Traduzione

Il presente blog è scritto in Italiano, lingua base. Chi desiderasse tradurre in un altra lingua, può avvalersi della opportunità della funzione di "Traduzione", che è riporta nella pagina in fondo al presente blog.

This blog is written in Italian, a language base. Those who wish to translate into another language, may use the opportunity of the function of "Translation", which is reported in the pages.

L'UNUCI per l'Umbria

Il Volume "La Divisione "Perugia" Dalla Tragedia all'Oblio" è disponibile in tutte le librerie. ISBN 886134305-8, Roma, 2010, Euro 20,00 pag. 329.



Ordini: ordini@nuovacultura.it, http://www.nuovacultura.it/ Collana storia in laboratorio; per ordini diretti risorgimento23@libero.it; per info:ricerca23@libero.it; per entrare in contatto con gli autori: massimo.coltrinari@libero.it



Ricordare i nostri Caduti

Ricordare i nostri Caduti
Per acquistare il volume, cliccare sulla foto per il sito della Casa Editrice e seguire il percorso: Pubblica con noi-Collame scientifiche/ Collana Storia in laboratorio/ vai alla schede/ pag.1 e pag. 2

Cerca nel blog

sabato 20 giugno 2020

Anna Frank un simbolo del novecento





ANNE FRANK : 91 anni dalla nascita dell’icona della tragedia della deportazione nazista

il ricordo dell’Associazione “Un ricordo per la pace”

“un messaggio di pace universale che si rafforza da generazione in generazione”



Nacque il 12 giugno 1929 nella città tedesca di Francoforte sul Meno Anne Frank che con il suo diario scritto in cattività nella “casa sul retro” ad Amsterdam è divenuta l’icona della tragedia della deportazione nazista.
Nel 91esimo della nascita la ricorda l’Associazione “Un ricordo per la pace”. L’associazione apriliana ribadisce l’intenzione di dedicare una sezione di un futuro “Museo per la Pace”  alla deportazione ed all’internamento militare nei lager nazisti.
 “Un progetto sottoposto da qualche anno al vaglio dell’amministrazione di Aprilia  – afferma “Un ricordo per la pace” -  che speriamo si concretizzi quando troverà sede definitiva la mostra “Aprilia in guerra: la Battaglia di Aprilia” curata dalla nostra associazione.
Quello di Anne è un documento straordinario. Scritto da un’adolescente è riuscito a far breccia nel cuore di tutti, denunciando l’orrore del nazismo con un messaggio di pace universale che si rafforza da generazione in generazione.”

"Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ucciderà anche noi, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l'ordine, la pace e la serenità."
Anne Frank



LA STORIA
Sognava di diventare scrittrice Annelies Marie Frank detta Anne e invece morì a 16 anni, deportata
nei campi di concentramento nazisti. Il suo diario ad eterna memoria della tragedia dell’olocausto.
Scritto nella “casa sul retro” in Prinsengracht 263 ad Amsterdam, il rifugio segreto nel quale visse oltre due anni con la famiglia per tentare di sfuggire all’odio nazista.
Nata il 12 giugno 1929 nella città tedesca di Francoforte sul Meno aveva 10 anni Anne quando il
primo settembre 1939 la Germania invase la Polonia dando inizio alla seconda guerra mondiale. Le
leggi razziali emanate il 7 aprile del 1933 e le leggi di Norimberga del 1935 avevano reso la vita
degli ebrei in Germania molto difficile. Esclusi dalla vita civile, vietato lo svolgimento delle proprie
attività, costretti infine ad abbandonare le loro case ed i loro beni per essere relegati nei ghetti. Otto
Frank e la moglie Edith, papà e mamma di Anne, decisero pertanto di trasferirsi dalla Germania ad
Amsterdam in Olanda per avviare un’impresa ( ”Opekta”) che commerciava pectina, addensante
per la preparazione di marmellate. Ma il 10 maggio 1940 i nazisti invasero anche i Paesi Bassi.
L’esercito olandese si arrese pochi giorni dopo ed il nazismo impose i duri regolamenti
contro gli ebrei. Vietato frequentare parchi, negozi, cinema. Scuole separate per soli ebrei. La stella
giudaica cucita sugli abiti per essere distinti e discriminati al primo sguardo.
Il 5 luglio 1942 la sorella maggiore Margot ricevette una chiamata per andare a lavorare nella
Germania nazista. La cosa preoccupò Otto poiché già era venuto a conoscenza della deportazione
nei campi di concentramento e delle camere a gas. Da poco aveva allestito un nascondiglio nel retro
dell’edificio dell’attività, la porta di accesso al rifugio di circa 50 m² nascosta da una libreria
girevole. Il giorno seguente la chiamata di Margot la decisione di nascondersi; col tempo si
aggiunsero anche quattro clandestini. Ma il clima di tensione nel retro casa era alto: costante la
paura di essere scoperti. Difficili i rapporti interpersonali tra i clandestini, persino contrasti Anne
con la la mamma Edith che giorno per giorno perdeva sempre più la speranza, cosa che non si
confaceva al carattere ottimista della ragazza. Nell’agosto del 1944 il gruppo venne tradito da un
informatore anonimo; i clandestini scoperti e arrestati dalla Gestapo. Condotta con la famiglia al
campo di concentramento di Westerbork venne deportata nel settembre 1944 ad Auschwitz. Morì di
tifo accanto alla sorella maggiore Margot nel campo di sterminio di Bergen-Belsen nel febbraio del
1945. Solo il papà Otto Frank sopravvisse, lui deportato ad Auschwitz.



IL DIARIO
Annie inizia a scrivere sul diario ricevuto in regalo per i suoi 13 anni. È all’amica immaginaria
Kitty che Anne in quelle condizioni di cattività affida il suo sfogo di adolescente, le sue domande
senza risposta, sensazioni e sentimenti che intatti sono giunti fino a noi.
Fu grazie a Miep Gies che il diario è pervenuto fino a noi. Miep, all’anagrafe
Hermine Santrouschitz, era un’impiegata di Otto Frank, morta nel 2010 a 101 anni. Insieme al
marito aveva aiutato i clandestini a sopravvivere nel nascondiglio provvedendo al loro
sostentamento. Miep trovò il diario di Anna a terra nell’alloggio messo in subbuglio durante
l’irruzione della polizia il 4 agosto 1944 conservandolo senza leggerlo e consegnandolo poi ad Otto
Frank che ne curò la prima pubblicazione nel 1947 dal titolo : “Het Achterhuis” (Il retrocasa) .
Pesanti furono le critiche dei negazionisti la Shoah i quali affermavano il diario fosse un falso,
un’abile manipolazione messa in atto dal padre Otto.
Le tesi negazioniste trovarono smentita ufficiale solo dopo la morte di Otto nel 1980. Il
diario e le lettere di Anne vennero acquisite dall’Istituto dei Paesi Bassi per la documentazione di
guerra, che nel 1986 ne commissionò una perizia attraverso il Ministero della Giustizia. Analizzati
calligrafia e tutti i materiali utilizzati tra cui carta, colla e inchiostro il diario risultò autentico. Il 23
marzo 1990 la Corte regionale di Amburgo ne reiterò l’autenticità.
Tradotto in oltre 60 lingue è pubblicato in più di quaranta paesi; ne sono state vendute oltre
30 milioni di copie, oggetto di rappresentazione teatrali, documentari e film dedicati.
IL MUSEO AD AMSTERDAM
Dal 1960 il nascondiglio ad Amsterdam è un Museo: la “Casa di Anne Frank”. Otto partecipò alle
attività della Fondazione Anne Frank e del Museo fino al 1980, anno della morte: si augurava
che attraverso la lettura del diario i lettori divenissero “consapevoli dei pericoli rappresentati dalla
discriminazione, dal razzismo e dall’antisemitismo”.


Nessun commento: