venerdì 24 dicembre 2021
lunedì 20 dicembre 2021
venerdì 10 dicembre 2021
Massimo Coltrinari Postfazione Volume 52° Reggimento Fanteria
Postfazione
Stampare un volume scritto ed
edito negli anni trenta del secolo scorso, in un clima totalmente diverso da
quello di oggi può sembrare una attività inutile e nostalgica. In realtà
riportare alla luce e presentare ai Soci dell’UNUCI e a quanti hanno interesse
a questi argomenti può essere utile per comprendere lo spirito e il senso di
identità che sono una struttura portante della architettura della nostra
Nazione.
Il Reggimento “Obbedisco” era
una entità anche nel 1934 al di sopra di tutto e di tutti. Ho sentito mille
volte racconti come quello dell’amico Montagano, che finirà in un campo di
concentramento tedesco, in un KZ quelli peggiori di tutti per la sua avversione
al fascismo ed al nazismo, essere orgoglioso di portare quella cravatta rossa
segno di italianità in un panorama fosco e nero. Come quello offerto dal regime
mussoliniano.
Richiamare alla attenzione
quei momenti significa anche viverli e partecipare a quella operazione di
conoscenza della memoria che è uno degli scopi statuari dell’UNUCI, Unione Nazionale
Ufficiali di Complemento in Congedo. Non solo storia risorgimentale, in cui il
52° Reggimento affonda le sue radici di tradizione storica, ma anche storia del
novecento, in cui la tradizione garibaldina ha avuto un suo sviluppo ed un suo
rinnovarsi.
La partecipazione alla Prima
Guerra Mondiale, di cui in questi mesi si sta celebrando la data anniversaria
intesa come momento di unione, di identità e di partecipazione collettiva, è
una tappa fondamentale di questa tradizione. Aver deciso di accorre nel 1914,
in Francia, per combattere il tedesco, con la Legione Garibaldina nel solco
dell’interventismo, è stato un segno eclatante per influire nella scelta da che
parte l’Italia doveva stare. L’Italia del primo novecento era incapsulata nella
Triplice Alleanza ed appariva sempre più evidente che questa alleanza poteva
essere accettata come strumento di equilibrio europeo. Quando Germania ed
Austria oltrepassarono questo limite e vogliono ricorrere, in una visione
prettamente ottocentesca dell’uso della guerra, l’Italia è chiamata a
scegliere.
Germania ed Austria sono
convinte, nel 1914, di vincere la guerra, supponendo che la Gran Bretagna
rimanga neutrale; e sono convinte di riuscire a sconfiggere la Francia, prima,
la Russia, poi, fidandosi ciecamente nella forza dei loro eserciti. L’Austria è
convinta di avere ragione della Serbia in poche settimane. Troppo convinte della
loro superiorità pensano di non avere bisogno dell’Italia e volutamente la
vogliono lasciare fuori per non dividere con lei le conquiste territoriali che
sono date per scontate.
Qui finisce nella sostanza la
Triplice Alleanza. L’Italia non deve partecipare alla costruzione del nuovo
ordine europeo scaturito dalla guerra. La Triplice Alleanza aveva terminato il
suo compito: fin quando è una alleanza per mantenere gli equilibri europei va
bene; quando questi equilibri devono essere alterati a favore di Germania ed
Austria, l’Italia è messa da parte.
Mascheravano Germania ed
Austria questa loro scelta con le solite parole di propaganda: parlarono di
“tradimento” dell’Italia con cui marcarono di tradimento il nostro Paese al
momento della dichiarazione di neutralità.
Davanti a tutto questo, al
fallimento della politica della Triplice, di cui il capofila era il Marchese di
San Giuliano, ministro degli Esteri, non vi era che la strada
dell’Interventismo, della partecipazione alla guerra per avere quei vantaggi
territoriali che mettesse in sicurezza il confine orientale, con la
acquisizione di Trieste, concludendo il processo unitario Italiano.
In questo contesto lo spirito
garibaldino fu essenziale. . L’esempio
ed il significato storico del 52° Reggimento fanteria “Obbedisco”, è
eclatante.
In questa chiave la ristampa
del volume, il voler aver dato spazio a nomi e cognomi di chi fu partecipe e
protagonista, che è forse il segmento più importante del volume, rappresenta un
omaggio ed un dovuto ricordo a chi fecero, con il loro dovere, l’Italia, prima
come Stato, poi come Nazione.
Massimo Coltrinari
martedì 30 novembre 2021
La figura del Capitano Pietro Zaninelli
Maria Luisa Suprani Querzoli
Il coraggio e
la generosità: la figura del Capitano Pietro Zaninelli
Se vuoi
trovar l’Arcangelo da fante travestito,
ricercalo a
Manzano e troverai l’ardito![1]
Una brevissima
premessa di ordine personale: durante uno dei miei viaggi sul Montello,
passando nei pressi della Casa Bianca, appresi dell’eroico gesto del Capitano
Zaninelli[2],
gesto lucido e generoso a fronte della prospettiva pressoché certa
dell’imminente fine.
Il valore degli Aditi è
proverbiale, così come le loro abilità, ma il coraggio del giovane Capitano è
da ascriversi ad un’altra categoria, quella della mera generosità d’animo: l’unica
sua foto ad oggi pervenuta (dove lo
sguardo è lasciato all’immaginazione dell’osservatore) può essere assunta a
ritratto di un’integrità e di una saldezza alle quali l’esaltazione appare
estranea.
Il Montello, di per sé, rimanda
all’asprissima Battaglia del Solstizio[3],
la stessa che assistette alla perdita della figura dell’Asso dei Cieli,
Maggiore Francesco Baracca. Gli Arditi detennero il triste primato, in quel
frangente, della percentuale più alta di Caduti[4].
Durante tale battaglia d’arresto,
la riconquista delle posizioni perdute sul Montello e a Nervesa divenne un
obiettivo ineludibile.
Del dispositivo d’attacco predisposto
allo scopo faceva parte la 1ª Compagnia ‘Aosta’, comandata dal
Capitano Zaninelli. Il pomeriggio del 15 giugno 1918 essa fu impegnata in
quattro assalti sanguinosissimi contro la Casa Bianca (ora Casa Zaninelli), caposaldo
– osservatorio di grande rilevanza, tanto da renderne necessaria la pressoché
impossibile conquista. Fu durante l’ultimo di questi assalti che il Capitano
perì. L’osservatorio riuscì a giungere in mano italiana solo durante la notte,
grazie al concorso della Compagnia ‘Monte Piana’[5].
La narrazione del momento,
densissimo, precedente l’attacco:
Poi, tra Maggiore [Freguglia] e Capitano [Zaninelli] un rapido colloquio:
gli ultimi ordini e gli ultimi scambi di idee davanti al terreno della
battaglia; gli sguardi fissi al di là della siepe di destra; cenni con le mani,
entro l’ingombro del fogliame, a indicare possibili vie, a stabilire
obbiettivi.
E quando il Maggiore s’era allontanato, aveva ancora detto:
“Attento, tra poco, al segnale di tromba!”.
Tra poco. Gli assalitori eran lì, in attesa, sulla piccola striscia umida
della strada sterrata tra le siepi, scherzando da ragazzi in piena libertà.
[…]
Zaninelli, pochi metri a monte del brusio delle Fiamme nere s’era, dal
Cappellano del Reparto, in cristiana umiltà, confessato. Ora rientrava
sorridente e sereno in mezzo agli assalitori che lo idolatravano. Timore della
morte? All’ufficiale del II plotone che gli chiede in quell’attimo un ulteriore
schiarimento, egli risponde senza la minima titubanza:
“Non vi preoccupate: ci sarò io!”.
[…]
Eccolo: l’attacco!
La Compagnia esce all’assalto in perfetta formazione d’attacco. […] La
Compagnia di Zaninelli s’è buttata fuori dalla strada […] aprendosi a forza il
varco attraverso la siepe di destra.
“Avanti a plotoni affiancati”.
E dopo pochi passi:
“Di corsa”.
Il Capitano stesso intona il canto degli Arditi.[6]
Medaglia d’Argento al
Valor Militare
Cadeva colpito a morte
da mitragliatrice nemica
alla testa degli arditi
della sua compagnia,
dopo averli per tre
volte condotti all’assalto di munita posizione nemica
al canto dell’inno del
battaglione.
Montello, 15 giugno
1918[7]
La leggenda
vuole che, di fronte all’ordine fatale, il Giovane abbia risposto con uno dei
celeberrimi motti degli Arditi, dove traspare lo sprezzo della vita stessa, di
fronte alla salvezza della Patria.
Nel tempo, lo
stesso motto è divenuto sinonimo del massimo disimpegno nonché, anche se le
accezioni appaiono scarsamente convergenti, di una certa indulgenza verso
alcune espressioni del Ventennio (a ben vedere, esse costituiscono un furto del
patrimonio di Valore degli Arditi di cui ancora si attende la restituzione).
La memoria,
se non adeguatamente alimentata, tende a falsare le prospettive.
Può così anche capitare di imbattersi, in un
mercatino di cimeli militari[8],
in una delle numerose Medaglie al Valore dello stesso Zaninelli, ceduta
facilmente grazie all’oblio che
circonda tuttora, immeritatamente, la sua generosità d’animo.
[1]
Strofa tratta da un celebre Stornello degli Arditi (L. Freguglia, XXVII Battaglione d’Assalto. Gli Eroi del
Montello, Bassano del Grappa: Itinera Progetti, 2017, p. 11).
[2] Capitano
Pietro Zaninelli (Lodi, 11 ottobre 1895 – Giavera del Montello, 15 giugno
1918).
[3] Periodo:
15 – 23 giugno 1918; luoghi: Passo del Tonale; Altopiano dei Sette Comuni;
Monte Grappa; Fiume Piave (Seconda Battaglia del Piave).
[4]
«Particolarmente
tragico fu il bilancio delle perdite in occasione della Battaglia del
Solstizio, per il quale il Comando Supremo comunicò le seguenti percentuali:
Arditi 20%, Fanteria 16%; Bombardieri 7%, Artiglieria 6%, Bersaglieri 6%,
Mitraglieri 5%, Genio 2%»(L. Freguglia, XXVII Battaglione d’Assalto. Gli Eroi del Montello, cit., p. 14).
[5] Cfr.
ivi, p. 16.
[6] Ivi, pp.
74 – 75.
[7] Ivi, p.
23.
[8] La
testimonianza, risalente al 2011 e tuttora in rete, è presente in un forum
italiani dedicato al mondo militare dei più seguiti.
sabato 20 novembre 2021
Chiara Mastrantoniol La divulgazione del CESVAM
Il presente volume, “L’opera di Padre Giovanni Minozzi
durante e dopo la Grande Guerra”, si colloca all’interno di un più ampio
progetto che studia il tema La Prigionia nella Grande Guerra, realizzato
grazie all’attività del CESVAM e presentato al Ministero della Difesa negli
anni 2017 e 2018.
Presentiamo oggi il quinto volume, al quale seguiranno le altre
pubblicazioni in occasione dei prossimi eventi organizzati dal Centro Studi
CESVAM, Incontri con l’Autore: “La geografia dei campi di concentramento in
Austria-Ungheria” e “Prigionia ed internamento”, rispettivamente volumi II e I
della collana La Prigionia nella Grande Guerra.
La comunicazione della presentazione del volume è stata
realizzata tramite due canali: in primo luogo, come segnalazione nel portale
ufficiale del Centro Studi CESVAM, all’indirizzo www.cesvam.org. Qui, in Homepage, la notizia è
riportata come “evento” e presenta le informazioni in merito all’incontro.
In secondo luogo, l’invito di partecipazione all’incontro è
stato diffuso tramite newsletter a tutte le liste di contatti del Centro Studi CESVAM,
allo scopo di informare i soci.
Questo si inserisce nella campagna di informazione e
divulgazione che per tutto il 2021 una volta alla settimana ha inviato un
messaggio utilizzando la Main List approntata. I messaggi riguardano la
pubblicazione della Rivista Quaderni, che esce quattro volte all’anno in cui si
inviano la I e la IV di Copertina, e la Nota al Sommario compilata dal
Direttore o dal Collegio dei Redattori. Come noto la rivista si divide in due
parti una parte storica ed una parte geografica, dedicata per lo più agli
articoli che i frequentatori dei Master inviano sulla base della loro tesi di
Laurea. Vien inviato anche INFOCESVAM che ha cadenza mensile, in cui in tre
righe si da notizia di tutta l’attività del CESVAM, con una progressione
numerica. Inoltre si inviano le presentazioni dei libri della Collana del
Nastro Azzurro.
La Main Listi ha vari
comparti. Il primo quelle delle federazioni dell’Istituto del Nastro Azzurro.
La preghiera ai destinatori che sono i Presidenti di Federazione di inoltrare
quanto inviato a tutti i soci. LO scopo è quello di informare in modo diretto i
Soci di quanto si produce e si realizza da parte del CESVAM. La seconda lista è
composta da tutti i componenti del CESVAM , sono oltre un centinaio, come
“resumee” delle attività che si vanno svolgendo di cui anche loro sono
partecipi, così tutti sanno tutto.
I Frequentatori dei Master, affinchè abbiano contezza di
quello che il CESVAM realizza, anche al fine di attivare o continuare le
collaborazioni che sono in atto. Una lista generale di tutti coloro che a vario
titolo sono venuti in contatto con il CESVAM. Tutte le presidenze delle Associazioni
Combattentistiche e e d’Arma, oltre un centinaio per dare informazione di
quanto il CESVAM realizza anche nel versante associativo, oltre che
accademico-scientifico.
Infine viene inviato a
tutte le Redazioni delle Riviste che si ricevono all’Istituto del Nastro
Azzurro – Emeroteca. Al momento sono 84 i titoli delle Riviste che compongono
la emeroteca.
Da Ultimo un breve cenno, sempre nell’ambito della attività
di informazione e divulgazione.
I Blog Geografici.
La necessita di aggiornane con costanza queste sinossi ha
consigliato di collegare questa sinossi ai Blog Geografici attivati nel 2008
come complemento delle Lezioni che si tenevano e si tengono alla Cattedra di
Geografia Politica ed Economica del Dipartimento di Scienze Politiche della
Università La Sapienza.
Sono completamente staccati da ogni materiale didattico indicato nelle
lezioni, ma rappresentano un ulteriore offerta
di approfondimento
Basati esclusivamente sulla Carta, ovvero sulla
rappresentazione iconografica, portano poche righe di commento come vuole
l’esigenza dell’utilizzo dei post. Il nome del Docente è stato inserito in
quanto il sistema Google non avrebbe accettato altre parole, che erano
risultate troppo generiche; la parola Atlante sta a significare che il blog è
un complemento dell’Atlante Geografico, strumento essenziale per la
comprensione di fenomeni globali come il Terrorismo seguito dal continente di
riferimento.
Il Blog base è stato denominato “geostrategico in quanto
l’impostazione data fa riferimento, per il Presente insegnamento al Modulo 4,
in cui si delinea la strategia del debole verso al forte. Questo è un blog
appositamente dedicato.
La cadenza dei post è
decadale, anche se in caso di utilità ulteriore questa cadenza può essere
accorciata. Nella Home Page, Pagina principale vengono esposti in media dai 10
ai 20 post; un fondo, per andare ai precedenti, cliccare sul pulsante “post più
vecchi”. Dal 2008 ad oggi sono stati pubblicati oltre 400 post. Vi è materiale
in abbondanza per approfondimenti e indicazioni, soprattutto per quanto la
elaborazione della Tesi finale.
Esiste anche la casella “Commenti”. Chi vuole ulteriori
chiarimenti basta utilizzare, per ogni singolo post, questa possibilità. Ogni
Continente ha il suo blog. Invece per il continente americano che in questo
insegnamento ha due lezioni, il Blog è unico.
Sono già stati indicati nelle lezioni precedenti seguenti
blog che danno un quadro generale delle indicazioni preposte, ovvero formano un
Atlante Iconografico mirato, offerta ulteriore all’insegnamento preposto.
www.coltrinariatlanteamerica.blogspot.com
www.coltrinariatlanteafrica.blogspot.com
www.coltrinariatlantemediooriente.blogspot.com
www.coltrinariatlanteasia.blogspot.com
www.coltrinariatlanteeuropa.blogspot.com
www.coltrinariatlanteitalia.blogspot.com
www.coltrinariatlantegeostrategico.blogspot.com
www.coltrinariatlanteterrepolari.blogspot.com
www.coltrinariatlanteoceania.blogspot.com
Per un coordinamento generale il blog di riferimento è:
www.studentiecultori.blogspot.com
Questo il quadro generale di quanto il CESVAM ha in atto in
merito alla diffusione e promozione delle sue attività. Sarebbe interessante
svolgere uno studio sul ritorno di queste attività, ma l’argomento non è di
primaria importanza essendo lo scopo di questa diffusione quello di comunica
quello che fa l’Istituto del Nastro Azzurro.
lunedì 15 novembre 2021
mercoledì 10 novembre 2021
ROBERTO OLEVANO gli italiani nelle armate napoleoniche
I SOLDATI DEL
PRIMO TRICOLORE
Nell’Italia
della fine del XVIII, solo una violenta spinta dall’esterno poteva mettere in
movimento le acque stagnanti e tale spinta fu data dagli eserciti della
Rivoluzione francese. È qui, dunque, proprio negli anni dal 1796 al 1802 ed
oltre che si accende il crogiolo ove arderanno e si combatteranno le forze che
avrebbero condotto alla formazione dello Stato italiano. Fu nell’Italia del
Nord che i più importanti gruppi giacobini si schierarono a fianco della
Francia rivoluzionaria. Con questo non si vuole ignorare o trascurare l’enorme
rilievo ideale dei giacobini meridionali, ma il gruppo di questi ultimi fu
limitato ed elitario. A causa dell’assenza di vaste classi medie moderne, fu solo
l’élite intellettuale aristocratica a costituire la forza motrice del
giacobinismo meridionale. Nel Nord invece, il giacobinismo ebbe un seguito più
cospicuo e l’adesione militare ebbe, in vista della futura nascita del moderno
Stato nazionale italiano, un’importanza immensa. Creò l’embrione di un esercito
nazionale, svincolato dalla tradizione feudale aristocratico-mercenaria del
Settecento; dette a questo esercito un ideale, una speranza nel futuro e sopra
ogni altra cosa una bandiera nazionale. Il nome di Repubblica Italiana, poi
Regno d’Italia, offrì all’attenzione dell’Europa la prima compagine statale
così chiamata. Le imprese militari delle nuove forze armate italiane furono più
che degne e spesso gloriose. Si formò in esse un gruppo moderno di ufficiali
italiani che avrebbero fornito non pochi quadri alla prima fase del futuro
processo nazionale. La costruzione dell’esercito in Italia costituisce un
momento centrale nella formazione dell’Italia contemporanea, la formazione di
un esercito nazionale è un avvenimento che travalica la storia militare per
investire le vicende della società e del costume.
L’idea nazionale
non poteva concretamente attuarsi e portare alla formazione di uno stato
nazionale moderno se non attraverso la lotta armata. È evidente che in Italia
il processo di formazione del moderno stato nazionale non è stato un fenomeno
indipendente, ma ha finito per inquadrarsi entro le contese che sconvolgevano
l’Europa. L’invasione francese dell’Italia avvenne mentre le terribili guerre
della Prima e della Seconda Coalizione infuriavano dalle acque dell’Atlantico a
quelle del Mediterraneo, dall’Europa Occidentale al Danubio e l’Italia, per la
sua importanza strategica, non poteva non essere coinvolta nell’infernale
ingranaggio della guerra. Se le forze giacobine furono sollecitate, armate e
organizzate dai francesi, gli aiuti militari dei Paesi ostili alla Francia non
mancarono di sostenere la lotta armata dell’opposta parte. È altrettanto chiaro
che, nonostante Napoleone si vantò sempre di aver risvegliato lo spirito
guerriero degli italiani addormentato da secoli, non era sua intenzione avviare
un’emancipazione della penisola ed un suo affrancamento dalla tutela francese,
ma fu solo il desiderio di incrementare con un numero sempre maggiore di uomini
le proprie schiere che lo spinse ad introdurre la leva in Italia. D’altra
parte, il Direttorio non l’aveva mandato, né Bonaparte era venuto in Italia per
democratizzarla, ma unicamente per appropriarsi delle sue risorse belliche e
per imporre la propria pace all’Austria. Inventare, favorire oppure stroncare
la democratizzazione italiana fu, dunque, sia per il Direttorio che per
Bonaparte, strettamente funzionale agli adattamenti del piano strategico.
Diverso il discorso per Gioacchino Murat, il quale, benché all’inizio avesse
avversato l’autonomia degli italiani, una volta diventato re di Napoli, riuscì
a svincolarsi dalla soffocante potestà del cognato, avviando un processo di
vera indipendenza che coincide con l’avvio del processo risorgimentale e che ci
fa considerare quella di Tolentino, l’ultima battaglia napoleonica e la prima
del Risorgimento.
Il 19 agosto venne istituita la Guardia
Nazionale e la Legione Lombarda che dovevano assicurare l’ordine interno e la
difesa esterna dei territori della Repubblica Transpadana, entità non
ufficialmente riconosciuta, ma costituita dai territori assoggettati al
provvisorio governo Repubblicano dopo la prima campagna d’Italia e riuniva la
Lombardia austriaca con Bergamo e Brescia. Il 24 settembre Bonaparte ordinò di
costituire a Milano, Ferrara e Bologna 3 battaglioni di 600 guastatori e
zappatori da impiegare nei lavori d’assedio a Mantova e di riattamento delle
piazzeforti lombarde. Lo scopo era modesto: disporre di manodopera
militarizzata, e dunque mobile, per supplire alla mancanza o insufficienza
della manodopera locale.
Il 4 ottobre un reparto della civica
reggiana di guardia al castello di Montechiarugolo catturò un reparto di 150
austriaci in ricognizione da Mantova. L’episodio, enfatizzato come “primo fatto
d’armi della libertà italiana”, dette modo a Giuseppe Lahoz, divenuto in
seguito aiutante di campo di Bonaparte, di promuovere una petizione,
sottoscritta da numerosi patrioti, per formare una legione lombarda. Il 6
ottobre l’Amministrazione trasmise la petizione a Bonaparte, il quale si mostrò
a teatro assieme agli “eroi” di Montechiarugolo.
L’8 ottobre Bonaparte autorizzò la
creazione della legione lombarda e il 9 ordinò di convocare a Modena i
rappresentanti delle 4 città Cispadane per costituire una “Legione Italiana”
che prevedeva un organico di 3.471 uomini inclusi 159 ufficiali. La forza era
suddivisa in 7 coorti – sei provinciali (3 milanesi, 1 cremonese, 1
lodigiana/pavese, 1 comasca) e una di patrioti italiani – su 5 compagnie (1
granatieri, 3 fucilieri e 1 cacciatori) di 100 uomini; 1 Divisione di
artiglieria di 62 uomini con 4 pezzi e 1 corpo di cacciatori a cavallo di 120
uomini. Il 6 novembre, a Milano in Piazza Duomo, con cerimonia solenne,
Bonaparte consegnò la bandiera di guerra alla 1a Coorte milanese, l’unica con
quadri completi. Era il primo tricolore che sventolava in testa ad un reparto
militare italiano che il 7 marciò al fronte di Verona. Il riconoscimento di una
legione, istituita e pagata dall’Amministrazione generale, implicava dunque
anche il riconoscimento di fatto della sovranità lombarda e il suo impiego al
di fuori del territorio lombardo, addirittura sul fronte franco-austriaco,
configurava di fatto uno stato di cobelligeranza. I giacobini lombardi
cercarono di trarre il massimo profitto politico dal questo ambiguo statuto
giuridico e il 14 novembre proclamarono l’indipendenza e la sovranità del
popolo lombardo. L’iniziativa fu subito stroncata ma il giorno successivo,
durante la battaglia d’Arcole (15 e 16 novembre), “vari e coraggiosi della legione lombarda furono al fuoco, benché non
avessero avuto ordine di marciare, e riportarono gloriose ferite”, fu con
queste parole che il generale Berthier lodò nel bollettino il comportamento
della legione Lombarda e il valore mostrato sul campo di battaglia conduceva
faticosamente al progredire dell’agognata indipendenza e autodeterminazione
altrimenti preclusa ed avversata sul piano diplomatico.
L’impatto della coscrizione e della
leva, esperienze del tutto nuove nel nostro Paese, fu traumatico, perché i ceti
popolari si opposero in tutti i modi possibili allo sradicamento dei giovani
coscritti dalle loro case. Le manifestazioni più significative di questa
opposizione furono la renitenza e la diserzione, fenomeni che assunsero un
carattere di massa, alimentando un brigantaggio fattosi presto endemico.
Tuttavia, nonostante queste difficoltà, le armate italiane divennero una
realtà. Nei loro ranghi tra il 1797 e il 1815 passarono più di 250.000 uomini,
la metà dei quali caddero in battaglia o morirono per cause connesse alla
guerra. Dunque, nella guerra, fu forgiato l’embrione della futura nazione
italiana. Per valutare l’importanza del ruolo che la tradizione militare italiana
del periodo napoleonico ebbe nel movimento risorgimentale, basterebbe ricordare
la famosa offerta delle aquile della disciolta Guardia Reale Italiana che,
durante la guerra d’indipendenza del 1848, fu fatta al re Carlo Alberto (in
gioventù sottotenente dei dragoni nell’esercito napoleonico) dall’anziano
generale Teodoro Lechi, che quelle aquile custodiva dal 1814, salvandole dalla
consegna al nemico. Gli anni vissuti nell’esercito, prima cisalpino e poi
italiano, ebbero nel processo di realizzazione della coscienza nazionale e del
sentimento patriottico risorgimentale, un’importanza e un valore enormi. Le
vicende trascorse nelle armate napoleoniche operarono una trasformazione
profonda in quelle decine di migliaia di combattenti sotto la bandiera tricolore.
