e propedeutico all’Albo d’Oro Nazionale digitale ragionato. La Ricerca è stata avviata sia sulle ricerche della Sig.ra Paola Tomasini iniziate nel 2021 e di quelle esposte in ambito CESVAM, sulla base del materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo 2022. Predisposti i lineamenti per la individuazione della realizzazione complementare del programma di ricerca. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/ comparto Ordini Cavallereschi

IX/4/588 Progetto 2020/1 “Le vicende dei Militari Italiani in Russia” Volume II “1942 L’avanzata nella steppa”. Completato il manoscritto 3. Il Volume III “1942. La conquista del Donbass”. Completato il manoscritto 4. Scelti i testi per i volumi n. 4 e n. 5 che sono stati tutti trascritti.

IX/4/589 Progetto Prigionia 2019/1. Il Volume IV dedicato alla Memoria, e nella fase del manoscritto 4. Contatti con la casa Editrice Nuova Cultura per la definizione del format.  Il Vol. VI e VII sono in fase di approntamento con la collaborazione del Dott Giorgio Madeddu e del Dott Salvatore Carta, per la versione in lingua tedesca

IX/4/590 Ricerca per il Centenario. Titolo. “Ettore Viola. Combattente, Politico, Fondatore dell’Istituto del Nastro Azzurro.”. La Ricerca è stata avviata in ambito CESVAM, sulla base del materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo 2022. Consiste nella edizione digitale dei volumi “Vita di Guerra” è “Il Congresso di Assisi”. La edizione integrale della guida al Fondo Ettore Viola presso la Biblioteca del Senato della Repubblica e di una introduzione di Giancarlo Ramaccia sulla figura di Ettore Viola. Tutto il materiale sopra citato è stato acquisti. Si è entrati nella fase di stesura del manoscritto. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/ comparto storia del Nastro Azzurro

IX/4/591 Il programma relativo alle CESVAM PAPERS è aggiornato sul www.storiainlaboratorio.blogspot,com, su www.associazionismomilitare.blogspot.com. Info: ricerca.cesvam@istitutonastroazzurro.org

IX/4/592 Ricerca per il Centenario. Titolo. “La Presenza in Italia ed all’Estero dell’Istituto del Nastro Azzurro”. Struttura ed analisi iconografica delle Federazioni, Sezioni e Gruppi aperti in Italia all’estero dal 1923 ad oggi. La Ricerca è stata avviata in Ambito CESVAM, sulla base del materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo 2022. Dati relativi al continente asiatico e sud americano acquisiti. Mancano dati per l’Europa ed il Nord America. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/ comparto storia del Nastro Azzurro

 

IX/4/593 Per l’invio degli articoli e note per la Rivista  QUADERNI si prega di utilizzare la email: quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org. Gli articoli e le note devono essere sottoposti alla visione del Collegio dei Redattori per la eventuale pubblicazione

IX/4/594 La Rivista QUADERNI – Anno LXXXIII, Supplemento XXIII, 2022, n. 3 23° luglio - agosto 2022 è stata pubblicata ed inviata secondo la Main List aggiornata al 1 agosto 2022

IX/4/595. Progetto 2016/1 Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. Compendio 1945.”  Si ricerca documentazione su; Divisione Partigiana Garibaldi Rimpatrio. Ragusa 1945. Ipotesi di invio della Divisione a Trieste, in appoggio alle forze alleate. info www. laguerradiliberazionelastoria. blogspot.com

IX/4/596. Ricerca per il Centenario. Titolo. “I Congressi dell’Istituto del Nastro Azzurro” 1923- 2023. Struttura ed analisi iconografica. La Ricerca è stata avviata in Ambito CESVAM, sulla base del materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo 2022. Materiali raccoli per i primi 10 congressi. Iconografia disponibile. Per il mese di settembre ottobre si procederà alla raccolta del materiale per i congressi dal 13 al 22 e seguenti. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/ comparto storia del Nastro Azzurro

IX/4/597. Progetto 2020/2 Ordinamenti. Il Volume dedicato al Quadro di Battaglia del Regio Esercito il 10 giugno 1940 è  stato inviato in tipografia sotto la data del 30 agosto 2022. Pubblicazione prevista per la fine del mese di settembre/metà ottobre

IX/4/598. Master di 1° Liv. in Storia Militare Contemporanea. La Sessione di Laurea Estiva, è fissata per la prima deca del mese di dicembre 2022 e si terrà, salvo imprevisti dell’ultima ora, in presenza.

