Un nuovo indirizzo per questo blog

Dal 2019 questo blog ha riportato la collaborazione del CESVAM con la Sezione UNUCI di Spoleto. Con la presidenza del Gen Di Spirito la Sezione ha adottato un indirizzo di ampio respiro che si sovrappone a molti indirizzi del CESVAM stesso. pertanto si è deciso di restringere i temi del blog al settore delle Informazioni in senso più ampio possibile, e quindi all'Intelligence in tutti i suoi aspetti con note anche sui Servizi Segreti come storia, funzioni, ordinamenti. Questo per un contributo alla cultura della Sicurezza, aspetto essenziale del nostro vivere collettivo

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Contro tutti e tutto. I soldati Italiani nei Balcani nel 1943

Il Volume "La Divisione "Perugia" Dalla Tragedia all'Oblio" è disponibile in tutte le librerie. ISBN 886134305-8, Roma, 2010, Euro 20,00 pag. 329.



Ordini: ordini@nuovacultura.it, http://www.nuovacultura.it/ Collana storia in laboratorio;

Un Triste destino per la Divisione "Perugia"

Un Triste destino per la Divisione "Perugia"
La Divisione "Perugia" avrebbe avuto miglior sorte se Informazioni ed Intelligence avessero trovato più ascolto presso i Comandi Superiori

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giovedì 30 gennaio 2025

Le Forze Per Operazioni Speciali Italiane II Parte

 

LE FORZE PER OPERAZIONI SPECIALI  ITALIANE: TRA GLOBAL SOF NETWORK E NATO

 

INTRODUZIONE (pubblicata)


COMPRENDERE PER MEGLIO DEFINIRE

Ma cosa sono le Operazioni Speciali? Sicuramente queste operazioni sono state da sempre avvicinate, nel pensiero militare Occidentale, a qualcosa di irregolare, di “insolito”, tendenti quasi a minare le regole di quella che è la forma più nota di violenza politica: la guerra. Queste operazioni sono sempre state circoscritte, condotte da forze autonome ed indipendenti, operanti all’interno del territorio, o meglio nello spazio difeso dal nemico. In particolare con il Secondo Conflitto Mondiale queste azioni hanno assunto la denominazione di “commando” e si sono concretizzate attraverso ricognizioni, sabotaggi, raid d’assalto, missioni coperte a livello divisionale ecc.[2] Durante il conflitto tutte le maggiori nazioni coinvolte hanno sviluppato e creato reparti in grado di condurre queste azioni: il caso italiano ha visto ad esempio l’impiego della figura degli Arditi per il Regio Esercito, gli ADRA per la Regia Aeronautica ed in particolare quello della Regia Marina con la X MAS, almeno fino al 1943.[3] Infatti, l’utilizzo di queste unità non si è dimostrato efficace in operazioni prolungate nel tempo, cioè in quella che è stata definita la guerra di resistenza-partigiana. Le operazioni di tipo commando, caratterizzate da una spiccata capacità offensiva mal si adattano a difendere e in un contesto come quello della guerra irregolare hanno dimostrato la loro bontà principalmente e limitatamente alla conduzione di missioni di ricognizione e di intelligence su terreni non permissivi, svolti però ad un livello tattico.[4]

Sicuramente quindi le Operazioni Speciali, lo dice anche il nome, sono caratterizzate da una serie di attributi in grado di differenziarle da quelle che invece sono operazioni convenzionali. Un primo passo verso una maggior chiarezza sull’argomento potrebbe essere tentare di definirle come: operazioni condotte da forze addestrate, equipaggiate e supportate nei confronti di un particolare obiettivo, la cui distruzione, eliminazione o liberazione nel caso trattasi d’ostaggi, costituisca un imperativo militare o politico.[5] Lasciata così però la definizione implicherebbe che qualsiasi forza possa condurre un’Operazione Speciale. Per limitare il bacino di «Chi» possa condurre queste operazioni è proficuo spostare lievemente il punto d’osservazione e pensare ad esse in termini di “approccio mentale all’operazione”. Queste operazioni verrebbero condotte da unità in grado di ragionare ed operare in maniera non ortodossa per il raggiungimento dell’obiettivo: una non ortodossia nell’approccio, non necessariamente nel metodo. Operazioni queste che costituirebbero quindi, una via alternativa a quelle convenzionali, a pari effetto desiderato.

Ecco qui un’importantissima caratteristica: le conseguenze di queste operazioni devono avere un effetto strategico. Ecco perché queste operazioni costituiscono un vero e proprio strumento in mano al decisore, sia che vengano svolte in supporto alla diplomazia, a complemento delle forze regolari o in maniera singola: sono una delle opzioni da poter utilizzare in politica estera. Le Operazioni Speciali e coloro i quali sono chiamati a condurle sono altresì una delle branche del potere militare di una Nazione, al pari del potere aereo, navale, spaziale, nucleare ecc.[6]

L’Ammiraglio William H. McRaven pone però enfasi su un’altra caratteristica delle Operazioni Speciali: esse sono offensive. Queste sono sempre effettuate nei confronti di posizioni fortificate, in altri termini il nemico in un’Operazione Speciale mantiene un approccio difensivo e dato che la forma difensiva è intrinsecamente più forte di quella offensiva in uno scontro, si apre la strada a quello che è stato definito il “paradosso dell’Operazione Speciale”: attaccare e vincere in inferiorità numerica contro un nemico sulla difensiva. La chiave del successo in un’operazione sta nel raggiungere e nel mantenere la superiorità relativa, soprattutto durante le fasi iniziali. Più l’operazione si protrae nel tempo, più il rischio che questa fallisca aumenta esponenzialmente.

Per McRaven la superiorità relativa può essere raggiunta mediante l’applicazione di 6 principi sinergici ed interdipendenti:

·         Semplicità: Limitando gli obiettivi a quelli essenziali, l’intelligence svolge un ruolo vitale nel determinare e nel limitare le variabili indipendenti;

·         Sicurezza: Negare al nemico le tempistiche dell’operazione;

·         Ripetizione: Durante la pianificazione l’operazione deve essere provata e riprovata;

·         Sorpresa: Viene raggiunta attraverso una deception, ed in generale attraverso una massimizzazione delle debolezze dell’avversario;

·         Velocità: Essenziale al fine di limitare la propria vulnerabilità;

·         Dedizione: Gli obiettivi sono noti a tutti i componenti, i quali sono votati alla missione.

Le Operazioni Speciali potrebbero quindi venire definite come operazioni condotte su piccola scala, clandestine, caratterizzate da un approccio di missione non ortodosso e caratterizzate da un elevato rischio, le unità operano all’interno del territorio nemico, svolte con lo scopo di conseguire significativi obiettivi militari o politici a supporto della Politica Estera di una Nazione.[7]

L’arma principale di questi reparti, le forze chiamate a condurre le Operazioni Speciali così definite, sta  nell’eccellenza raggiunta nel loro livello d’addestramento (le cui tattiche si basano sempre e sono mutuate su metodi di guerra convenzionale), nella pianificazione e nell’improvvisazione.

Non tutte le operazioni svolte da forze adibite ad operazioni che non sono convenzionali diventano però Operazioni Speciali. Sempre all’interno di queste azioni militari fuori dal convenzionale ricadono quelle che sono le attività di resistenza e le guerriglie. Sono operazioni protratte nel tempo caratterizzate da circospezione e pazienza nell’approccio di missione, nella maggior parte delle volte queste operazioni richiedono il supporto della popolazione locale e l’impiego di forze armate militari/paramilitari per il raggiungimento degli obiettivi. Cosa forse più importante gli operatori chiamati a condurle devono possedere differenti qualità ed abilità rispetto a quelli chiamati a condurre Operazioni Speciali, così come una maggior comprensione e conoscenza del contesto socio-culturale del proprio avversario, o meglio: dell’ambiente umano nel quale opera l’avversario. Lo scopo ultimo è infatti quello di negare o di creare un ambiente non favorevole al nemico: in particolare in un contesto di insorgenza.

Si potrebbe quasi giungere ad una macro-divisione di questo grande insieme di operazioni basata su: operazioni dirette, quelle cioè condotte senza l’intervento o il supporto di terzi; e operazioni indirette, che prevedono invece l’intervento di terzi nel loro svolgimento, con le forze qui esaminate in funzione di direzione, o in altri termini di mentori.

Il problema di coordinamento tra queste forze è stato affrontato in maniera diversa da Paese a Paese: ad esempio gli Stati Uniti hanno incorporato le capacità indirette e le relative forze chiamate ad esercitarle all’interno della definizione stessa di Forze per Operazioni Speciali, mentre altri non definiscono nulla al di fuori delle unità chiamate ad eseguire le Operazioni Speciali propriamente dette.[8] In estrema sintesi, le “forze non convenzionali”, quelle che negli Stati Uniti vengono definite SOF, sono a loro volta caratterizzate da diverse peculiarità che le contraddistinguono e diverse abilità, competenze e approccio mentale necessari per poter portare a termine la loro particolare missione.

 Miche Taufer (2011) continua

 

 

 

Esercito Italiano, www.esercito.difesa.it/organizzazione/aree-di-vertice/stato-maggiore-esercito/Comando-delle-Forze-Speciali-dell-Esercito .

[2] Ronny Modigs, Special Forces Capabilities of the European Union Military Forces, Fort Leavenworth, School of Advanced Military Studies United States Army Command and General Staff College, 26/05/2004.

[4] Ronny Modigs, Special Forces Capabilities of the European Union Military Forces, Fort Leavenworth, School of Advanced Military Studies United States Army Command and General Staff College, 26/05/2004.

[5] Gli esempi storici sono numerosi: basti pensare all’azione della X Flottiglia MAS del dicembre 1941 nei confronti delle unità inglesi ad Alessandria d’Egitto, all’Operazione Jonathan, ovvero Raid di Entebbe condotto dalle IDF il 4 luglio 1976 o ancora all’operazione Neptune Spear del 2 maggio 2011 condotta da DEVGRU e CIA.

[6] Ronny Modigs, Special Forces Capabilities of the European Union Military Forces, Fort Leavenworth, School of Advanced Military Studies United States Army Command and General Staff College, 26/05/2004.

[7] Ibidem e William H. McRaven, The Theory of Special Operation, Monterey, Naval Postgraduate School, 1993.

[8] Ivi.

lunedì 20 gennaio 2025

Le Forze per Operazioni Speciali Italiane. I Parte

 

LE FORZE PER OPERAZIONI SPECIALI  ITALIANE: TRA GLOBAL SOF NETWORK E NATO

 

INTRODUZIONE

Negli ultimi 15 anni le Forze Armate nazionali hanno visto un sempre maggiore impiego, sia in ambito nazionale che soprattutto in un contesto multinazionale, di una particolare categoria di reparti: quello delle Forze per Operazioni Speciali. Il primo dicembre 2004 ha visto la nascita del Comando Operativo Forze Speciali: comando con lo status di Reparto Incursori paracadutisti interforze. Questa struttura, voluta dall’allora Capo di Stato Maggiore Amm. Di Paola è alle dirette dipendenze dello Stato Maggiore della Difesa con la funzione di Comando di Pianificazione per la condotta delle Operazioni Speciali. Il baricentro delle attività è costituito da 4 Forze definite Speciali:

·         Il 9° Reggimento d’Assalto paracadutisti “Col Moschin” dell’Esercito Italiano;

·         Il Gruppo Operativo Incursori GOI della Marina Militare Italiana;

·         Il 17° Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana;

·         Il Gruppo Intervento Speciale GIS dell’Arma dei Carabinieri.

L’azione di questi reparti è coadiuvata da quella di alcune unità definite di Supporto Operativo:

·         Il 26° Reparto Elicotteri per le Operazioni Speciali REOS dell’Esercito Italiano;

·         Il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti dell’Esercito Italiano;

·         Il 185° Reggimento paracadutisti Ricognizione Acquisizione Obiettivi “Folgore” dell’Esercito Italiano;

·         L’11° Reggimento Trasmissioni dell’Esercito Italiano;

·         Il 28° Reggimento “Pavia” dell’Esercito Italiano.

Se in ambito interforze ed operativo il comando e la direzione spetta al COFS, l’approntamento, l’addestramento e l’allocazione dei fondi destinati ai reparti summenzionati spetta alle singole Forze Armate d’appartenenza.[1] Fondi che potrebbero però in un prossimo futuro venire messi a rischio; infatti, contestualmente al sempre maggiore impiego di queste Forze si è assistito ad una continua diminuzione delle risorse economiche assegnate al Bilancio della Difesa attraverso sempre più numerosi tagli lineari. Un trend che fino ad ora non ha intaccato le Forze Speciali ma che potrebbe però mutare subendo un’accelerazione con la diminuzione degli impegni fuori area del Paese, quali ad esempio la fine della missione in Afghanistan. Questo breve studio si propone di aprire un dibattito, all’interno del sistema politico istituzionale-accademico italiano, sulle Operazioni Speciali, i reparti militari deputati a condurle e sul ruolo che queste debbano avere nella Strategia Nazionale.

Nella stesura dello studio è stato seguito un approccio analitico di tipo qualitativo basato sull’utilizzo della letteratura disponibile in materia, la quale peraltro non sempre è di facile reperibilità vista la delicatezza di alcuni temi trattati. Letteratura quest’ultima quasi totalmente di origine anglosassone e che fa perno sui filoni statunitense e britannico. Una delicatezza ed una segretezza in merito alle Operazioni Speciali che, se ampiamente giustificata nei confronti del «Chi» (quindi mi riferisco a composizioni numeriche, rintracciabilità dei reparti ecc.) e del «Come» debba svolgere questo tipo di operazioni potrebbe forse essere, almeno in parte attenuata nei confronti del «Cosa» siano queste operazioni. Il rischio è quello di mantenere e di far rimanere queste particolari operazioni avvolte ed imprigionate in una serie di miti e stereotipi che ne pregiudicano la reale comprensione da parte dei non addetti ai lavori inficiandone l’impiego al massimo delle potenzialità. Una comprensione e conoscenza dell’argomento che costituisce una precondizione essenziale per colui che in ultima analisi è chiamato ad usarle in maniera efficace: il decisore politico.

venerdì 10 gennaio 2025

INFOCESVAM N. 6 Novembre - Dicembre 2024

 


INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XI, 59/60, N. 6, Novembre - Dicembre 2024, 1 gennaio 2025

XI/6/926 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XI anno di edizione, 6 il bimestre di edizione di INFOCESVAM, 926 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento.

XI/6/927 – Progetti 2024/1 – Tema “Monte Marrone La prima Vittoria del Corpo Italiano di Liberazione: 31 marzo 1944 – 10 aprile 1944. Il suo significato strategico presso gli Alleati. 80° anniversario 1944 - 2024.Sono stati raccolti i materiali iconografici e le carte di riferimento. Fase Manoscritto 2

XI/6/928 – La Presidenza Nazionale con circolare apposita ha chiesto ai Soci eventuali candidature per le cariche istituzionali. La Circolare è stata inoltrata a tutti i componenti del CESVAM. I criteri per eventuali candidature come Rappresentanti del Cesvam sono: residenza a Roma; disponibilità di tempo almeno di 9 ore settimanali; capacità di lavoro e di realizzazione di ricerche/progetti di livello post universitario.

XI/6/929 – Il 9 dicembre 2024 a Bologna è stato presentato il 1 volume “Storia Militare della Guerra Russo-Ucraina.1917 -2014 Volume I, Palladium Edizioni, 2024. Autori Giovanni Cecini e Mirco Campochiari.

XI/6/930 – Progetto 2017/2 I soldati Italiani sulla testa di ponte di Anzio. Volume I Pubblicato. Volume II. Manoscritto 5 – in fase di completamento la revisione del testo generale.

XI/6/931 – La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in Storia Militare Contemporanea si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 6 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XI/6/932 – Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 1 riferito ai volumi del progetto 2020 e Progetto 2022 dedicati agli Ordinamenti. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/933 - Progetto 2021/1 Volume II Titolo: Africa Orientale Italiana. L’organizzazione Militare e la difesa dell’Impero. La Figura del Duca d’Aosta. Predisposta la parte militare. Bibliografia. In sviluppo il Capitolo dedicato al Duca d’Aosta. Fase Manoscritto 5

XI/6/934 - Progetti 2024/4 – Tema “Le Fosse Ardeatine. L’ordine è stato eseguito. I Decorati al Valore Militare e la Memoria. 80° anniversario 1944 -2024 Contributo al progetto è stato chiesto all’amico Aladino Lombardi, che ha assicurato di mettere a disposizione il suo archivio provato. Fase Manoscritto 2

XI/6/935 - La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in “Politica Militare Comparata dal 1945 ad oggi” Dottrina, Strategia, Armamenti si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 5 candidati. Anche i laureati di questo Master hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XI/6/936 - Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 2 riferito ai volumi del progetto Università. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/937 – Club Ufficiali Marchigiani. Il tradizionale scambio di auguri si è tenuto presso la Casa dell’Aviatore, a Roma il 7 dicembre u.s. Nell’occasione è stato fatto il punto del Progetto 2022/2 Libano sulla raccolta delle testimoniane sulle Missioni di Pace.

XI/6/938 - La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in “Terrorismo ed antiterrorismo internazionale. Obiettivi, Piani Mezzi” si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 9 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master) ed anche con le attività connesse al Canale You Tube diretto dal Dr. Giovanni Cecini.

XI/6/939 - Progetto 2021/1 – Volume I Titolo Africa Orientale Italiana. L’Impero Tra realtà e propaganda. Raccolta la monografia. Fase: Manoscritto 5

XI/6/940 - Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 3 riferito ai volumi del progetto 2016/2 Dizionario minimo della guerra di liberazione 1943-1945. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/941 – L’esame finale del Corso di approfondimento e specializzazione. in “Terrorismo ed Anti Terrorismo internazionale si è tenuto il 25 novembre 2024. (www.unicusano.it/master)

XI/6/942 –Progetto 2023/2 Divulgazione. È stato edito il Catalogo delle Edizioni a Stampa 2021 – 2014 del Centro Studi sul Valore Militare – CESVAM Riporta in 24 pagine con note tutte le 51 pubblicazioni che hanno visto la luce in questo decenni. Distribuzione gratuita. Richiedere a: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/943 – Blog www.ilregnodelsud.blogspot.com. ha completato al 31 dicembre 2024 tutte le sue pubblicazioni per l’anno solare 2024

XI/6/944 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 febbraio 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 1 del 2025.  

XI/6/945 – Il 31 dicembre 2024 termina la II sessione del CESVAM e l’anno solare. Ciò vuol dire che in base allo Statuto e Regolamento del CESVAM terminano tutte le collaborazioni in essere di tutti i Collaboratori Ricercatori ed Associati.  Con il mese di gennaio 2025 saranno rinnovate le ricerche in corso che si crede utile continuare e quindi i contatti con tutti gli interessati.

XI/6/946 - Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 4 riferito ai volumi del progetto 2020 Ordinamenti (Volume 2° Tomo I, Tomo II, Tomo III, Tomo IV. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/947 – Del precedente bollettino N.5/2024 esistono due edizioni. La prima, integrale, pubblicata su tutte le filiere informatiche in essere. La seconda sulle pagine CESVAM del Periodico.

XI/6/948 -. La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in “Storia Militare Contemporanea Dal 1973 al 1960 si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 5 candidati. Anche i laureati di questo Master hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master). In particolare con la collaborazione alla Rivista QUADERNI

XI/6/950 -- Prossimo INFOCESVAM (gennaio - febbraio) sarà pubblicato il 1 marzo 2025. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari)

mercoledì 1 gennaio 2025

Il nuovo indirizzo del blog


 Il titolo di questo blog è l'Informazione e l'intelligence, ovvero sapere le cose e saperle mettere in sistema per un uso appropriato. Si integra nella serie dei blog detti geografici, basati sulla carta geografica con commenti in tema di politica, economia relazioni internazionali. Copre un settore, nell'ambito della offerta formativa che il CESVAM propone per i suoi fini statutario riguardante due Master, quello di Politica Militare Comparata e quello di Terrorismo ed Antiterrorismo internazionale. La finalità, come enunciato, è quella di dare un piccolo contributo alla formazione della cultura della sicurezza in senso diffuso. Come gli altri blog continua ad avere cadenza decadale con apporti di ordine generale. Si darà spazio anche alle fonti di approfondimento in merito ai temi indicati

Massimo Coltrinari.