Per uomini sbalzati in terre lontane e straniere quel vessillo diventò un punto
di raccordo ed essi iniziarono ad abbattere le barriere linguistiche, a
superare i limiti posti dal municipalismo e a riconoscersi in una superiore
unità nazionale.
Ma c’è ancora un episodio in cui si
rileva l’importanza delle vicende militare nella nascita della nostra nazione
ed è proprio nell’atto conclusivo della fantastica avventura degli italiani
nelle armate napoleoniche. All’indomani della sconfitta a Tolentino, Murat
abbondonò il regno e salpò per la Francia. Il 22 maggio le truppe borboniche
rientravano a Napoli e Ferdinando IV tornò a sedere sul trono, mentre le città
del Meridione aprivano le porte agli austriaci e ai borbonici. Non così Gaeta:
il suo comandante, maresciallo Alessandro Begani si rifiutò di arrendersi se
non dietro espresso ordine di re Gioacchino e con soli 1.300 uomini si preparò
all’assedio di inglesi, austriaci, toscani, pontifici, insorti borbonici e
regolari del re Ferdinando, resistendo fino al 5 agosto. Napoleone era stato
battuto a Waterloo due mesi prima e ormai era diretto all’esilio di Sant’Elena,
Luigi XVIII era tornato a Parigi, ovunque le bandiere napoleoniche erano state
ammainate, solo quella murattiana di Gaeta sventolava ancora per merito di
pochi valorosi italiani. Si potrebbe obiettare che erano italiani anche molti
degli assedianti, ma questi stavano restaurando un mondo ormai finito. Quelli
che a Gaeta resistevano senza speranza, invece, camminavano con la Storia.
sabato 6 novembre 2021
lunedì 1 novembre 2021
INFOCESVAM NOVEMBRE 2021
INFOCESVAM
BOLLETINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
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ANNO VIII, 11, N. 11, 1 Novembre 2021
VIII/11/450- La
decodificazione di questi numeri è la seguente VIII anno di edizione, 11 il
numero progressivo di Infocesvam, 450 il numero della comunicazione dal numero
1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione
“erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto
del Nastro Azzurro. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente
riguardante lo stesso argomento
VIII/11/451 Si è tenuto
il 22-23 ottobre 2021 ad Arezzo il XXXI Congresso Nazionale dell’Istituto del
mastro Azzurro. Sono state rinnovate le Cariche Sociali. Il Presidente uscente
Gen Carlo Maria Magnani è stato rieletto. Il Consiglio Nazionale sarà composto
dalla lista presentata dal presidente.
VIII/11/452 Il 16 ottobre
2021 si è tenuto a Roma il Congresso dedicato al Milite Ignoto presso la Sede
Nazionale. Sono Intervenuti in presenza o a distanza 26 Relatori. Gli atti saranno
pubblicati nel 2022 nella Rivista Quaderni
VIII/11/453 Il Direttore
del CESVAM ha tenuto ad Ascoli Piceno, su Invito dell’Ufficio Regionale delle
Marche, una conferenza agli studenti delle scuole della Provincia, sia in
presenza che da remoto, sul significato della ricorrenza del Milite Ignoto
VIII/11/454 Prefettura di
Arezzo 23 Ottobre 2021. In occasione del XXXI Congresso Nazionale il Direttore
del CESVAM ha tenuto alla presenza del Prefetto di Arezzo e di altre autorità
militari e Civili un intervento dedicato alla ricorrenza del centenario della
traslazione del Milite Ignoto.
VIII/11/455 Il Direttore
del CESVAM ha presentato al XXXI Congresso dell’Istituto una relazione
dettagliata sulla attività del CESVAM dal 209 ad oggi. Sulla base dell’INFOCESVAM
n.9 del 2021 pubblicato il 1 settembre 2021
VIII/11/456 La Campagna
di divulgazione ed informazione, che iniziata il 1 agosto è in pieno svolgimento.
Nel mese di ottobre sono stati organizzati tre invii; dedicati alla Rivista
QUADERNI N. 2 DEL 2021, N SPECIALE DEDICATO ALLE Scuole, Volume dedicato alla
Prigionia
VIII/11/457 Il Direttore
del CESVAM ha tenuto ad Ancona, su Invito dell’Ufficio Regionale delle Marche,
una conferenza agli studenti delle scuole della Provincia, sia in presenza che
da remoto, sul significato della ricorrenza del Milite Ignoto
VIII/11/458 Il CEESVAM ha
inviato al Presidente Nazionale la relazione relativa ai progetti del 2020 e lo
stato dello sviluppo, per il successivo inoltro al Ministero della Difesa
VIII/11/459 Università degli
Studi UNICUSANO Telematica Roma. E’ in pieno svolgimento la I Edizione del
master di 1° Livello in Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale. Alla data
odierna sono stati completati i Moduli 1, 4, 5, 11, 8, 9, 10.
VIII/11/460 VIII/10/438 E’
stato predisposto il manoscritto n. 4 del Volume III “Vicende dei Militari
Italiani in Russia, nell’ambito del Progetto 2020 dedicato alla Campagna di
Russia
VIII/11/461 La Rivista
QUADERNI, in edizione a colori per le Scuole di ogni ordine e grado in base
alla iniziativa Storia in Laboratorio/Milite Ignoto, stampata in 3000 Copie è
stata distribuita alle scuole che ne hanno fatto richiesta nel numero delle copie
desiderate. Si attende per la fine di questo mese i resoconti degli studenti
coinvolti
VIII/11/462 Il Direttore
del CESVAM in data 19 ottobre 2021 ha presenziato a Padova alla consegna del
Diploma Araldico al Comandante delle Forze Operativa Nord nell’ambito di una
cerimonia tenutesi presso la Caserma MOVM O. Salomone.
VIII/11/463 Save The
Date. Il 19 novembre 2021 presso la Sala Maggiore della Presidenza dell’Istituto
del Nastro Azzurro sarà illustrato il Volume V della Serie della Prigionia
della Grande Guerra dedicato a Padre Minozzi. Ne Parleranno oltre al Direttore
del CESVAM, l’Ammiraglio Cesare Cicca e Chiara Mastrantonio.
VIII/11/464 VIII/10/434 Il
Blog www.valoremilitare.blogspot.com
per il mese di ottobre2021 ha avuto un numero di accessi mensile pari a 1866
accessi, con un totale di accessi dalla sua apertura di 87660 unità,
VIII/11/465 Note sulla
situazione in Italia sono presenti in www.atlanteitalia.blogspot.com,
collegato agli altri blog geografi, parte integrante dell’offerta formativa
esterna del Master in Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale, edizione II
(www.unicusano.ut/master)
VIII/11/466 L’Emeroteca
del CESVAM ha acquisto altre tre titoli di Riviste. In particolare due dedicate
ai Corpi Speciali dell Forze Armate Italiane e delle Forze Armate Europee.
VIII/11/467 Sono stati
pubblicati sul Sito del Nastro Azzurro/CESVAM e sulla Piattaforma www.cesvam.org gli Indici del mese di
ottobre della Rivista QUADERNI ON LINE
VIII/11/468. Ha segnato
il passo la edizione dei CESVAM Papers. Al momento sono disponibili dei 12
programmati e pianificati solo due numero uno dedicato alla Prigionia nella
URSS ed al Ruolo strategico delle Ferrovie nelle due guerre mondiali
VIII/11/469 Il blog www.atlantegeostrategico.blogspot.com
dal mese di novembre avrà una gravitazione ulteriore, ed i blog collegati,
ulteriore verso argomenti a sostegno delle tematiche del Master Terrorismo ed
antiterrorismo internazionale
VIII/11/471. Il sito
dell’istituto, www.istitutodelnastroazzurro.blogspot,com,
nei suoi banner è aggiornato alla data del 30 ottobre, mentre è stato
predisposto il palinsesto fino alla data del 30 novembre 2021. Il comparto
CESVAM è aggiornato alla data del 30 ottobre, con la cadenza di pubblicazione
ogni tre giorni, ed il palinsesto è stato predisposto fino alla data del 30
novembre 2021.
VIII/11/472 La Biblioteca di Ateneo della Università
degli Studi N. Cusano Telematica Roma ha ricevuto in dono dal CESVAM i volumi
editi della Collana I Libri del Nastro Azzurro.
VIII/11/473 I risultati
alla data odierna di riscontro della Campagna di Informazione e Divulgazione
sulla base delle risposte ricevute sono estremamente deludenti. La campagna
prosegue nella convinzione che le tematiche proposte esulano dagli interessi
immediati e dal livello di approccio culturale dei riceventi ma in ogni caso è
una testimonianza delle attività del CESVAM
VIII/11/474 E’ stata
coniata dall’Istituto del Nastro Azzurro una medaglia, nel solco della tradizione
dell’Istituto dedicata al Centenario del Milite Ignoto
VIII/10/475 Prossimo
INFOCESVAM sarà pubblicato il 1 novembre 2021. I precedenti numero di
Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblica su www.cesvam.org
e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM
mercoledì 20 ottobre 2021
Rivista QUADERNI n. 2 del 2021 Aprile - Giugno 2021
Nota redazionale
Come noto, questa rivista, espressione del sostegno ai master di primo livello attivati, per l’area forze armate, presso la Università degli Studi N. Cusano Telematica Roma, sui temi di storia militare e politica militare, è articolata, conseguentemente, su due versanti, il primo dedicato alla storia ed il secondo dedicato alla geografia, e, per estensione alla geografia politica economica e quindi alla geopolitica.
Questo numero, per la parte di storia, ospita contributi relativi alla data centenaria della traslazione del Milite Ignoto, sulla scia dei contributi pubblicati nei numeri precedenti. Da sottolineare la pubblicazione integrale del Calendario Azzurro del 2021 dedicato al Milite Ignoto, sintesi felice ed eccellente predisposta da Antonio Daniele. Seguono gli articoli di tre laureati al Master di Storia Militare, uno, di Augusto Angelini (epoca napoleonica) sulla ricostruzione della battaglia di Salamanca, l’altro di Sotorios E. Drokalos (seconda guerra mondiale) che ci dà la versione greca della nostra aggressione al suo paese nel 1940. Infine il terzo contributo di Romano Olevano dedicato ad un tema, il soldati del primo tricolore che la copertina del numero passato aveva preannunciato come tema di trattazione.
Per la parte geografica l’articolo Valentina Trogu che tratta del rapporto tra la sociologia e scienze strategiche, è rinviato al numero 4 del 2021 per ragioni di spazio, mentre in geopolitica delle prossime sfide si tratta dell’impatto del Governo Draghi nei rapporti internazionali dell’Italia. In Scenari una breve scheda della influenza che ancora oggi hanno i principi e dogmi dell’Impero romano e della sua eredità.
Nelle rubriche, quelle relative al CESVAM si riportano alcune peculiari attività del Centro, con la pubblicazione dei Bandi relativi alle due nuove iniziative, ovvero l’attivazione del Master dedicato al Terrorismo e all’Antiterrorismo Internazionale, e al Corso di Aggiornamento e Specializzazione sempre sullo stesso argomento riservato anche ai diplomati, mentre gli Indici della rivista QUADERNI ON LINE si riferiscono al I trimestre del 2021 Ulteriori notizie sulla attività del CESVA sono possibili trovarle sulla home page della piattaforma www.cesvam.org alla rubrica “Eventi” ed alla rubrica “Notizia CESVAM”, La rubrica di chiusura riporta la iconografia della Brigata “Caltanisetta”, della prima guerra mondiale, come tradizione di questa rivista.
Da ultimo, l’editoriale del Presidente Nazionale ed il Post editoriale del Direttore del Periodico anche per questo numero sono intonati al tema della celebrazione del Milite Ignoto, nel solco delle scelte sopra dette, e dei contenuti evidenziati nella pubblicazione consorella.
(massimo coltrinari)
Il prossimo numero 3 del 2021, 20° della Serie, sarà dedicato, come continuazione del n. 3 del 2019, 16° della Serie, al CESVAM Report. Settembre 2019- Agosto 2021 ove si illustreranno le attività e le realizzazioni dell’ultimo biennio. (massimo Coltrinari)
In I di Copertina: Il Milite Ignoto Cerimonia del 4 Novembre 1921 all’Altare della Patria.
domenica 10 ottobre 2021
Anzio; lineamenti concettuali
Nella
sua concezione operativa lo sbarco di Anzio, con la diretta minaccia sulle
retrovie tedesche, avrebbe dovuto risolvere il problema di infrangere la linea
difensiva tedesca Sangro-Garigliano, evitando un attacco frontale, quasi
sicuramente destinato all'insuccesso.La sua importanza deriva pertanto dal
fatto che, se avesse avuto esito favorevole, lo sbarco poteva essere decisivo
per lo sviluppo ulteriore delle operazioni alleate verso l'Italia
settentrionale, modificando profondamente la situazione che si era determinata
in campo alleato dopo il fallimento dell'offensiva della fine del 1943.
Nella
scelta della zona di sbarco si fusero armonicamente le necessità politiche e
quelle militari. All'abile determinazione dell'obiettivo politico si congiunse
la sapiente scelta della zona di sbarco nelle sue immediate vicinanze, e, ad
una distanza dalla fronte che rendesse difficile al Comando tedesco di
effettuare una manovra per linee interne; inoltre, il retroterra fu scelto in
modo da consentire il favorevole sviluppo successivo delle operazioni dopo lo
sbarco.
In
complesso si può dire che nella concezione delle operazioni di sbarco furono
valutati obiettivamente i molteplici fattori in gioco determinando una
soluzione brillante che fa onore agli Stati Maggiori alleati.
Nell'esame
particolare, questa concezione richiama la nostra attenzione sulla sempre più
profonda interferenza della politica nelle operazioni militari: accogliendo la
possibilità di esecuzione dell'operazione proposta, concedendo i mezzi previsti
necessari, concorrendo a precisarne gli obiettivi, qualche volta, interferendo
nella stessa composizione delle forze operanti. Tutto ciò a differenza del
passato, quando la determinazione di tutti questi fattori era di esclusiva
competenza del Comandante superiore del teatro di operazioni e il potere
politico limitava il suo intervento nel campo logistico, concedendo o meno i
mezzi richiesti.
Vero è
che i Capi politici alleati, nell'apprezzare e dar corso all'operazione
progettata dai Capi militari, prima di decidere, si consultavano con i loro
consiglieri militari, ciò che richiama alla mente l'analogo procedimento dei
Consigli Aulici del passato, specie nel secolo XVII e XVIII, nella condotta
delle operazioni, per quanto la rapidità di collegamento tra Capi politici e
militari oggi attenui difetti attributi a tali consigli.
E'
comunque importante che, per il futuro, gli uomini politici scelgano
accuratamente i loro consiglieri, in modo che sia per loro facile tradurre le
necessità politiche in termini militari, come fecero i Capi politici alleati,
non solo nella operazione di Anzio, ma in tutte le operazioni da loro
intraprese durante la seconda guerra mondiale.
Nel
caso dell'operazione di Anzio riteniamo che l'intervento diretto dei Capi
politici alleati sia stato razionale per la funzione politica-strategica
particolare che essa aveva. Se dal lato militare si trattava infatti di
spezzare la difesa tedesca, aggirando l'ala destra dello schieramento
avversario, in modo da impedirgli di ripiegare verso nord, dal lato politico
l'operazione si inquadrava in un campo ben più ampio, poiché si trattava di
impadronirsi di Roma, la cui conquista avrebbe avuto enormi ripercussioni nell'opinione
pubblica mondiale per la sua duplice funzione di capitale d'Italia e di centro
della Cristianità.
Questo
intervento razionale, per la decisione dell'operazione nel grande quadro
dell'azione politico-strategica da parte degli uomini politici, risultò
però menomato gravemente dall'ulteriore
intervento nei particolari esecutivi dell'operazione.
Risultò
infatti che dopo la conferenza di Tunisi, in cui si decise dell'operazione
“Shingle”, fu tenuta un'altra conferenza in Marrakech nel Marocco, il 7- 8
gennaio 1944. A tale conferenza, voluta da Churchill, partecipò da parte
americana solo il capo di S.M. Eisenhower, mentre da parte inglese intervennero
i generali Wilson ed Alexander e l'amm. Cunningham. Non furono pertanto
invitati né il gen. Clark, che doveva essere l'organizzatore dell'operazione,
né il gen. Lucas comandante del corpo di spedizione, né l'amm. Lowry,
comandante della VII forza anfibia prevista per lo sbarco. Questi alti
comandanti responsabili dell'operazione furono solo autorizzati a farsi
rappresentare da qualche ufficiale di S.M. Fu così che il gen. Lucas fece
intervenire due ufficiali del suo comando (ufficio servizi), i quali cercarono
di far posporre il giorno D dal 20 al 25, al fine di effettuare serie prove di
sbarco, ma ottennero solo uno spostamento dal 20 al 22. La loro proposta poi di
precaricare gli automezzi a Napoli, per affettare più rapidamente lo scarico,
fu completamente scartata da Churchill e da Cunningham, anzi fu proibito questo
procedimento. Gli ufficiali inviati dall'ammiraglio Lowryi riuscirono tuttavia
ad avere a disposizione i mezzi di sbarco per 12 giorni anziché per 7.
Trattando questioni di capitale importanza con i soli rappresentanti, alla fine
della conferenza fu così possibile a Churchill di riferire a Roosvelt che sulla
questione di Anzio era stato raggiunto un completo accordo, mentre in realtà il
Primo ministro britannico aveva imposto la sua volontà a generali e ammiragli
contro il loro migliore giudizio[1]. E fu
così che il generale Lucas parti per Anzio profondamente scoraggiato poiché non
vedeva come, con due divisioni, e gli avrebbe potuto contenere e vincere le
quattro divisioni tedesche che gli venivano segnalate in prossimità della zona
di sbarco.... [2]
[1]V.
MORRISON SAMUEL ELIOT, Op. cit. - pag 328
[2]Si
dice che il gen. Patton sia andato a trovare il gen. Lucas prima della partenza
e che visto il suo abbattimento abbia cercato di incoraggiarlo dicendogli che
non era poi detto che avrebbe lasciato la pelle nell'operaione, ma che avrebbe
potuto essere solo gravemente ferito e gli consigliò di leggere la Bibbia!
sabato 2 ottobre 2021
INFOCESVAM - Bollettino Notizie del centro Studi sul Valore Militare Anno VIII, 10, N. 10, 1 Ottobre 2021
INFOCESVAM
BOLLETTINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
Direttore: Massimo Coltrinari
____________________________________________________________________
ANNO VIII, 10, N. 10, 1 Ottobre 2021
VIII/10/426 - La
decodificazione di questi numeri è la seguente VIII anno di edizione, 10 il
numero progressivo di Infocesvam, 426 il numero della comunicazione dal numero
1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione
“erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto
del Nastro Azzurro. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente
riguardante lo stesso argomento
VIII/10/427. Contributo
del CESVAM al Bilancio dell’Istituto. Come noto nel 2020 e nel 2021 il CESVAM
ha contribuito alle entrate dell’Istituto con la somma di oltre
14.000.Euro. Si prevede che nel semestre accademico in corso il contributo
proveniente dalla patnerschip con la Università degli Studi N. Cusano
Telematica Roma possa attestarsi su
altri 10.000, facendo salire il totale complessivo a circa 24.000. La cifra è
solo una stima.
