martedì 25 giugno 2019
domenica 16 giugno 2019
Difendere le pensioni
APPUNTO
Com’è
noto la legge di bilancio di recente approvazione contiene talune disposizioni per
l’anno 2019 (art. 1 commi, comma 261 e ss.) che prevedono per 5 anni a partire
dal 1° gennaio 2019 un consistente taglio alle c.d. pensioni d’oro.
È di
tutta evidenza che la misura, contraria a ogni principio di ragionevolezza e di
equità, ha la finalità politico – demagogica di colpire una platea limitata di
persone per creare consenso nei confronti della generalità degli elettori
duramente colpiti dalla crisi economica degli ultimi anni.
In
particolare le suindicate disposizioni prevedono:
a)
tutti i titolari di trattamento pensionistico superiore ai 100.000 euro lordi
su base annua rientrano nell’applicazione della suddetta norma;
b) i
trattamenti pensionistici superiori a 100.000 euro lordi su base annua sono
ridotti di un’aliquota pari al 15% per la parte eccedente il predetto importo
fino a 130.000 euro, pari al 25% per la parte eccedente 130.000 euro fino a
200.000 euro, pari al 30% per la parte eccedente 200.000 euro fino a 350.000
euro, apri al 35% per la parte eccedente 350.000 euro fino a 500.000 euro e
pari al 40% per la parte eccedente 500.000 euro.
Per
reagire in modo efficace e tempestivo a tale situazione numerosi studi legali
si stanno organizzando per proporre ricorsi avverso le decurtazioni
pensionistiche che, presumibilmente, diverranno operative già dal prossimo mese
di febbraio. Tra queste iniziative può segnalarsi quella dei professori e
avvocati Vincenzo Fortunato e Francesco Saverio Marini: il primo docente di diritto
amministrativo presso la SNA; il secondo ordinario di Istituzioni di diritto
pubblico dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Per
ulteriori notizie ci si può rivolgere allo studio Fortunato e associati (segreteria@fortunatoeassociati.it
– 06.6784911) ovvero allo studio Marini (segreteria@marinilex.com;
06.36006227).
Il
conferimento dell’incarico (sottoscrizione del mandato) è assolutamente
gratuito ed è revocabile, sempre gratuitamente, fino alla presentazione del
ricorso. Con la presentazione del ricorso sarà dovuta solo la complessiva
somma di € 500,00 per le spese vive e il contributo unificato e sarà ridotto a
euro 400 nel caso di contestuale conferimento di almeno 4 mandati.
Il
compenso professionale per tutta l’attività dei suindicati studi sarà dovuto solo
in caso di esito positivo del contenzioso e sarà di euro 5.000,00 oltre IVA
e CAP. Tale importo sarà ulteriormente ridotto a euro 4.000,00 in caso di
conferimento contestuale di 3 mandati e a euro 3.000,00 in caso di conferimento
contestuale di n. 4 mandati.
Per
esito positivo del contenzioso si intende la dichiarazione di incostituzionalità,
in tutto o in parte, delle disposizioni in questione da parte della Corte
Costituzionale.
Per i
pensionati ex dipendenti pubblici non “privatizzati” (magistrati, prefetti,
diplomatici, ecc..) il giudizio di I
grado davanti alla Corte dei Conti sarà seguito dallo studio Fortunato e
associati.
Per i
pensionati ex dipendenti pubblici contrattualizzati come ex dipendenti privati
il giudizio di I grado davanti al giudice civile sarà seguito congiuntamente
dallo studio Fortunato e associati e dallo studio Marini.
Entrambi
gli studi seguiranno, sempre congiuntamente, in ogni caso l’eventuale fase di
giudizio davanti alla Corte Costituzionale.
La
proposizione del ricorso deve ritenersi opportuna non solo per dare un concreto
ed efficace segnale di reazione a un modo di fare politica demagogica e
irragionevole, ma anche per assicurarsi che, anche qualora le misure in
questione dovessero cadere per effetto di ricorsi presentati da altri
interessati, si possano recuperare per intero le somme nel frattempo illegittimamente
trattenute dallo Stato.
venerdì 7 giugno 2019
Silvio Pieralisi
2 giugno 73° anniversario della Fondazione della Repubblica
Le celebrazioni a Latina
due Onorificenze a
cittadini apriliani
Medaglia d’Onore alla
memoria di Silvio Pieralisi internato
militare in Germania
Insignito Cavaliere al merito della Repubblica Italiana il P.Lgt
Maurizio Bianco (Aeronautica)
Celebrazioni a Latina
domenica 2 giugno per il 73° anniversario della Fondazione della
Repubblica. La Prefettura di Latina ha organizzato
una serie di iniziative realizzate con la partecipazione del Comando
Artiglieria Controaerei di Sabaudia, del Comune di Latina, dell'Aeronautica,
dei Vigili del Fuoco e la collaborazione del Liceo Artistico Statale di Latina.
La manifestazione si è
svolta in Piazza della Libertà ed ha visto lo schieramento delle Forze Armate e
delle Forze di Polizia per gli onori al Prefetto
della Provincia di Latina Maria Rosa Trio, la cerimonia dell'Alzabandiera e la
lettura del messaggio del Presidente della Repubblica.
Il Prefetto ha consegnato
le Medaglie d'Onore ai familiari di Alfredo Ciani di Castelforte (deportato civile) e alla memoria dell’internato militare Silvio
Pieralisi di Aprilia, entrambi deportati
nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra nazista
nell'ultimo conflitto mondiale.
Consegnati i diplomi delle
Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a 14 cittadini della provincia
di Latina. Insignito dell’Onorificenza di
Cavaliere al merito della Repubblica Italiana il Pilota Lgt Maurizio
Bianco (Aeronautica).
Aprilia anche quest’anno
ha riconfermato con orgoglio la presenza alla cerimonia. Accompagnato Alberto
Pieralisi dal Sindaco di Aprilia Antonio Terra che ha ricevuto la Medaglia
d’Onore in memoria del papà Bersagliere Silvio Pieralisi. Nato a Monsano (AN) nel 1916, Silvio era uno dei 650.000 Internati Militari Italiani che dopo
l’armistizio dell’8 settembre 1943 rifiutarono la collaborazione con i nazisti
e pertanto vennero catturati dai tedeschi e deportati in Germania. Grande emozione per il
figlio Alberto che grazie all’Associazione “Un ricordo per la Pace” è riuscito
a venire in possesso del foglio
matricolare del padre pervenuto dal
Centro Documentale di Ancona. Chiamato alle armi nel 1941 ed incorporato
nell’11°Reggimento Bersaglieri partecipò alle operazioni di guerra nei Balcani.
Catturato dai tedeschi nei giorni successivi all’armistizio dell’Italia venne
deportato nello Stalag I A di Stablack,
Ben 17 le Medaglie d’Onore
conferite finora a cittadini di Aprilia o loro discendenti grazie all’attività
divulgativa dell’Associazione “Un ricordo per la pace”. Il
progetto “Memoria agli IMI”
prosegue con rinnovato impegno; la lista delle onorificenze destinata a
salire nella Giornata della Memoria 2020. La cerimonia della Prefettura di
Latina vedrà la consegna della Medaglia d’Onore a Duino Colantoni. La
figlia Franca che ha assistito alla cerimonia del 2 giugno a Latina ha
preferito ritirarla nella giornata dedicata al ricordo della tragedia della
Shoah e della deportazione nazista, una manifestazione ricca di struggenti emozioni
cui tradizionalmente collaborano i ragazzi delle scuole di Latina.
martedì 28 maggio 2019
Il Rinascimento Parla Ebraio
Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah
Via Piangipane, 81 - Ferrara
La mostra, a cura di Giulio Busi e Silvana Greco, affronta uno dei periodi cruciali della storia culturale della Penisola, decisivo per la formazione dell’identità italiana, svelandoci un aspetto del tutto originale: la presenza degli ebrei e il fecondo dialogo culturale con la cultura cristiana di maggioranza.
Significative scritte in ebraico spuntano a sorpresa in opere pittoriche come la Sacra famiglia e famiglia del Battista di Andrea Mantegna, la Nascita della Vergine di Vittore Carpaccio e la Disputa di Gesù con i dottori del Tempio di Ludovico Mazzolino, Elia ed Eliseo del Sassetta. E anche manoscritti miniati ebraici come la Guida dei perplessi di Maimonide, o l’Arca Santa lignea più datata d’Italia e l'antichissimo Rotolo della Torah di Biella, ancora oggi usata nella liturgia sinagogale, attestano come nel Rinascimento gli ebrei ci fossero e fossero in prima fila, attivi e intraprendenti. A Firenze, Ferrara, Mantova, Venezia, Genova, Pisa, Napoli, Palermo e Roma. A periodi alterni accolti e ben visti, con un ruolo non secondario di prestatori, medici, mercanti, oppure oggetto di pregiudizio. Interpreti di una stagione che racchiude in sé esperienze multiple, incontri, scontri, momenti armonici e brusche cesure
venerdì 17 maggio 2019
Invito. Storia della Croce Rossa Internazionale
GIORNATA DI AGGIORNAMENTO
PER CULTORI ITALIANI DI STORIA
DELLA CROCE ROSSA INTERNAZIONALE
(C.I.S.C.R.i.)
8-9 GIUGNO 2019
venerdì 3 maggio 2019
Bersaglieri a Matera.
|
LA FANFARA BERSAGLIERI
COTTERLI AL 67 ° RADUNO NAZIONALE A MATERA
TRA LE PIÙ APPLAUDITE
LA FANFARA “COTTERLI” ORGOGLIO DELLA CITTÀ DI APRILIA
Grande successo della Fanfara Bersaglieri “Adelchi Cotterli” al 67
°Raduno Nazionale Bersaglieri che si è tenuto a Matera Capitale Europea della
Cultura 2019.
La Città di Matera nota come “ Città dei sassi” ha accolto dal 13
al 19 maggio 2019 migliaia di Bersaglieri con oltre 70 fanfare, tra cui quella
del VII Reggimento Bersaglieri. Dedicata alla memoria di chi ha combattuto
sacrificando la propria vita per la Patria e la libertà la manifestazione ha visto la partecipazione di autorità
politiche e militari tra cui il Sottosegretario di Stato alla Difesa Angelo
Tofalo; il momento commemorativo con la deposizione di alcune corone d’alloro
al Monumento ai Caduti della Città di Potenza medaglia d’oro del Risorgimento e
sulla tomba del Bersagliere Col. M. Binetti fondatore della sezione di Matera.
Il programma ricco di numerosi eventi culturali, sportivi e di
solidarietà è culminato nella sfilata domenica 19 maggio. Tra le esibizioni più
applaudite quella della Fanfara della sezione Bersaglieri “Adelchi Cotterli” di
Aprilia splendidamente diretta dal Capo Fanfara Maestro Ildo Masi.
A sfilare tra gli oltre 100.000 partecipanti il folto gruppo dei
fanti piumati apriliani, oltre 120 soci e simpatizzanti dell’associazione
guidata dal Presidente Bers. Edoardo Tittarelli.
Nel pomeriggio del 18 maggio la Fanfara “Cotterli” era stata
ospite del Comune di Senise (PZ) ove si è esibita in uno spettacolare concerto
per la cittadinanza.
Proseguono a pieno ritmo i lavori per l’organizzazione del 3° Raduno Provinciale
Bersaglieri che si terrà ad Aprilia il 23 Giugno prossimo, un evento che si
prevede ricco di tante belle emozioni e che sarà occasione per festeggiare il
“Compleanno del Bersagliere”; compie 183 anni il Corpo dei Bersaglieri
istituito su proposta del Generale Alessandro La Marmora il 18 giugno 1836.
( foto da pg facebook Fanfara
Bersaglieri Cotterli, Edoardo Tittarelli)
mercoledì 24 aprile 2019
Invito ai Soci UNUCI
L'Istituto del Nastro Azzurro in una cerimonia di omaggio ai Caduti della Grande Guerra deporrà una corona di alloro al Sacrario del Montello il giorno 8 giugno alle ore 1430.
Nell'occasione sarà portato un mazzo di fiori a nome del 150° Corso " Montello". Se qualche collega di corso che abita in zona mi volesse accompagnare sarà il benvenuto e ci farà un regalo.
L'Invito è esteso a tutti i soci UNUCI
Gen. Carlo Maria Magnani
(segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)
giovedì 18 aprile 2019
Archivio. Un convegno e il ricordo del gen, Poli
Il Primo ed il II Risorgimento e la questione
meridionale
12 febbraio 2011
Hotel Costa Brada – Gallipoli
ore
10,00: Sala Convegni Hotel Costa Brada - Apertura dei lavori
PRESENTAZIONE
Sig.
Pasquale DE CATALDIS – Presidente Sez. Di Matino ANCFARGL
SALUTO DELLE AUTORITA’
- Dott.
Giuseppe VENNERI - Sindaco
di Gallipoli
- Dott. Giorgio PRIMICERI - Sindaco di Matino
- Dott. Antonio GABELLONE - Presidente della Provincia di Lecce
- Dott.ssa Loredana CAPONE – Vice Presidente
Regione Puglia
- Sen. Dr. Rosario Giorgio COSTA
– Pres. Comm. Inchiesta Uranio Impoverito
- Dott. Mario TAFARO - Prefetto di Lecce
- On. Alfredo MANTOVANO – Sottosegretario.
Ministero dell’Interno
PROLUSIONE
-
Gen. C.A. Sen. Luigi
POLI - Presidente ANC FARGL
RELAZIONI (Mattina)
Introduce e modera la d.ssa Maria Grazia
PRIMICERI
-
Avv. Cosimo FINIGUERRA –
“150 anni di unità d’Italia: tra storia e memoria”. (si propone come 1° intervento della mattina.)
-
Col. Antonio CESARI – Percorso storico del
Tricolore Italiano
-
Gen. Dr. Massimo COLTRINARI -
Il 1860;
-
Ten. Col. Osvaldo BIRIBICCHI –
La Spedizione dei Mille;
-
Avv. Cosimo FINIGUERRA - 150 anni di unità: tra storia e memoria
-
Ins. Stefano CIURLIA – Testimonianza di un orfano di guerra
-
Cav. Mar. Salvatore PECORARO – “Memorie salentine”.
Interventi
Pausa
RELAZIONI (Pomeriggio)
Modera la d.ssa Maria Grazia
PRIMICERI
-
Cav. Antonio FILOGRANA - (saluto e apertura 2 sessione).
-
Ing. Giorgio Prinzi – La
crisi armistiziale.
-
Col. Vittorio Scarlino – Il regno del Sud, primo fronte della Guerra di Liberazione;
-
Prof. Cosimo ROLLO – “I fiori di Cefalonia”
-
Prof. Adelio FABBRIS – “La
Costituzione”
Interventi e dibattito
CONCLUSIONI
Si riportano note esplicative dei
saluti delle Autorità intervenute al convegno
Ed una breve sintesi degli avvenimenti
Musica
per una giornata di valori e di festa
Il Comprensorio Scolastico
musicale di Alliste ha aperto la giornata del convegno dedicato al primo ed al
secondo Risorgimento.
Oltre
30 ragazzi hanno composto il complesso musicale che, sotto la direzione del
proprio Professore di Musica, nella sala antistante quella del Convegno
all’Hotel Brada Luxury, alla presenza di tutti i convenuti, hanno suonato
l’Inno Nazionale Italiano, e a seguire, l’Inno Europeo.
Un’apertura
del convegno degno di nota, a sottolineare il significato della data
anniversaria della Patria unita.
Al
termine della esecuzione degli inni nazionali ha preso la parola il Gen. Dr. Massimo Coltrinari ,
che a nome del Presidente Nazionale, Sen.Gen. Luigi Poli , ha porto il
saluto di tutta l’Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di
Liberazione.
Ha
sottolineato come siano fondamentali giornate come quelle di Matino, al fine di
diffondere i valori della guerra di Liberazione, soprattutto verso le nuove
generazioni. Il collegamento tra il primo risorgimento, in cui si compì il processo unitario nazionale e l’Italia
divenne una Nazione e uno Stato unito, non più una semplice espressione
geografica, ed il secondo risorgimento, nato dalla crisi armistiziale del 1943
al termine del quale l’Italia scelse la forma repubblicana su una nuova
Costituzione, tuttora urgente.
Dopo queste parole si è svolto il
Saluto ai Caduti. Alla presenza dei genitori di Marco Pedone, recentemente
caduto in Afghanistan per l’assolvimento dei compiti di Peace Support Operation.
È stato suonato il silenzio fuori ordinanza e mentre veniva eseguito il Avv.
Cosimo Finiguerra ha scandito i nomi dei cinque Caduti delle Forze Armate
Italiane del Salento e delle Puglie nelle missioni di pace. Momenti veramente
toccanti, che hanno dato uno spessore morale ed etico ai momenti del convegno e
dei suoi lavori.
Trasferiti
nella sala delle conferenze i lavori introduttivi al Convegno sono proseguiti
con l’intervento dei ragazzi della Scuola Dante Alighieri, che hanno avuto modo
di leggere lettere di soldati del primo e del secondo risorgimento.
La relazione di Saluto del presidente della Associazioni
Nazionale Combattenti di Matino.
Ha preso, quindi, la parola il
Presidente della Sezione di Matino, Associazione Nazionale Combattenti delle Guerra
di Liberazione, Sig. Pasquale de Cataldis.
Autorità presenti gentili ospiti, convegnisti, soci e commilitoni sella
Sezione di Matino.
Questa non è l’unica
manifestazione che la
Sezione Ancfargl di Matino intende dedicare al tema
dell’Unità d’Italia nella ricorrenza del 150° anniversario. Quella odierna è
solo una tra le iniziative più importanti che abbiamo in cantiere per ricordare
l’evento fondate dell’Italia moderna. La nostra Patria
attuale.
Perché questo
particolare impegno dell’Associazione Nazionale
dei Combattenti della Guerra di Liberazione inquadrati nei Reparti regolari
delle Forze Armate, la cui ragione sociale è temporalmente legata agli
avvenimenti bellici del 1943-1945?
Lo ribadiamo ed ancora
con più forza in questa occasione, perché per noi la partecipazione alla Guerra
di Liberazione si inquadra nello spirito risorgimentale, nello sforzo di un
secondo risorgimento nazionale e nella continuità ideale del Risorgimento che
ha portato alla costituzione dello Stato unitario che oggi celebriamo.
Ancora oggi, poi, per
una serie di motivi storici e culturali, alcune delle tematiche di allora,
quali la questione meridionale, sono irrisolte ed attuali. È proprio per
questo, essendo una regione del Sud con forti contraddizioni, ma avviata ad essere
una realtà moderna e progredita che in questo convegno abbiamo voluto inserire
l’approfondimento della tematica, per comprendere le radici culturali e
l’origine di problemi che ancora sono tali, e che spesso in maniera strumentale
vengono sbandierati per provinciali particolarismi, quali il localismo
leghista, voce particolarmente stonata in questa ricorrenza.
Non è però nostra
intenzione rispondere al campanilismo leghista con un altrettanto e inopportuno
campanilismo meridionalista. Vogliamo approfondire e comprendere a fondo tutti
gli aspetti della questione per superarla in una nuova sintesi unitaria,
lanciando un messaggio, un auspicio per un impegno analogo a quanti al Nord
siano animati dal nostro stesso spirito, quello del Risorgimento propriamente
detto e quello del secondo Risorgimento che è la ragione d’essere
dell’Ancfargl.
Il convegno di oggi ha questa finalità specifica, attraverso una
rilettura della storia, degli avvenimenti e delle realtà contestuali dei vari
periodi, sfrondando ogni forma di retorica, di cristallizzati luoghi comuni. La
storia per essere realmente maestra di vita deve essere metodica e veritiera,
deve essere oggettiva nella ricostruzione documentale dei fatti e del contesto
sociale e culturale in cui si svolsero. La storia non deve essere scritta per
il principe o, meglio, per la sua esaltazione, ma deve servire a noi cittadini
per conoscere e comprendere il passato e in tal modo renderci conto delle
origini e problematiche che sembrano un ineluttabile retaggio, quando magari
sono solo l’effetto di un radicamento che, compreso nelle sue ragioni e nella
sua evoluzione, può venire rimosso o modificato, oppure riconfermato e
rafforzato in quegli aspetti giudicati positivi.
Questo è lo spirito
con cui abbiamo lavorato nella giornata odierna che vuol essere, oltre che
celebrativa, anche propositiva e costruttiva, tenendo presente lo stato attuale
di crisi di quei valori fondanti, dell’esistenza di un pensiero centrifugo e
disgregante, di miopi localismi che possono venire superati solo con la
riscoperta e la rivalutazione dei principi fondanti il Primo ed il Secondo
risorgimento, che anche per questo abbiamo voluto legare in continuità in
questo convegno.
Nell’augurare buon
lavoro, ringrazio quanti hanno fattivamente collaborato alla realizzazione di
questa giornata che, analizzando il passato, vuol guardare al futuro e lanciare
un messaggio di rinnovato impegno e di ottimismo.
Di nuovo grazie.
Viva l’Italia unita nello spirito risorgimentale e, in questa
prospettiva, viva il Meridione, viva la Puglia e la nostra Ancfargl ,
alla quale la Sezione di Matino si sforza di dare un generoso, fattivo
contributo.
Di nuovo grazie e un augurio di buon e produttivo lavoro.
*************
Saluto delle Autorità
Prima dell’inizio dei lavori del
Convegno, portano i loro saluti le varie autorità intervenute o rappresentate
da un loro delegato. Si riporta una breve sintesi dei loro interventi.
Dott. Giuseppe VENNERI - Sindaco
di Gallipoli.
Ha fatto pervenire
una comunicazione che sopraggiunti impegni di carattere istituzionale,
nonostante ogni buon volere, gli hanno impedito di essere presente.
Dott. Giorgio PRIMICERI - Sindaco di Matino
Ha sottolineato come questi convegni, ai quali guardare con estrema simpatia,
permettono di approfondire e far conoscere, attraverso le scuole, dei pezzi e
dei segmenti di storia. Questo è fondamentale, quello di coinvolgere i giovani.
Proprio i giovani oggi sembrano lonatni dai temi che oggi stiamo trattando. È
evidente che, se questo disinteresse è vero, occorre fare molto di più per
cercare di coinvolgere i giovani; quindi occorre veramente fare qualche cosa di
più. I giovani devono sapere, per la loro istruzione, per loro educazione, che
cosa è la nostra storia. Con questa prospettiva noi vediamo con estremo
interesse l’iniziativa della Provincia che ha deciso di predisporre e
distribuire un DVD di carttere storico, che sarà distribuito nelle scuole della
provincia.
Il Sindaco ha anche sostenuto che l’archivio comunale sarà integrato e
deve essere potenziato con documenti che sottolineano come la memoria e si
spera che l’attività della Sezione della
Associazione Nazionale Combattenti di Matino possa contribuire a questa
iniziativa.
Nell’augurare il successo dei lavori del convegno, porgo i saluti di Matino
e di tutta la cittadinanza.
Desidero rivolgere un deferente saluto a tutti i presenti a nome del
Prefetto di Lecce, il dott. Mario Tafaro, che qui rappresento.
Il 150esimo dell’Unità d’Italia, che quest’anno celebriamo, offre
l’occasione di una riflessione: il nostro lavoro quotidiano abbia a modello
quelle donne, quegli uomini che lottarono fino al sacrificio della vita per
costruire la libertà e l’unità del nostro Paese. Fecero di una terra frantumata
e arretrata un esempio di riscatto, di democrazia, di sviluppo.
Le conquiste politico-sociali, che si sono succedute nel corso del
tempo, hanno preparato il terreno sul quale si è sviluppata una civiltà fondata
su valori e convinzioni che escludono a priori il concetto di guerra e di
conflittualità.
Ringraziamo quindi i grandi della storia che hanno fornito la
motivazione della ricerca dell’indipendenza unitamente al popolo italiano che
ha saputo cogliere con saggezza, determinazione e sacrificio questo anelito
alla libertà.
La Bandiera italiana sia per noi simbolo di impegno, speranza e
libertà. Sia il compendio dei valori più nobili da tramandare, senza
dimenticare le nostre radici cristiane che hanno regolato il vivere civile dei
secoli passati, in modo da evitare i tragici e devastanti errori di cui soccorrono
per questo le giornate della memoria.
Grazie.
Dott.
Antonio GABELLONE - Presidente della
Provincia di Lecce
Impossibilitato ad
intervenire, ha delegato il Dott. Stefano Gianni. Nel portare i saluti della Provincia
di Lecce, il Dott. Gianni ha sottolineato che questa del convegno è una
occasione veramente importate ove, tra le varie motivazioni, si riesce a legare
la conoscenza storica con il passato e con il futuro. I testimoni sono
le fonti primarie aver avere più vicina a quei valori che connotano una società
civile, democratica e libera. Sottolinea come l’apertura del convegno sia stata
effettuata con l’Inno Nazionale Italiano ed Europeo ed il ricordo di chi ha
dato la vita per le missioni di pace. Per portare la sicurezza e la ripresa di una
vita normale in comunità e collettività che, purtroppo, hanno scelto la guerra
come mezzo per la risoluzione delle loro controversie. Ognuno di noi è
portatore di pace. E questo convegno sottolinea questo aspetto attingendo dalla
storia. Nell’augurare il buon lavoro al convegno rinnova i saluto del
presidente della provincia di Lecce. Dott.ssa Loredana CAPONE – Vice Presidente
Regione Puglia.
Anche il Vice Presidente
della Regione Puglia ha comunicato che, causa impegni improcrastinabili, non è
potuta essere presente al Convegno.
Sen. Dr.
Rosario Giorgio COSTA – Pres. Comm. Inchiesta Uranio Impoverito
Il Senatore Costa ha voluto
essere presente al Convegno. Il suo intervento di saluto ha voluto sottolineare
come sia importante la cura e l’attenzione dell’Archivio Comunale come
strumento della Memoria della Comunità.
Avere un Archivio ricco e a
disposizione della Comunità è un bene sociale primario.
Conoscere il passato significa
capire il presente.
E questo si innesta nel quadro
generale di quanto il Regno di Borboni stava facendo. L’economia del Meridione
d’Italia presentava delle eccellenze, come il Banco di Napoli, l’Università,
l’attività imprenditoriale che portò la sua azione anche nel Nord. La città di
Napoli, in quella prima metà dell’Ottocento compete con tenacia a Parigi.
Nel momento in cui la rivoluzione
garibaldina si presenta, (tutto accade perché ci sono circostanze e situazioni)
la figura di Liberio Romano si impone. La sua azione, molto sottovalutata ed
anche denigrata in passato, ma oggi rivisitata e rivalutata, fu tale che riuscì
a convincere i Borboni a dimettersi e a lasciare Napoli.
Con questo atto l’Unità è fatta.
L’apporto che il Mondo meridionale
portò all’Italia Unita fu un grande tesoro. Il rapporto con i Savoia fu
inizialmente non buono, ma poi tutto si sviluppò in modo armonico.
La Cultura è stata uno dei
veicoli di unificazione, basti ricordare la Università di Bari o le grandi opere
pubbliche, come l’Acquedotto Pugliese. In più su questo solco si inserisce la
generalizzazione della guerra, voluta da de Gasperi, a cui si accompagnò una
crescita economica positiva in cui ne beneficiarono gli strati più bassi della
popolazione (la casa di proprietà ad esempio fu un bene che coinvolse il 77%
della popolazione, mentre nei tempi preunitari non superava il 71%).
Dal 1948 ad oggi si registrano
risultati eccezionali dal punto di vista del progresso economico in Italia.
Tutto poi agisce in una logica europea, che pone l’Italia in altissima luce nel
concerto europeo. Auguro, su questo filone che ho accennato, i migliori
successi al Convegno.
Dott.
Mario TAFARO - Prefetto di Lecce
Il Prefetto di Lecce
ha delegato il Capo di Gabinetto, Dott. Sergi, a portare il suo saluto.
Il Dott. Sergi ha
esordito esprimendo il desiderio di rivolgere un deferente saluto
On. Alfredo MANTOVANO – Sottosegretario.
Ministero dell’Interno
L’on. Sottosegretario di Stato Alfredo mantovano è stato
trattenuto a Roma da urgenti impegni istituzionali è non ha potuto essere presente ai lavori del
Convegno.
Il saluto dell’autorità militare
Prima di iniziare i lavori ha
chiesto la parola il gen. Ottavio Silliti, presente in sala in qualità di
rappresentante del generale Comandante la Scuola di Cavalleria ed Ispettore
dell’Arma di Cavalleria, che non è potuto essere presente in quanto impegnato
in attività di servizio fuori sede. Nel ringraziare dell’invito il gen. Silliti
ha portato i saluti del Comandante della Scuola e di tutto il personale;
ricorda che il 150° anniversario dell’unità d’Italia coincide anche con il 150°
anniversario della nascita dell’Esercito Italiano. Infatti, proclamato il 17
marzo 1861 il Regno d’Italia, con proprio decreto, il Ministero della Guerra in
data 4 maggio 1861, ha
decretato che l’Armata Sarda a partire da quella data assumesse il nome di
Esercito Italiano. Un doppio anniversario, quindi, che non può non essere
celebrato. Annuncia quindi che iniziative sono in corso per festeggiare le date
anniversarie e in quelle cerimonie tutti sono invitati. Conclude augurando al
convegno un felice successo.
La
Presidenza del Convegno
Ha assunto, quindi, la presidenza del Convegno la Dott.ssa Primiceri ,
che ha salutato tutti gli astanti, ringraziandoli per la loro presenza.
Ha dato la parola al col. Antonio Cesari
Col. Antonio CESARI – Percorso storico del Tricolore Italiano
La relazione viene riprodotta integralmente
su questa rivista, di seguito.
Ten. Col. Osvaldo BIRIBICCHI –
La Spedizione dei Mille;
La relazione viene riprodotta integralmente
su questa rivista, di seguito.
Cav. Mar. Salvatore PECORARO – “Memorie salentine”.
L’intervento del Cavaliere Salvatore Pecoraro
è stato incentrato sui suoi ricordi personali e sulle sue personali
impressioni, che hanno avvinto per la brillantezza della esposizione tutto
l’uditorio
La parola passa a Massimo Coltrinari, che
svolge la sua relazione sull’anno mirabilis, il 1860
Gen. Dr. Massimo COLTRINARI -
Il 1860;
La relazione viene riprodotta integralmente
sul sito www,secondorisorgimento.blogspot.com.
Avv. Cosimo FINIGUERRA - 150 anni di unità: tra storia e memoria.
La relazione viene riprodotta integralmente
su: www,secondorisorgimento.blogspot.com.
Ins. Stefano CIURLIA – Testimonianza di un orfano di guerra
La relazione viene riprodotta integralmente su www,secondorisorgimento.blogspot.com.
Interventi
Alpino Prof.
Dott. La CALAMITA
Chiede la parola e viene concessa
all’ Alpino Prof. Dott. La
Calamita. Il suo intervento è incentrato sul problema
riguardante un aspetto complesso del II Risorgimento, ovvero il confine
orientale del nostro Paese. In particolare, incentrava il suo intervento sulla
questione dell’alto Adige e sul problema delle minoranze. Ovvero come mai il
nostro Paese permette vari casi di ingerenza della sovranità italiana in quelle
terre che sono sostanzialmente italiane.
La domanda posta è semplice.
Quali risposte dare a comportamenti di Alto Atesini che minano l’Unità d’Italia
e non riconoscano a pieno la sovranità italiana.
La risposta è data dal Gen. Massimo Coltrinari.
Si articola in una descrizione ampia del problema Alto Atesino. Dalla
annessione al Reich delle province di Trento e Bolzano (1943-1945) agli accordi
di de Gasperi-Gruber, alla strage di Cima Vallona e il terrorismo d’Oltralpe,
fino all’attuazione della Regione Speciale voluta dalla Costituzione sono tutte
tappe che permettono di dire che l’Italia ha trovato i punti di equilibrio per
gestire la minoranza alto atesina e mantenere le sue esigenze di sicurezza.
In questo quadro, ogni tanto
emergono dei personaggi con uscite che mirano a destabilizzare la situazione,
alimentando divisioni e tensioni, che non portano a nulla, se non a tragedie e
lutti (Esempio: la Jugoslavia e la sua disgregazione).
Quindi sono personaggi da non
prendere in considerazione e a cui non dare credito o tempo.
Conclude citando i saggi e gli
articoli che in questo argomento sono stati pubblicati su il secondo
Risorgimento.
A questo punto, viene proiettato
un Film, dall’Avv. Cosimo Finiguerra, relativo alla vista presso il cimitero di
Tambov, in Russia, ove è sepolto suo zio Luigi, caduto in prigionia nel 1943
II Sessione
Sono
stati portati i saluti del Cav. Antonio
Filograna, per la buona riuscita del convegno
Sono
poi seguite le seguenti relazioni
Ing. Giorgio PRINZI – La
crisi armistiziale.
La relazione viene riprodotta
integralmente su www,secondorisorgimento.blogspot.com.
Col. Vittorio SCARLINO – Il regno del Sud, primo fronte della Guerra di
Liberazione;
La
relazione viene
riprodotta integralmente su www,secondorisorgimento.blogspot.com.
Prof. Cosimo ROLLO – “I fiori di Cefalonia”
Nonostante la
adesione mostrata al convegno, il Prof. Cosimo Rollio non è potuto essere
presente ai lavori del convegno.
Prof. Adelio FABBRIS – “La
Costituzione”
La relazione viene riprodotta
integralmente su questa rivista, di seguito
Al termine dei lavori del
Convegno , il Segretario Generale della Associazione Nazionale Combattenti
della Guerra di Liberazione, Col. Vittorio Scarlino consegna ai relatori locali, e a
illustri intervenuti i volumi della Collana Storia in Laboratorio, in particolare quelli
inerenti il Primo e il Secondo Risorgimento.
Il Convegno si conclude con una
nota ottimistica. Ci si è dati appuntamento il prossimo anno per un altro
convegno dedicato ad un particolare aspetto.
Il dovere prestato nel servire la
Patria in pace e in guerra, da parte degli uomini del Salento. Il tema, più o
meno, dovrebbe essere: “Soldati Salentini” il dovere prestato per servire la
patria.
Il Convegno, come quello appena
concluso, dovrebbe articolarsi in due comparti, quello di inquadramento del
periodo storico e quello che risulta dalle documentazioni dei soldati del Salento.
Propedeutico al Convegno, è un
lavoro di ricerca, di raccolta del materiale documentario relativo ai Soldati
salentini; archiviarlo e catalogarlo. Su queste basi si articoleranno le
relazioni del prossimo Convegno.
La Sezione di Matino si impegna in
questo lavoro di raccolta, collegare e conservare, che contribuirà a rafforzare
la Memoria Patria
del Salento.
Le note degli Studenti di Alliste riguardo il Convegno.
La giornata trascorsa il 12
febbraio 2011 al Resort Costa Brada in occasione della celebrazione del 150°
Unità D’Italia con argomento 1° e 2° Risorgimento e Questione Meridionale, è
stata emozionante, interessante, oseremo dire per noi, meravigliosa. Entrando
abbiamo notato la presenza di persone importanti, autorità, una grande organizzazione
e percepito una ventata patriottica che ha colpito i nostri cuori soprattutto,
quando per la sala si sono diffuse le dolci e vibranti note dell’Inno d’Italia
e dell’Inno alla Gioia eseguito dall’orchestra dell’Istituto Calvino S.Media
Alliste e Felline. Tutti hanno gradito ed applaudito con gran calore questa
esibizione; successivamente con il sottofondo del suono melodico della tromba
sono stati letti e ricordati i nomi dei giovani soldati che in questo anno
trascorso, hanno perso la loro vita in Afghanistan. Un’ ondata di commozione ha
attraversato gli animi di tutti noi e qualcuno aveva anche gli occhi lucidi
perché il ricordo di quei giovani è rimasto nel cuore di tutti e come dice il
grande Ungaretti “nel nostro cuore di Italiani nessuna croce manca”. A questo
punto il generale Coltrinari ha fatto un breve intervento sull’orgoglio di
essere cittadini italiani e il nostro ruolo nella storia degli anni. Dopo siamo
stati invitati a sederci nella sala congressi, dove è stato dato inizio al
programma con una breve presentazione dell’argomento centrale: Primo e Secondo
risorgimento con il contributo del Meridione. Insieme con noi ed ai nostri
professori c’erano anche ragazzi d’altre scuole. Alcuni di noi hanno letto
delle proprie riflessioni su tale periodo e altri dei documenti storici datati
1848 che solo a toccarli ci davano tante sensazioni. Al termine della nostra
lettura hanno iniziato gli interventi i vari relatori.
Certo per noi ragazzi tutto
quello che abbiamo letto, studiato e ascoltato anche in quella giornata è
lontano dal nostro vissuto e immaginario però, riesce a colpirci ugualmente
perché abbiamo capito che è proprio da questi grandi eroi del Risorgimento che
è partito il bisogno di trasmettere alle nuove generazioni valori per cui vale la
pena spendere, non necessariamente, donare la propria vita.
Pertanto per riscoprire che cosa significa essere
italiani occorre chinarsi sulla memoria storica dei popoli e rileggerla in
integro cercando la verità, acquisendo consapevolezza per non più sbagliare, di
quelle lacerazioni che storicamente hanno diviso gli italiani per affrontare
con stile nuovo i problemi del Terzo Millennio.
Gli alunni della III D
Scuola Media Felline ( LE)
Il
17 Marzo si festeggia il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Sono passati 150 anni da quando Cavour, Garibaldi e Mazzini hanno
lottato per vivere in un paese unito ma soprattutto libero ed indipendente,
perché era quello il maggiore problema che ostacolava la creazione del nuovo
Regno d’Italia. Infatti la nostra nazione in quel periodo era divisa in
numerosi regni che erano direttamente o indirettamente dominati dagli
austriaci. Dagli inizi dell’Ottocento cominciarono ad insinuarsi nella mente
degli italiani, specialmente con i moti del 1820-21, gli ideali di Libertà,
Democrazia e Patria.
Nacquero così società segrete che organizzavano insurrezioni, ispirate
da questi ideali e dal bisogno di unità. Una di queste società fu la Carboneria
nella quale si distinse Mazzini.
Come non ricordare Giuseppe Mazzini! E’ stato uno dei padri della
patria Italiana. Le sue idee repubblicane e democratiche, la sua diplomazia, la
volontà di sensibilizzare le masse ed il suo impegno attivo e costante gli
hanno fatto assumere un ruolo di primo piano nella lotta per l’unità e la
libertà d’Italia.
Lui affermava che la patria è la casa dell’uomo non dello schiavo e
perciò gli italiani non dovevano essere sottomessi dagli austriaci, ma dovevano
essere liberi nel loro paese.
Poi è giusto ricordare Garibaldi, l’uomo d’azione che combatteva
ovunque ce n’era bisogno, animato dagli ideali di quel tempo.
Storico è il suo incontro con Vittorio Emanuele II a Teano, dove
consegnò gli stati del Sud al Re, facendo così nascere il regno d’Italia.
Ed infine Camillo Benso Conte di Cavour, l’abile politico che trovò il
modo di unificare il paese. Ma dietro a queste persone si nasconde la volontà
di un popolo che era sempre stato diviso e che ora aveva preso coscienza del
fatto che l’Italia è unica e indivisibile. Si organizzarono tre guerre di
Indipendenza nelle quali molti italiani persero la vita per raggiungere un
traguardo ambito da tempo. Così il 17 Marzo dopo l’annessione al Regno di
Sardegna di molti stati ( come voluto da Cavour) si proclamò il Regno d’Italia
e Vittorio Emanuele II ne fu il primo Re.
Il nostro paese ha fatto molta strada dal 1861: è diventato una
Repubblica, una Democrazia ed ha una Costituzione.
Nei suoi articoli si sentono le voci ed i pensieri dei nostri padri,
come diceva Calamandrei. Adesso spetta a noi ragazzi saper attingere dalle loro
riflessioni per costruire un futuro migliore.
Scuola Media “ Dante Alighieri”
Alliste 3^ B
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