IX/4/599. Ricerca per il Centenario. Titolo. “Le Corti d’Onore. Gli Statuti. I Regolamenti dell’Istituto del Nastro Azzurro”. Struttura ed analisi iconografica della componente giurisdizionale dell’Istituto dal 1923 ad oggi. La Ricerca è stata avviata in Ambito CESVAM, sulla base del materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo 2022. Trascritti tutti i regolamenti Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/ comparto storia del Nastro Azzurro

IX/4/600 Prossimo INFOCESVAM sarà pubblicato il 1 novembre  2022. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblica su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM.

 

sabato 10 settembre 2022

Un Episodio della Grande Guerra

Maria Luisa Suprani Querzoli

 

27 agosto 1917

Lo scoppio della polveriera di Sant’Osvaldo: coincidenze inquietanti

 

Il 27 agosto 1917 la Battaglia della Bainsizza (capace di risultati notevoli, seppur decisamente inferiori alle proiezioni del Comandante la II Armata) accenna a volgere al termine quando uno scoppio violentissimo getta nel panico l’intera città di Udine, sede del Comando Supremo:

 

[…] alle 11,19, mentre sto per entrare [al Comando Supremo], avviene una esplosione formidabile, che scuote tutte le case, rompe tutti i vetri, spacca tutti i tramezzi. […] La gente si getta fuori delle case, scarmigliata. La scena è impressionante. Le detonazioni si seguono con violenza e frequenza sempre maggiori. Sembra di essere fra un violentissimo bombardamento. […] Circolano le prime voci, che hanno qualche certezza: è scoppiata la polveriera di Sant’Osvaldo. Ci sono là 100.000 bombe, polveri, 40.000 quintali di fieno, i depositi di benzina di tutta la 2ª armata. È una cosa spaventevole.[1]

 

Il panico toccò il punto massimo all’idea (dimostratasi in seguito non veritiera) che anche i gas venefici presenti nei proiettili a liquidi speciali aleggiassero nell’aria.

Per numero di vittime e perdita di materiali la stima del danno appare subito grave.

 

Circola la voce che lo scoppio sia doloso. Gabriele D’Annunzio dice che a Roma è scoppiata l’altro ieri sera la polveriera di forte Appio, con un centinaio di morti. Ad Alessandria è successo suppergiù lo stesso.[2]

 

Il giornalista Rino Alessi, a differenza del colonnello Gatti, si interroga senza perifrasi: «[c]hi o che cosa ha fatto saltare la polveriera? Ecco il tragico interrogativo a cui forse nessuno risponderà lasciando nell’aria i più atroci dubbi. Altre polveriere sono saltate, come Lei forse sa, in altre parti della Penisola. Chi o che cosa le ha fatte saltare?»[3].

Il dubbio circa il dolo  assunse particolare consistenza ma – dato il frangente critico – non si ritenne opportuno far luce per evitare la ricaduta che l’emergere di verità destabilizzanti avrebbe potuto avere sul morale già incrinato dell’Esercito (e della Nazione).

In seguito si giunse alla conferma[4] dei sospetti che fin da subito circolarono.

Un incidente analogo (seppure di portata ben minore) si era già verificato in zona di guerra, circa dieci giorni prima.

L’XI Battaglia dell’Isonzo ancora non aveva avuto inizio quando, nell’area del XXVII Corpo d’Armata[5], lo scoppio di una bombarda[6] compromise la sorpresa con cui il Comandante d’Armata intendeva fiaccare il nemico in un tratto della fronte il cui presidio appariva rarefatto: l’intento principe che muoveva Capello tanto da fargli distorcere, nella sostanza, gli ordini ricevuti era costituito dalla soppressione del pericolo incombente da Tolmino, affidata appunto al XXVII Corpo.