VIII/10/428. Supplemento
I. A questo numero del supplemento è allegato il dossier della Presidente del
Consiglio dei Ministri edito dal Sistema di Informazioni per la sicurezza della
Repubblica, Palazzo Dante, Roma dal titolo Relazione sulla Politica
dell’Informazione per la Sicurezza. (2020) edito nel febbraio 2021.
VIII/10/429 Supplemento
II. La precedente pubblicazione è stata inviata a tutti i componenti del CESVAM
ed estesa alle Federazioni dell’Istituto del Nastro Azzurro nell’ambito della
campagna di informazione e divulgazione il giorno 29 settembre 2021 per non
appesantire l’invio.
VIII/10/430 Supplemento
III. La pubblicazione Relazione sulla Politica dell’Informazione per la
Sicurezza. (2020) nell’ambito del Master di Terrorismo ed Antiterrorismo
Internazionale, sarà oggetto di base per eventuali tesi finali di Master a
partire della Sessione estiva di laurea del 2022
VIII/10/431 La Rivista
QUADERNI, in edizione a colori per le Scuole di ogni ordine e grado in base
alla iniziativa Storia in Laboratorio/Milite Ignoto, stampata in 3000 Copie è
stata distribuita alle scuole che ne hanno fatto richiesta nel numero delle copie
desiderate.
VIII/10/432 E’ stato
predisposto il manoscritto n. 5 del Volume I “Vicende dei Militari Italiani in
Russia, nell’ambito del Progetto 2020 dedicato alla Campagna di Russia
VIII/10/433 Dizionario
minimo della Grande Guerra in 12 volumi. A tutte le scuole che parteciperanno
al Progetto Storia in Laboratorio ed ai Frequentatori del Master che
sceglieranno una tesi sul Milite Ignoto sarà offerta, su loro richiesta, una
serie di detta pubblicazione-
VIII/10/434 Il Blog www.valoremilitare,blogspot.com per
il mese di settembre 2021 ha avuto un numero di accessi mensile oltre le
duemila unità, mantenendosi nei livelli
dei mesi precedenti.
VIII/10/435 La Campagna
di divulgazione ed informazione, che iniziata il 1 agosto è in pieno
svolgimento. Nel mese di settembre sono stati organizzati tre invii; nel mese
di ottobre si prevede un invio a cadenza di cinque giorni l’uno dall’altro
VIII/3/436 Come
annunciato nel Bollettino precedente, con il nuovo anno accademico L’Istituto
del Nastro Azzurro/Cesvam ha attivato, per laureati, riedizione di un
precedente master, Corso di aggiornamento e perfezionamento dal Tema
“Terrorismo ed Anti Terrorismo Internazionale. L’Edizione di questo anno sarà
la VII. L’Approntamento delle lezioni avrà termine alla fine di questo mese
VIII/10/437 Sono stati
pubblicati sul Sito del Nastro Azzurro/CESVAM e sulla Piattaforma www.cesvam
gli Indici del mese di settembre della Rivista QUADERNI ON LINE
VIII/10/438 E’ stato
predisposto il manoscritto n. 3 del Volume III “Vicende dei Militari Italiani
in Russia, nell’ambito del Progetto 2020 dedicato alla Campagna di Russia
VIII/10/439. Si ribadisce
che Il Progetto Capire la Grande Guerra si articola in tre volumi. Il Volume
III dedicato ai Generali della Grande Guerra è stato pubblicato. I Volumi
I ,Né Alleati né Amici, ed il Volume II,
“Una Vittoria sul Campo” sono nella fase di editing. Si ritiene utile aspettare
anzichè andare in una terza Casa Editrice per ragioni di omogeneità
VIII/10/440 Progetto
Prigionia 2017/2. Il volume II della
serie dedicato alla prigionia è stato stampato. Ed è disponibile presso la
Segreteria dell’Istituto
VIII/10/441. La Rivista
LIMES, dedicata alla crisi afgana, è disponibile presso la Emeroteca del
CESVAM, Roma Piazza Galeno 1.
VIII/10/442. Note sulla
situazione in Italia sono presenti in www.atlanteitalia.blogspot.com,
collegato agli altri blog geografi, parte integrante dell’offerta formativa
esterna del Master in Politica Militare Comparata dal 1960 ad oggi, edizione II
(www.unicusano.ut/master)
VIII/10/443. Il sito
dell’istituto, www.istitutodelnastroazzurro.blogspot,com,
nei suoi banner è aggiornato alla data del 30 settembre, mentre è stato
predisposto il palinsesto fino alla data del 31 ottobre 2021. Il comparto
CESVAM è aggiornato alla data del 30 settembre, con la cadenza di pubblicazione
ogni tre giorni, ed il palinsesto è stato predisposto fino alla data del 30
novembre 2021.
VIII/10/444. Progetto
Guerra di Liberazione. Osvaldo Biribicchi, associato al CESVAM, ha completato
la revisione del volume dedicato al 1944, che passa adesso alla fase di
Editing.
VIII/10/445. Giorgio
Madeddu ha comunicato che, in relazione al Progetto della Croce Nera d’Austria
di contribuire ad edificare un monumento ai Prigionieri Austriaci all’Asinara,
qualora detto monumento non fosse accettato dagli Enti preposti è allo studio
l’ipotesi di disponibilità di Iglesias. Tutto è alla fase di proposta.
VIII/10/446. Chiara
Mastrantonio ha completato con Chiara Luzi la revisione per il completamento
tecnico della Piattaforma CESVAM che si era interrotto nel febbraio 202° causa
COVID -19
VIII/10/447. Alessandro
Andò ha proposto al CESVAM la possibilità di tenere una conferenza a Padova presso
il Museo della III Armata nel ottobre 2022. Il tema sarà “Le vicende dei
militari italiani in Russia”.
VIII/10/448. Il CESVAM
REPORT Settembre 2019 – Agosto 2021 sarà edito dalle Edizioni ARCHEOARES per il
15 ottobre 2021 e sarà distribuito in occasione del Congresso Nazionale di
Arezzo. Con tale pubblicazione il CESVAM ha dato conto delle sue attività,
considerando il CESVAM REPORT settembre 2014 – Agosto 2019, già edito dal
settembre 2014 all’agosto 2021.
VIII/10/449 Rivista
QUADERNI. Si ribadisce, ANCORA UNA VOLTA, che non verranno presi in
considerazione i contributi già pubblicati su altre riviste o edizioni, né
parti di opere già pubblicate e soggette a Diritti di autore pertinenti ad
altri soggetti
VIII/10/450 Prossimo
INFOCESVAM sarà pubblicato il 1 ottobre 2021. I precedenti numero di Infocesvam
(dal gennaio 2020) sono pubblica su www.cesvam.org
e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM