martedì 9 maggio 2017
1866 Quatro Battaglie per il Veneto. Il Piano di Garibaldi
Di seguito lo schema grafico del piano di Giuseppe Garibaldi del 1866
Aveva come base l'idea di inviare 3000 volontari nell'area di Trieste. Dopo sbarcati operare nelle montagne restrostanti a ridosso delle vie di comunicazione cercando di prendere contatto con i Patrioti ungheresi contrari all'Austria. Tutto si basava sulla rete delle Logge Massoniche opportunamente allertate.
Un piano diversivo prevedeva lo sbarco di oltre 10000 uomini in Dalmazia che avrebbero dovuto procedere verso nord e cercare di collegarsi con le forze sbarcate a Trieste
Il piano, sostenuto dalla Prussia che lo giudicava ottimo, non fu accettato dallo Stato Maggiore Italiano, per tema che Giuseppe Garibaldi, già popolarissimo per via della Spedizione di Mille acquisisse ulteriore popolarità nei confronti delle forze monarchico-liberali su cui si poggiva il Governo Lamarmora.
Per impiegare in qualche modo Giuseppe Garibaldi ed i suoi volontari
gli fu assegnato il fronte ad occidente del lago di Garda. Un fronte assolutamente inutile e strategicamente insignificante, a conferma della emarginazione che nel 1866 Garibaldi e tutto il movimento progressista mazziniano subiva.
Il risultato di queste scelte fu che i volontari garibaldi operarono senza poter
influire sulle operazioni principali
con il risultato di non incidere positivamente sull'esito della guerra
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