Lo scoppio che si verificò in quel settore compromise quindi un elemento essenziale del piano lungimirante, lasciando indirettamente in vita i presupposti che avrebbero portato alla sconfitta dell’ottobre successivo.

La possente vittoria della Bainsizza mise a tacere tutto e sulle difficoltà incontrate dal XXVII Corpo d’Armata non si ritornò più di tanto, attribuendole esclusivamente (ed erroneamente[7]) al mancato impulso del generale Vanzo.

Esposte le premesse ci si può chiedere se anche l’incidente che interessò l’area del XXVII Corpo d’Armata (da valutarsi soprattutto nella portata delle sue conseguenze, capaci di decapitare l’intento di Capello e, indirettamente, di dare origine ai presupposti della sconfitta) era di matrice dolosa.

Il dubbio appare ragionevole.

Il computo delle responsabilità circa l’esito della XXII Battaglia dell’Isonzo  (computo a suo tempo teso più a trovare capri espiatori per tacitare gli animi che a far luce sulla verità storica[8]) non sarà completo se non quando, seppur a distanza di oltre un secolo, si risalirà ai mandanti di tali scoppi, la cui serrata successione appare tutt’altro che accidentale.



[1] A. Gatti, Caporetto. Dal diario di guerra inedito (maggio – dicembre 1917) (a cura di A. Monticone), Bologna: Il Mulino, 1964, pp. 194 – 195.

[2] Ivi, p. 196.

[3] R. Alessi, Lo scoppio della polveriera di Sant’Osvaldo, 27 agosto 1917, in Dall’Isonzo al Piave, Milano: Mondadori, 1966, p. 103.

[4] Cica le conferme inerenti al dolo cfr. G. Del Bianco, La guerra ed il Friuli, vol. 2 (Sull’Isonzo e in Carnia. Gorizia. Disfattismo), Udine: Del Bianco Editore, 2001.

[5] Il XXVII Corpo era allora comandato dal generale Augusto Vanzo, prima di essere sollevato dall’incarico (e sostituito con il generale Pietro Badoglio, comandante il II Corpo).

[6] Cfr. L. Capello, Note di Guerra, vol. II, Milano: Fratelli Treves Editori, 1921, p. 109.

[7] Anche sotto il comando di Badoglio il XXVII Corpo d’Armata continuò a confrontarsi con obiettive difficoltà (cfr. ibidem)  capaci di interferire negativamente  con gli obiettivi auspicati dal Comandante d’Armata (cfr. ivi, p. 113).

[8] Il riferimento è alla Relazione che concluse i lavori della Commissione d’Inchiesta istituita dal R.D. 12 gennaio 1918 n. 35.

giovedì 8 settembre 2022

Una data che non si dimentica

 


8 settembre 1943, la società italiana dopo l’armistizio

di

Valentina Trogu

 

L’Italia dell’8 settembre 1943 è un Paese allo sbando, abbandonato da quella stessa classe dirigente che appoggiando il Fascismo ha costretto gli italiani ad affrontare una seconda Guerra Mondiale sotto una dittatura cinica e incurante delle conseguenze di un evento terribile. La fuga del re e di tanti generali da Roma, l’esercito lasciato senza direttive, le ferite profonde inferte in venti anni di fascismo hanno contribuito a segnare una pagina nera della storia dell’Italia che, ancora oggi, è piena di dilemmi e incongruenze.

Nel giorno della vergogna, con l’annuncio dell’armistizio con gli Alleati si apre, però, la possibilità per gli italiani di dimostrare la volontà di prendere in mano il proprio destino cancellando venti anni di persecuzioni, violenza psicologica e autoritarismo. La popolazione è divisa in due; da una parte gli antifascisti decisi a smantellare le fondamenta dell’edificio fascista distruggendo l’intero sistema di valori e dall’altra parte gli italiani fascisti che faticano a scrollarsi di dosso la scuola della violenza, della sopraffazione e dell’intolleranza. Crescere tra incitazioni all’odio per il diverso, criminalizzazione del nemico, lealtà nei valori guida del culto della potenza significa interiorizzare una cultura di ostilità e di vendetta.

 

La confusione dilagante caratterizzerà i due anni successivi all’armistizio dell’8 settembre mentre il vuoto lasciato dalla fuga del re e dall’assenza di una guida politica e morale è alla base della guerra fratricida che durerà fino al 1945. La mancanza di ideali condivisi e delle regole civili di riferimento è deleteria per la società e l’unico strumento individuato come possibile via di fuga da questo dilagante senso di impotenza, di vergogna e di sbandamento è la lotta armata. La perdita di morale ossia di valori e ideali condivisi, infatti, crea il caos nel sistema sociale di riferimento.

La morale è alla base delle scelte dei comportamenti degli individui e viene stabilita partendo dalla realtà sociale e politica, dall’organizzazione economica e giuridica e dalle tradizioni di un Paese. Far propria una morale significa avvicinarsi agli altri, accettare le dinamiche che consentono ad una società di trovarsi in equilibrio e di evolversi perché l’agire è condiviso, accettabile e vincolante.

Il sociologo polacco Bauman parla del concetto di “persona” esprimendolo nell’ambito dell’interazionismo simbolico e sottolineando la presenza di una maschera che ogni individuo indossa nel momento in cui ricopre un ruolo per essere accettato dal gruppo.  L’insieme di tutte le maschere forma l’identità della persona stessa ma cosa accade quando i ruoli non sono definiti, quando non ci sono regole o valori specifici a definire l’azione?

La responsabilità morale verso il prossimo viene meno e per ritrovare sé stessi e il proprio Paese può essere necessario trasferire la ricerca della moralità in una guerra civile com’è accaduto quell’8 settembre 1943. Italiani fascisti e antifascisti si sono ritrovati ad interrogarsi sulle basi del contratto sociale mentre intorno aleggiava la tragicità di un conflitto visto come l’unico modo per scuotere tutta la popolazione e risvegliarla dal sogno fascista ormai naufragato spronandola ad affrontare le proprie responsabilità e a compiere scelte che avrebbero delineato il percorso futuro.

La definizione “contratto sociale” è stata suggerita da Jean Jacques Rousseau nel trattato filosofico e politico del 1762 come risposta all’esigenza di definire un modello politico di società che, nell’impossibilità di ritornare allo stato di natura primigenio e constatata la crisi in cui versa l’uomo moderno, garantisca la costituzione di uno Stato democratico e assicuri la tutela della libertà individuale di ciascuno.

Tutto nasce secondo Rousseau da due aspetti tra loro strettamente collegati; l’individualismo dei cittadini, da cui deriva l’origine del potere politico, e il contrattualismo inteso come l’idea che l’associazionismo politico non possa esistere senza la sussistenza di un accordo razionale e convenzionale in grado di superare la legge del più forte definita dal filosofo come “patto leonino”. Rousseau parla di un Io comune garante dei diritti e delle libertà individuali come collante del contratto sociale la cui natura associativa tende a risolvere la condizione di ineguaglianza instaurata tra gli uomini. Di conseguenza la possibilità di raggiungere un ordine sociale è in Rousseau strettamente collegata alla giustizia politica e ha un valore spiccatamente morale.

Dove manca la morale regna il caos e se, in più, si aggiungono venti anni di dittatura, di rinuncia ai sogni, di constatazione che l’annunciata fine della guerra in realtà non si tradurrà in fatti la società si dirige verso lo sbando più totale. Non è possibile alienarsi, distaccarsi dalle vicende e far finta che il compito di risolvere la questione sia degli altri. L’8 settembre segna l’inizio di un maggior coinvolgimento degli italiani nella definizione del futuro del Paese e nella ricostruzione di quella Patria che secondo lo storico Carlo Greppi era morta da un pezzo. Volenti o nolenti, tutti i cittadini sono stati chiamati a scegliere se combattere il nazifascismo oppure no, se abbracciare l’idea di una violenza difensiva considerata giusta per accelerare la fine del conflitto o attendere un’involuzione naturale che presto o tardi sarebbe arrivata.

