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Contro tutti e tutto. I soldati Italiani nei Balcani nel 1943

Il Volume "La Divisione "Perugia" Dalla Tragedia all'Oblio" è disponibile in tutte le librerie. ISBN 886134305-8, Roma, 2010, Euro 20,00 pag. 329.



Ordini: ordini@nuovacultura.it, http://www.nuovacultura.it/ Collana storia in laboratorio;

Un Triste destino per la Divisione "Perugia"

Un Triste destino per la Divisione "Perugia"
La Divisione "Perugia" avrebbe avuto miglior sorte se Informazioni ed Intelligence avessero trovato più ascolto presso i Comandi Superiori

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venerdì 15 novembre 2019

l'8 settembre a Creta

LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
 Dodecanneso

A Creta la situazione fu facile per i tedeschi. La guarnigione italiana consisteva in 21.700 uomini ed era al comando del gen. Angelo Carta. Alla sera dell’8 settembre chiese istruzioni al Comando della XI Armata e via via ricevette gli ordini che conosciamo da questo Comando. In breve il generale Carta, attenendosi alle disposizioni di Atene, inizio ad assecondare le richieste dei tedeschi e il 10 settembre reputò inutile ogni resistenza e la sera del 13  settembre mise in libertà tutti i soldati e si allontanò dell’isola con il pretesto che i tedeschi avevano messo una taglia sulla sua testa.[1]  Dei soldati catturati, da fonti tedesche[2], risulta che il 25% dei soldati catturati presenti a Creta il 25% volevano collaborare con la Wehrmacht, il 50%  era indifferente  e l’altro 25% rifiutava ogni forma di collaborazione.. Questi ultimi furono immediatamente trasferiti in Grecia. In ottobre i tedeschi catturarono in una azione di rastrellamento circa 230 soldati italiani che si erano nascosti, ma non risulta che compirono si loro rappresaglie. Invece poco dopo furono catturati 5 ufficiali e 19 soldati che furono considerati come “banditi” e quindi fucilati.[3]


[1] Zangrandi R., cit, pag. 994
[2] Schreiber, G. cit., pag. 219
[3] Secondo il nostro approccio, questi sono Caduti della Guerra di Liberazione, nella resistenza all’estero, che noi abbiamo chiamato il IV Fronte della Guerra

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