Giulio Bolaffi, ebreo, perseguitato razziale, industriale torinese, fu uno dei comandanti più significativi delle formazioni di Giustizia e Libertà, espressione partigiana del partito d'Azione. Il volume ne documenta le gesta, un bella testimonianza di come i valori si possono vivere anche in tempi difficili
domenica 31 luglio 2022
mercoledì 20 luglio 2022
domenica 10 luglio 2022
Sergio Pirolozzi. L'evoluzione dell'arma aerea nelle due guerre mondiali
La possibilità di utilizzare la potenza aerea con fini strategici,
proprio come succede con quella terrestre e marittima, ha permesso di acquisire
il dominio dell’aria e di libertà d’azione necessaria per impiegare
l’air-power, cioè le forza aerea necessaria per conseguire obiettivi strategici
collegati con le finalità politiche del conflitto. In questo articolo verrà
messa in evidenza la nascita, lo sviluppo e l’utilizzo dell’arma aerea soffermandoci
in particolar modo sui protagonisti e sugli eventi che hanno caratterizzato
questa nuova “creatura del ventesimo secolo”.
Varie tappe importanti nel corso dei secoli hanno portato
all’evoluzione di questa nuova “creatura”, dal sogno di Leonardo Da Vinci, il
quale già nel 1489 aveva intuito il concetto della moderna elica, al
riconoscimento ufficiale dell’Aeronautica. Nel riconoscere queste tappe ne
citiamo alcune significative, infatti nell’anno 1783 l’uomo realizzava
l’antichissimo sogno di potersi sollevare nello spazio e il 5 giugno, i
fratelli Montgolfier salirono in un pallone ad aria calda del diametro di 34 m
(metro). Nel 1793, esattamente 10 anni dopo la prima ascensione, il governo
francese costituiva reparti appositi, dotati di palloni frenati e denominati
“aerostieri”. Il 26 giugno 1794 ha origine la storia dell’impiego bellico dei
mezzi aerei, nella battaglia di Fleurus con la prima guerra di coalizione
contro la Francia, dove un pallone frenato riempito ad idrogeno veniva
impiegato per riconoscere le posizioni nemiche e per dirigere il fuoco delle
batterie. Altra tappa importante è quella del 24 giugno 1859, giornata della
vittoria francese a Solferino. Sfruttando la tecnica fotografica di recente
invenzione risultava possibile riconoscere, da un pallone frenato, le posizioni
austriache. Nel 1858 il francese Giffard montava una macchina a vapore nella
gondola di un’aeronave lunga 44 m e della capacità di 2500 m/3, anche se
quest’ultima si dimostrava troppo pesante e pericolosa per il rischio di un
incendio, dimostrando però la possibilità di guida; in definitiva sarebbe il
primo velivolo guidato del mondo. Ma il titolo di vero inventore del dirigibile
è da attribuire al capitano della marina mercantile Renard. Nel 1883 c’è una
svolta determinante con l’invenzione del leggero motore a benzina da parte di
Gottlieb Daimler. Il vero ideatore dell’odierno aeroplano deve essere
considerato Otto Lilienthal, il quale non si limitò solo a studi scientifici ma
costruì alianti dove perì egli stesso il 9 agosto 1896. Quanto ai dirigibili il
primo dirigibile rigido del conte Zeppelin si sollevava in aria il 2 luglio
1900. La data di nascita del moderno velivolo a motore va fatta risalire
soltanto al 17 dicembre 1903. Il primo intervento di aeroplani durante alcune
battaglie si ebbe in Libia nel 1911, durante il conflitto italo-turco. Durante
la Prima guerra mondiale, esattamente il 19 gennaio 1915, risale il primo
attacco da parte di due dirigibili tedeschi Zeppelin L4 e L3, da 1500 m di
quota. Verso la fine del 1914 ed agli inizi del 1915, i Francesi crearono per
primi il caccia monoposto. La comparsa al fronte del caccia monoposto
costituiva una pietra miliare nello sviluppo dell’aviazione militare; eppure,
nonostante l’utilizzo di essi e i nuovi progressi con gli aerei da
bombardamento, cosi come accadde con la
nascita e l’utilizzo del carro armato durante la Prima Guerra Mondiale, anche
l’aereo fu sottovalutato, sottoutilizzato e scarsamente impiegato per le sue
reali possibilità e capacità: da ricordare quando i piloti attraversando le
linee nemiche lanciavano mattoni sui nemici all’intero delle trincee.
