giovedì 26 settembre 2019
Il IV Fronte della Guerra di Liberazione. Resistenza all'Estero Egeo
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Il Dodecanneso
Le forze italiane nell’Egeo
presidiavano le isole di Calino, Caso, Castelrosso, Coo, Lero, Scarpanto, Simj,
e Stampalia nel Dodecanneso; Furni, Nicria, e Samo nelle Sporadi meridionali;
Amorgo, Anafi, Andro, Antinori, Kea, Misono, Nasso, Nio, Paro, Policandro,
Santorino, Scrifo, Sichino, Sifno, Sira, Termia e Tino nelle Cicladi, La
preoccupazione di vigilare ovunque e in qualsiasi momento anche nell’Egeo come
altrove era stata illusoriamente quietata disseminando e frazionando le unità
fino a livelli minimi di squadra e di plotone. Ogni isola, tatticamente era
considerata autosufficiente. A Rodi, l’isola principale, vi era il Comando
delle forze armate italiane dell’Egeo, retto dall’ammiraglio Cigionio Campioni,
che era anche il Governatore del Dodecanneso, ed il Comando militare dell’Isola
di Rodi retto dl generale Arnaldo Forgiero. Fino al luglio 1943 le forze
tedesche erano inconsistenti: poi andarono via via aumentando fino a
raggiungere la consistenza di una brigata
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