Decisioni da prendere velocemente, decisioni da prendere in autonomia per i tanti soldati rimasti privi di una guida e di indicazioni su chi fosse il nemico da combattere; giovani uomini con armi in mano chiamati ad affrontare una guerra mettendo a repentaglio la propria vita per difendere i compagni, gli italiani e l’onore di una Patria che, alla fine, è stato calpestato da una classe dirigente che pensava unicamente agli interessi personali.

Con l’8 settembre abbiamo assistito alla perdita dell’onore politico ma non dell’onore militare; le scelte sbagliate non sono partite dai soldati che hanno accolto seppur con reticenza il ruolo di difensori dell’Italia assegnato loro ma dall’incapacità della classe dirigente di prendere le giuste decisioni a causa di una totale assenza di conoscenza della cultura militare. Le terribili conseguenze della Prima Guerra Mondiale non sono state sufficienti per non far ripetere l’errore di iniziare un conflitto senza gli strumenti idonei per affrontarlo limitando al massimo i devastanti effetti sul Paese e sui cittadini.

 La storia, ancora una volta, non è riuscita ad essere un esempio per la classe politica italiana e, purtroppo, vicende di un recente passato sembrano identificare questa incapacità di comprensione degli errori per evitare di ripeterli come una caratteristica intrinseca della nostra nazione.

mercoledì 10 agosto 2022

Anno Accademico 2022/2023. Apertura delle Iscrizioni ai Master 1 agosto 2022

 

L’Istituto del Nastro Azzurro, tramite il CESVAM – Centro Studi sul Valore Militare, ha attivato presso la Università degli Studi N. Cusano Telematica Roma master di 1° livello e corsi di perfezionamento  colti, nel quadro dei programmi accademici, a diffondere ed approfondire gli studi e le ricerche sul Valore Militare.

1.      Master di 1° Liv. In “Storia Militare Contemporanea. Dal 1796 ad oggi”.  presso la degli Studi N. Cusano Telematica Roma. Attivato dall’anno Accademico 2018/2019 (per laureati)

Iscrizione dal 1 settembre 2022. Info www.unicusano.it /master

 

Master di 1° Liv. In “ Politica Militare Comparata. Dal 1960 ad oggi. presso la degli Studi N. Cusano Telematica Roma. Attivato dall’anno Accademico 2020/2021 (per Laureati). Iscrizione dal 1 settembre 2022. Info www.unicusano.it /master

 

Master di 1° Liv. “Terrorismo ed Anti Terrorismo Internazionale”. presso la degli Studi N. Cusano Telematica Roma. Attivato dall’anno Accademico 2021/2022 (per Laureati). Iscrizione dal 1 settembre 2022. Info www.unicusano.it /master

 

Corso di Aggiornamento e Perfezionamento . “Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale. presso la degli Studi N. Cusano Telematica Roma.. Attivato dall’anno Accademico 2021/2022 (per Diplomati). Iscrizione dal 1 settembre 2022. Info www.unicusano.it /master

 

I Soci del nastro Azzurro hanno condizioni agevolate di iscrizione che sono riportate sul bando

Ulteriori Indicazioni ed approfondimenti: info  didattica.cesvam@istitutonastroazzurro.org

domenica 31 luglio 2022

Quando le scelte erano chiare di fronte al pericolo di destra

Giulio Bolaffi, ebreo, perseguitato razziale, industriale torinese, fu uno dei comandanti più significativi delle formazioni di Giustizia e Libertà, espressione partigiana del partito d'Azione. Il volume ne documenta le gesta, un bella testimonianza di come i valori si possono vivere anche in tempi difficili




 

domenica 10 luglio 2022

Sergio Pirolozzi. L'evoluzione dell'arma aerea nelle due guerre mondiali

 



La possibilità di utilizzare la potenza aerea con fini strategici, proprio come succede con quella terrestre e marittima, ha permesso di acquisire il dominio dell’aria e di libertà d’azione necessaria per impiegare l’air-power, cioè le forza aerea necessaria per conseguire obiettivi strategici collegati con le finalità politiche del conflitto. In questo articolo verrà messa in evidenza la nascita, lo sviluppo e l’utilizzo dell’arma aerea soffermandoci in particolar modo sui protagonisti e sugli eventi che hanno caratterizzato questa nuova “creatura del ventesimo secolo”.

Varie tappe importanti nel corso dei secoli hanno portato all’evoluzione di questa nuova “creatura”, dal sogno di Leonardo Da Vinci, il quale già nel 1489 aveva intuito il concetto della moderna elica, al riconoscimento ufficiale dell’Aeronautica. Nel riconoscere queste tappe ne citiamo alcune significative, infatti nell’anno 1783 l’uomo realizzava l’antichissimo sogno di potersi sollevare nello spazio e il 5 giugno, i fratelli Montgolfier salirono in un pallone ad aria calda del diametro di 34 m (metro). Nel 1793, esattamente 10 anni dopo la prima ascensione, il governo francese costituiva reparti appositi, dotati di palloni frenati e denominati “aerostieri”. Il 26 giugno 1794 ha origine la storia dell’impiego bellico dei mezzi aerei, nella battaglia di Fleurus con la prima guerra di coalizione contro la Francia, dove un pallone frenato riempito ad idrogeno veniva impiegato per riconoscere le posizioni nemiche e per dirigere il fuoco delle batterie. Altra tappa importante è quella del 24 giugno 1859, giornata della vittoria francese a Solferino. Sfruttando la tecnica fotografica di recente invenzione risultava possibile riconoscere, da un pallone frenato, le posizioni austriache. Nel 1858 il francese Giffard montava una macchina a vapore nella gondola di un’aeronave lunga 44 m e della capacità di 2500 m/3, anche se quest’ultima si dimostrava troppo pesante e pericolosa per il rischio di un incendio, dimostrando però la possibilità di guida; in definitiva sarebbe il primo velivolo guidato del mondo. Ma il titolo di vero inventore del dirigibile è da attribuire al capitano della marina mercantile Renard. Nel 1883 c’è una svolta determinante con l’invenzione del leggero motore a benzina da parte di Gottlieb Daimler. Il vero ideatore dell’odierno aeroplano deve essere considerato Otto Lilienthal, il quale non si limitò solo a studi scientifici ma costruì alianti dove perì egli stesso il 9 agosto 1896. Quanto ai dirigibili il primo dirigibile rigido del conte Zeppelin si sollevava in aria il 2 luglio 1900. La data di nascita del moderno velivolo a motore va fatta risalire soltanto al 17 dicembre 1903. Il primo intervento di aeroplani durante alcune battaglie si ebbe in Libia nel 1911, durante il conflitto italo-turco. Durante la Prima guerra mondiale, esattamente il 19 gennaio 1915, risale il primo attacco da parte di due dirigibili tedeschi Zeppelin L4 e L3, da 1500 m di quota. Verso la fine del 1914 ed agli inizi del 1915, i Francesi crearono per primi il caccia monoposto. La comparsa al fronte del caccia monoposto costituiva una pietra miliare nello sviluppo dell’aviazione militare; eppure, nonostante l’utilizzo di essi e i nuovi progressi con gli aerei da bombardamento, cosi  come accadde con la nascita e l’utilizzo del carro armato durante la Prima Guerra Mondiale, anche l’aereo fu sottovalutato, sottoutilizzato e scarsamente impiegato per le sue reali possibilità e capacità: da ricordare quando i piloti attraversando le linee nemiche lanciavano mattoni sui nemici all’intero delle trincee.

 

 

 

 

giovedì 30 giugno 2022

QUADERNI ON LINE INDICI DEL MESE DI GIUGNO 2022

 

SOMMARIO

ANNO LXXXIII, Supplemento on line, VI, n. 77

Giugno 2022

www.valoremilitare.blogspot.com

 

Massimo Coltrinari, Editoriale, Giugno 2022

                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data        29.06.2022

Massimo Coltrinari, Copertina, Giugno 2022

                            su www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in data        28.06.2022

 

 

DIBATTITI

 

Mario Rino Me, Mario Rino Me. Ricerche

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 3.06.2022

Valentina Trogu, La Giornata del Decorato ed il Valore Militare.  Relazione

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 5.06.2022

Antonio Trogu, Antonio Trogu. La Giornata del Decorato ed il Valore Militare. El Alamein

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 8.06.2022

Renato Hagman, Renato  Hagman. Convegno 21 maggio 2022 Relazione

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 9.06.2022

Alessia Biasiolo, Alessia Biasiolo. Convegno 21 maggio 2022. Relazione

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 10.06.2022

Redazionale, La Guerra Finnico – Russa  12/1939 – 3/1940

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 11.06.2022

Redazionale, La Zona A e la questione dei confini orientali

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 13.06.2022

Redazionale, Fortificazioni Bastionate. XVI -XVIII Secolo

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 14.06.2022

 

ARCHIVIO

 

Redazionale, Elenco delle Federazioni costituite alla data del 26 marzo 1924

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 7.06.2022

Redazionale, Il Primo Statuto dell'Istituto del Nastro Azzurro 1923

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 12.06.2022

Redazionale, Il Primo Consiglio Nazionale dell'Istituto. 1923

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 15.06.2022

Redazionale, Ricerca di informazioni Medaglia del Cinquantenario 1923 - 1977

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 15.06.2022

Antonio Trogu, Antonio Trogu. 1943- Africa Settentrionale

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 18.06.2022

Redazionale, Sezioni Estere. dell'Istituto del Nastro Azzurro nel 1923

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 19.06.2022

Redazionale, Annuario: I Vicentini decorati al Valor Militare nella Guerra 1915-1918

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 22.06.2022

Redazionale, Corti d'Onore. Regolamento 1951- Estratto I Parte

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 24.06.2022

Redazionale, Corti d'Onore. Regolamento 1951. Ricerca II Parte

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 25.06.2022

Redazionale, Cronache delle Federazioni nel n. 1  del Periodico Nastro Azzurro" edito il 26 marzo 1923

                     su www. valore militare.blogspot.com con post in data 26.06.2022

GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE

 

Sergio Benedetto Sabetta, I TRIBUNALI PER CRIMINI DI GUERRA

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 27.06.2022

 

 

 CESVAM NOTIZIE

CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

 

Redazionale, ASSOARMA - Riunione del 22 maggio 2022 - Roma, Caserma Medici

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 1.06.2022

Redazionale, 2 giugno: Festa della Repubblica

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 2.06.2022

Redazionale, Incontro del Sig. Ministro con le Associazioni Combattentistiche e d'Arma

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 4.06.2022

Redazionale, Non ti scordar di me

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 6.06.2022

Redazionale, Centenario del Nastro Azzurro. Materiali

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 16.06.2022

Redazionale, Collaborazione con Enti ed Istituzioni. Proselitismo

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 21.06.2022

Redazionale, La città come comunità. La comunità come bene comune

su www. valore militare.blogspot.com con post in data 23.06.2022

 

 

 

 

 

 

 

 

AUTORI

 

Pecce Alessio, ricercatore

Bottoni Roberta, Istituto del Nastro Azzurro

Coltrinari, Massimo direttore CESVAM

Francesco Attanasio, Presidente della federazione di Siracusa

Mario Pereira, Vice presidente Federazione di Pistoia

Carandente  Chiara, Istituto del Nastro Azzurro

Baldoni, Massimo, pseudonimo

Giorgio Lavorini, Presidente Federazione di Prato

Federico Levy, collaboratore

Elsa Bonacini, collaboratrice CESVAM

Osvaldo Biribicchi, Associato CESVAM

Alessia Biasiolo, collaboratrice CESVAM

Luigi Marsibilio, membro del Collegio dei redattori della Rivista

Giancarlo Ramaccia, vice direttore CESVAM

Giovanni Cecini membro del Collegio dei redattori della Rivista

 

Numero chiuso in data 30.06. 2022

lunedì 20 giugno 2022

Manifesti 1944

 Una collezione di oltre trenta manifesta su cartoncino sia della Repubblica Sociale Italiana che del Comando partigiani, alcuni a firma del Comandante Melis riguardante 'area di Spoleto e più in generale della regione Umbra sono stati recuperati e sono in possesso del Centro Studi Sul Valore Militare CESVAM dell'Istituto del Nastro Azzurro (www.istitutodelnastroazzurro.org. Per contatti usare la email: ricerca.cesvam@istitutonastroazzurro.org

venerdì 10 giugno 2022