giovedì 30 giugno 2022
QUADERNI ON LINE INDICI DEL MESE DI GIUGNO 2022
SOMMARIO
ANNO LXXXIII, Supplemento on line, VI,
n. 77
Giugno 2022
www.valoremilitare.blogspot.com
Massimo Coltrinari, Editoriale,
Giugno 2022
su
www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in
data 29.06.2022
Massimo Coltrinari, Copertina, Giugno 2022
su
www. valore militare cesvam.blogspot.com con post in
data 28.06.2022
DIBATTITI
Mario Rino Me, Mario Rino Me. Ricerche
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 3.06.2022
Valentina Trogu, La Giornata del Decorato ed il Valore
Militare. Relazione
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 5.06.2022
Antonio Trogu, Antonio Trogu. La Giornata del Decorato ed
il Valore Militare. El Alamein
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 8.06.2022
Renato Hagman, Renato
Hagman. Convegno 21 maggio 2022 Relazione
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 9.06.2022
Alessia Biasiolo, Alessia Biasiolo. Convegno 21 maggio
2022. Relazione
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 10.06.2022
Redazionale, La Guerra Finnico – Russa 12/1939 – 3/1940
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 11.06.2022
Redazionale, La Zona A e la questione dei confini
orientali
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 13.06.2022
Redazionale, Fortificazioni Bastionate. XVI -XVIII Secolo
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 14.06.2022
ARCHIVIO
Redazionale, Elenco delle Federazioni costituite alla
data del 26 marzo 1924
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 7.06.2022
Redazionale, Il Primo Statuto dell'Istituto del Nastro
Azzurro 1923
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 12.06.2022
Redazionale, Il Primo Consiglio Nazionale dell'Istituto.
1923
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 15.06.2022
Redazionale, Ricerca di informazioni Medaglia del Cinquantenario
1923 - 1977
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 15.06.2022
Antonio Trogu, Antonio Trogu. 1943- Africa Settentrionale
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 18.06.2022
Redazionale, Sezioni Estere. dell'Istituto del Nastro
Azzurro nel 1923
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 19.06.2022
Redazionale, Annuario: I Vicentini decorati al Valor Militare
nella Guerra 1915-1918
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 22.06.2022
Redazionale, Corti d'Onore. Regolamento 1951- Estratto I
Parte
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 24.06.2022
Redazionale, Corti d'Onore. Regolamento 1951. Ricerca II
Parte
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 25.06.2022
Redazionale, Cronache delle Federazioni nel n. 1 del Periodico Nastro Azzurro" edito il
26 marzo 1923
su
www. valore militare.blogspot.com con post in data 26.06.2022
GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE
Sergio
Benedetto Sabetta, I TRIBUNALI PER CRIMINI DI GUERRA
su www. valore militare.blogspot.com con
post in data 27.06.2022
CESVAM NOTIZIE
CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
Redazionale, ASSOARMA
- Riunione del 22 maggio 2022 - Roma, Caserma Medici
su www. valore militare.blogspot.com con
post in data 1.06.2022
Redazionale, 2 giugno: Festa della Repubblica
su www. valore militare.blogspot.com con
post in data 2.06.2022
Redazionale, Incontro
del Sig. Ministro con le Associazioni Combattentistiche e d'Arma
su www. valore militare.blogspot.com con
post in data 4.06.2022
Redazionale, Non ti scordar di me
su www. valore militare.blogspot.com con
post in data 6.06.2022
Redazionale, Centenario del Nastro Azzurro. Materiali
su www. valore militare.blogspot.com con
post in data 16.06.2022
Redazionale, Collaborazione con Enti ed Istituzioni.
Proselitismo
su www. valore militare.blogspot.com con
post in data 21.06.2022
Redazionale, La città come comunità. La comunità come
bene comune
su www. valore militare.blogspot.com con
post in data 23.06.2022
AUTORI
Pecce Alessio, ricercatore
Bottoni Roberta, Istituto del Nastro Azzurro
Coltrinari, Massimo direttore CESVAM
Francesco Attanasio, Presidente della federazione di Siracusa
Mario Pereira, Vice presidente Federazione di Pistoia
Carandente Chiara, Istituto del Nastro Azzurro
Baldoni, Massimo, pseudonimo
Giorgio Lavorini, Presidente Federazione di Prato
Federico Levy, collaboratore
Elsa Bonacini, collaboratrice CESVAM
Osvaldo Biribicchi, Associato CESVAM
Alessia Biasiolo, collaboratrice CESVAM
Luigi Marsibilio, membro del Collegio dei redattori della Rivista
Giancarlo Ramaccia, vice direttore CESVAM
Giovanni Cecini membro del Collegio dei redattori della Rivista
Numero
chiuso in data 30.06. 2022
lunedì 20 giugno 2022
Manifesti 1944
Una collezione di oltre trenta manifesta su cartoncino sia della Repubblica Sociale Italiana che del Comando partigiani, alcuni a firma del Comandante Melis riguardante 'area di Spoleto e più in generale della regione Umbra sono stati recuperati e sono in possesso del Centro Studi Sul Valore Militare CESVAM dell'Istituto del Nastro Azzurro (www.istitutodelnastroazzurro.org. Per contatti usare la email: ricerca.cesvam@istitutonastroazzurro.org
venerdì 10 giugno 2022
lunedì 30 maggio 2022
Rivista QUADERNI Anno LXXXII, Supplemento XIX, 2021, n. 5, 21° della Rivista
venerdì 20 maggio 2022
Archivio Digitale Implementazione. Note di Ricerca I Periodo Storico
1.
Periodo
Storico di riferimento
Il
periodo storico globale va dalla Istituzione della Medaglie al Valore nel 1833.
Pertanto i periodi considerati riguardano la forma di Stato, quindi si ha il
Regno di Sardegna, Il Regno d’Italia, La Repubblica Italiana. Ma per evidenza
storica è chiaro che non vi è soluzione di continuità (Come ad esempio in
Russia tra Impero zarista, Unione Sovietica, Confederazione Russa) nel caso
italiano. Per tanto i tre periodi sono considerati susseguenti l’uno all’altro.
La Ripartizione al loro interno è dettata dalle presenze o meno di guerre che
focalizzano il periodo nella accezione che il Valore Militare si esprime in
guerra.
2.1 Regno di Sardegna 1833
– 1861
2.1.1 – Istituzione – Il Risorgimento
2.2 Regno d’Italia 1861
– 1946
2.2.1 1861 – 1870 Risorgimento
2.2.3 1871 – 1914 Il Periodo Umbertino e
Coloniale
2.2.2 1914 – 1918 La Prima Guerra
Mondiale
2.2.3 1919 -1939 Tra le due Guerre Mondiali[1]
2.2.4 1940 -1943 II Guerra Mondiale
2.2.5 1943 – 1945 La Guerra di Liberazione
2.3 Repubblica Italiana
1946 – oggi
2.3.1 1946 – 1989 La Guerra Fredda
2.3.2 1989 – ad oggi[2] Le
Missioni di pace
3.3.3 Il futuro[3]
[1] In
questo periodo vengono considerate le operazioni di Grande Polizia coloniale il
Libia, La Guerra in Spagna, ove ufficialmente l’Italia non ha mandato truppe,
ma ha inviato il Corpo Truppe Volontarie, e l’invasione dell’Albania nel 1939.
[2] Attualmente
la data di riferimento è il 2023. Ma la Piattaforma ha la struttura per
l’aggiornamento in futuro in un contesto dinamico in cui tutti i campi possono
essere integrati al fine della aderenza della piattaforma al presente.
[3] Vds nota
precedente
giovedì 5 maggio 2022
sabato 30 aprile 2022
Notizie dalla Delegazione Regionale UNUCI. Per informazione
Si comunicano le prossime previste partecipazioni della Sezione di Roma alle attività istituzionali e sportive in atto nei mesi di maggio/giugno in ambito Delegazione UNUCI.
mercoledì 20 aprile 2022
Brigata Ionio, 221° e 222° Reggimento Fanteria
Storia delle brigate di Fanteria nella Prima Guerra Mondiale
Ionio, Brigata, brigata di fanteria di linea, costituita nell'aprile 1916 per la guerra italo-austriaca, dai depositi del 3° e del 48° fanteria, coi reggimenti 221° e 222° formati fin dal dicembre 1915. Il 18 aprile la brigata fu inviata nella regione di Stringo, e, all'inizio dell'offensiva austriaca sugli Altipiani, schierata sulla fronte Ronchi-M. Collo-Vallone Ceggio, respinse due attacchi nemici a M. Collo. Il successivo svolgersi degli avvenimenti la obbligò a trasferire la sua linea avanzata sulla fronte Montebello-Croce di Biennati-Malga- Campo-Scarsa. Il 25 maggio ebbe ordine di scacciare il nemico nel tratto da Spera a M. Levre ed una delle sue colonne riuscì ad accerchiare Stringo catturandone il presidio. Il 10 ed il 16 giugno operò contro le posizioni della riva sinistra del torrente Maso, fra Scurelle e Mentrate, raggiungendo lo scopo di tenere impegnato il nemico. Perdette per tali azioni 36 ufficiali e 1152 militari di truppa. Il 9 agosto la brigata fu trasferita nella zona dell'Isonzo e schierata nelle trincee di S. Caterina e del M. Sabotino, ove combatté fino al 14 maggio 1917, conquistando la q. 333 di S. Caterina e perdendo altri 46 ufficiali e 1484 gregari. Il 22 maggio fu inviata nel settore Astico-Posina; richiamata sull' Isonzo nella prima decade di agosto, concorse all'attacco delle posizioni del M. San Marco. Nel settembre 1917 fu inviata nella zona di Venco; durante l'offensiva austro-tedesca la brigata si batté ripiegando per Carraria e Cividale, passò il Torre ed il Tagliamento e nel novembre fu inviata nella zona di Treviso. Schierata sul Piave al principio del 1918, combatté valorosamente la battaglia del giugno; le sue perdite furono di 51 ufficiali e 2062 militari di truppa. Nell'offensiva finale passò Il Piave su due colonne, il 31 ottobre raggiunse Piavon e Valentigo e iI 4 Novembre occupò Motta di Livenza, mentre alcuni suoi reparti furono lanciati avanti in autocarri per inseguire il nemico. La brigata Ionio guadagnò in guerra una Medaglia di Bronzo.
Le
mostrine: metà cobalto e metà rosso nel senso verticale.
sabato 9 aprile 2022
Rivista QUADERNI, Supplemento XX, 2021, n.3, 20° della Rivista, CESVAM REPORT Settembre 2019 -Agosto 2021
SOMMARIO
Anno LXXXII, Supplemento XX, 2021, n. 3,
20° della Rivista “Quaderni”
www.istitutodelnastroazzurro.it
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
www.cesvam.org
CESVAM
REPORT. SETTEMBRE 2019 – AGOSTO 2021
1.
INTRODUZIONE
La necessità di un Report.
2.
STRUTTURA
DEL CESVAM
a.
Istituto
del Nastro Azzurro Ente Morale
Statuto;
Regolamento
b.
Lo
Statuto del CESVAM
c.
Il
Regolamento del CESVAM
d.
Il
Verbale costitutivo del CESVAM del
Consiglio Nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro
3.
ATTIVITA’
DEL CESVAM
Editoria
a.
La
Emeroteca del CESVAM
b.
L’Archivio-Biblioteca
del CESVAM
c.
I
Progetti di Ricerca. La realizzazione e la finalizzazione
Ricerca
d.
Le
attività in essere.
e.
La
Rivista “Quaderni del Nastro Azzurro”
f.
I
“Quaderni On Line”
g.
I
Blog di carattere storico, estensione di ricerca
h.
I
Blog di carattere geografico, estensione di ricerca
i.
I
Blog di carattere associativo e divulgativo
j.
I
CESVAM Papers, collana “occasional” di pubblicazioni
k.
I
Libri della Collana del Nastro Azzurro”
Didattica
l.
L’Attività
didattica per Master di 1° e 2° Livello
m. L’Attività
didattica per Corsi di Formazione
Divulgazione
n.
Il
Sito dell’Istituto del Nastro Azzurro. Concorso alla Gestione
o.
La
Piattaforma del CESVAM. Lo strumento di divulgazione al passo con i tempi
p.
I
Convegni e le Conferenze
q.
Gli
“Incontri con l’Autore”
r. Collaborazione con
Enti, Istituti, Accademie, Università. Il Confronto
4.
CONCLUSIONE
.
Lineamenti per il futuro
5.
IL
PERIODICO “NOTIZIARIO DEL NASTRO AZZURRO
Nota redazionale:
Questo numero della Rivista
“QUADERNI” come si può notare, pur mantenendo la struttura base, non porta la
tradizionale suddivisione “Il mondo da cui veniamo: la memoria” e “Il mondo in
cui viviamo: la realtà d’oggi” e le relative rubriche. Questo per lasciare lo
spazio al Report del CESVAM, Questo Report, come ampiamente si è riportato nel
Report stesso, vuole essere una documentazione fattiva della risposta che la
Presidenza Nazionale ha voluto dare, con il Report pubblicato nel 2019 (N. 3°
della Rivista, Supplemento XIII, Luglio-agosto 2019) alla lenta crisi che aveva
attanagliato l’Istituto culminata, in chiave di retrospettiva storica, con
l’anno 2014, considerando il 2015 l’anno della svolta a cui tutti hanno dato un
ampio contributo. Questo numero della Rivista vuole essere la continuazione del
Report per il quinquennio settembre 2014 – agosto 2019, mantenendo la stessa
articolazione ed aggiornandone i contenuti per il periodo di riferimento. Si
vogliono fornire elementi di riflessione sulle scelte fatte, sui successi
ottenuti, sugli scostamenti da correggere, per proseguire, in vista degli anni
futuri, verso una affermazione dell’Istituto sempre più ferma e decisa.
(massimo
coltrinari)
I di Copertina: Lo stemma del CESVAM
Info:segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org
Il presente numero può essere
richiesto gratuitamente in formato digitale. Su carta (fino ad esaurimento copie ed addebito spese postali) previo
versamento di euro 5 a copia in bianco e nero e euro 10 a copia a colori da versare su conto
corrente postale n. 25938002 intestato ad Istituto del Nastro Azzurro oppure su C.C. Bancario BPER Banca Piazza Madonna
di Loreto 24 C.C.703202000000002122 IBAM IT 85P0 5387 0320 200000000 2122.
giovedì 31 marzo 2022
domenica 20 marzo 2022
Brigata Ivrea, 161° e 162° Reggimento Fanteria
Storia delle Brigate di Fanteria nella Prima Guerra Mondiale.
Ivrea,
Brigata, brigata di fanteria di linea, costituita il 1° marzo 1915 per la
guerra 1915-1918, dai depositi del 54° e 92° fanteria, coi reggimenti 161° e
162°. Fu dislocata nella zona di Asiago: l'offensiva austriaca del maggio 1916
nel Trentino obbligò la brigata a ripiegare combattendo sulla sinistra del Val
Torre; poi le fu affidata la difesa di M. Val bella, e puntò contro M. Rasta.
Nell’agosto 1916 fu schierata nella zona di Doberdò e Gradisca, passò il
Vallone e si spinse verso q. 208. Più tardi attaccò Nova Vas e la raggiunse, ma
fu obbligata a sgombrarla per il violento fuoco nemico concentrato sulla
posizione. Destinata in Macedonia nell’ottobre del 1916, combattè nel maggio
1917 nell'arco della Cerna contro la q. 1050 ed il Piton Brulé. L’azione durò,
con alterna vicenda, per tutto quell'anno e il seguente, fino a quando (21
settembre) il nemico iniziò il ripiegamento dal Vardar alla regione dei Laghi.
La Ivrea cominciò l'inseguimento e lo terminò il 30 a Krivogastani ove si
raccolse per la sospensione delle ostilità. La Brigata merito una medaglia di
bronzo nell'altopiano di Asiago; il 162° la croce francese con palma in
Macedonia.
Le mostrine: metà gialle e metà cremisi
scuro, in senso orizzontale.
giovedì 10 marzo 2022
Brigata Grosseto 237° e 238° Reggimento Fanteria
Storia delle Brigate di Fanteria nella Prima Guerra Mondiale.
Grosseto,
Brigata, brigata di fanteria di linea costituita per la guerra 1915-18, nel
gennaio 1917, dai depositi del 22° e 69° fanteria, coi reggimenti 237° e 238°.
Dal 29 aprile al 9 luglio 1917 presidiò la fronte M. Palo, Pozza della Terra
Nera, Il Giaron, M. Colombara. Destinata sull'Isonzo, operò contro la posizione
nemica di Stari S. Duha che occupò catturandone il presidio ed impossessandosi
di un ricco bottino d'armi e munizioni. Tentò nei giorni seguenti fino al 29
agosto di proseguire nell'avanzata, ma le munite difese avversarie ne
paralizzano gli audaci sforzi che costarono alla brigata la perdita di 20
ufficiali e 1037 militari di truppa. Nell'ottobre 1917, durante l'offensiva
austro-tedesca, fu prima schierata sulla linea Loga- Fratta- Semmer- Kok-
Jelenic, poi ripiegò sulla destra dell'Isonzo, e il 3 novembre, passato il
Piave, so sto a Badia Polesine, ove fu sciolta il 22 dello stesso novembre.
Le mostrine: rosse con striscia centrale
bianca in senso verticale.
lunedì 28 febbraio 2022
Brigata Girgenti 247° e 248° reggimento Fanteria
Storia delle Brigate di Fanteria nella Prima Guerra Mondiale.
Girgenti,
Brigata, brigata di fanteria di linea costituita nel gennaio 1917, per la
guerra 1915-18, dai depositi del 5° e dell’85° fanteria, coi reggimenti 247° e
248°. Il 15 maggio fu inviata a Plava ed il 18 conquistò la cui q. 652 sul
Vodice, concorrendo, nei giorni successivi, con altri reparti, alla occupazione
di tutto il monte. Le sue perdite per tale azione furono di 105 ufficiali e
3248 militari di truppa. Il 19 agosto la
brigata attaccò il Kobilek, ma la tenacia resistenza avversaria non consentì
risultati pari allo sforzo compiuto e alle nuove perdite patite. Ritentò la
prova il 24 agosto riuscendo a portarsi, assieme ai reparti di altra brigata,
fino a Zabrdo e Bitez ed occupando la linea di Na Kobil. Durante la battaglia
della Bainsizza (17 agosto- 12 settembre 1917) la Girgenti combattè per la
conquista del ciglione settentrionale del Vallone di Chiapovano, riuscendo a
spingere il 247° fino alla posizione di “Caverne”. Durante l'offensiva
austro-tedesca combatté il 20 ottobre sul Torre, il 30 a Ragogna, e poi sul
Tagliamento, all'altezza di Casarsa, nei primi quattro giorni di novembre.
Passato l’8 il Piave, raggiunse il 9 Pozzobon e l’11 fu sciolta.
Le mostrine: azzurre con striscia
verticale nera al centro.
domenica 20 febbraio 2022
Brigata Genova, 97° e 98° Reggimento Fanteria
Storia delle Brigate di Fanteria nella Prima Guerra Mondiale.
Genova,
Brigata, brigata di fanteria di linea, costituita alla metà di giugno 1916,
per la guerra 1915-1918 dai depositi del 22° ed 88° fanteria, coi reggimenti
97° e 98°. Rimpatriata della Libia ove fu formata, sostò a Livorno ed a Pisa
presso i depositi. Inviata poi in zona di guerra fu, l’8 agosto, riunita presso
Lucinico mentre infiorata la battaglia di Gorizia, e poi, fino al 15 ottobre
operò sulla fronte del Monte S. Marco e specialmente contro le posizioni di q.
95 e di Casa Scoperchiata perdendo in tale periodo 18 ufficiali e 1200 gregari.
Da gennaio all’ottobre 1917 fu nel settore di Plezzo, ma sferratasi l'offensiva
austro-tedesca, dopo accanite successive resistenze a M. Cavallo, a M. Jener e
da ponte di Cornino, dovete ripiegare e fu poi inviata nei pressi di Mantova.
Il 20 novembre fu disciolta. Al 97° reggimento fu concessa la Medaglia di
Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione: “Con altre valorose
truppe irrompeva nelle linee nemiche tenacemente difese, catturando numerosi
prigionieri, armi e munizioni. Affermatosi poi sulle alture di Castagnevizza
(Gorizia), ostinatamente contrastate, con magnifico slancio conquistava un
importante caposaldo della nuova linea di difesa del nemico” (Gorizia, sai 7
agosto 1916).
Le mostrine: fondo bianco, con una riga
grande al centro e due piccole ai margini, in senso orizzontale, di colore
rosso.
giovedì 10 febbraio 2022
Brigata Friuli, 87° e 88° Reggimento Fanteria.
Storia delle Brigate di Fanteria nella Prima Guerra Mondiale.
Friuli,
Brigata, 87° e 88° fanteria. Nel 1884 si costituirono in Milano i
reggimenti 87° ed 88° fanteria, con compagnie tratte da preesistenti reggimenti
di fanteria. La brigata partecipò alla campagna d'Africa del 1895-96 e per
quella di Libia (1911-12) concorse alla mobilitazione di altri reggimenti. Per
la guerra italo- austriaca 1915-1918, il deposito dell'87° costituì il 214°
fanteria; quello dell’88° il comando della brigata Genova ed i reggimenti 97° e
210°. Per tale guerra la brigata operò dall'inizio dell'aprile 1916 a
Monfalcone poi sul Debeli. Il 12 maggio 1916 fu trasferita nella zona del M.
Sei Busi e nel giugno successivo, fatta accorrere in Trentino per l'offensiva
austriaca, combattè in Val Frenzela ed a M. Catz. In luglio concorse alle
operazioni per la conquista del M. Moschiagh. Destinata, nel maggio 1917, sul
medio Isonzo, fu schierata prima nelle posizioni fra il Vodice e M. Santo e poi
nella conca di Plezzo. Durante l'offensiva austro-tedesca dell'ottobre, la
Friuli dopo aver opposto una tenace resistenza all'invasore alla stretta di
Saga, ripiegò su M. Stol e sul Prvi-Hum e poi fu ritirata nei pressi di Parma
per riordinarsi. Durante il 1918 fu dislocata allo sbarramento di Serravalle.
Per la legge del 1926, il 26 dicembre di detto anno il comando della brigata fu
sciolto. L’87° sciolto anch'esso, il 15 novembre, cedette un battaglione al 91°
e l'altro al 92° fanteria. L'88° passò a far parte della 20a brigata di
fanteria.
Le mostrine: fondo cobalto e riga nera al
centro in senso orizzontale.