Un nuovo indirizzo per questo blog

Dal 2019 questo blog ha riportato la collaborazione del CESVAM con la Sezione UNUCI di Spoleto. Con la presidenza del Gen Di Spirito la Sezione ha adottato un indirizzo di ampio respiro che si sovrappone a molti indirizzi del CESVAM stesso. pertanto si è deciso di restringere i temi del blog al settore delle Informazioni in senso più ampio possibile, e quindi all'Intelligence in tutti i suoi aspetti con note anche sui Servizi Segreti come storia, funzioni, ordinamenti. Questo per un contributo alla cultura della Sicurezza, aspetto essenziale del nostro vivere collettivo

Traduzione

Il presente blog è scritto in Italiano, lingua base. Chi desiderasse tradurre in un altra lingua, può avvalersi della opportunità della funzione di "Traduzione", che è riporta nella pagina in fondo al presente blog.

This blog is written in Italian, a language base. Those who wish to translate into another language, may use the opportunity of the function of "Translation", which is reported in the pages.

Contro tutti e tutto. I soldati Italiani nei Balcani nel 1943

Il Volume "La Divisione "Perugia" Dalla Tragedia all'Oblio" è disponibile in tutte le librerie. ISBN 886134305-8, Roma, 2010, Euro 20,00 pag. 329.



Ordini: ordini@nuovacultura.it, http://www.nuovacultura.it/ Collana storia in laboratorio;

Un Triste destino per la Divisione "Perugia"

Un Triste destino per la Divisione "Perugia"
La Divisione "Perugia" avrebbe avuto miglior sorte se Informazioni ed Intelligence avessero trovato più ascolto presso i Comandi Superiori

Cerca nel blog

martedì 20 aprile 2021

La Guerra di Liberazione. il 1944 Le sclete sono terminate. I Parte

 

Il trauma della crisi armistiziale del settembre 1943 produsse i suoi effetti per anche nel mese di ottobre, di novembre e di dicembre. Con la fine dell’anno era ormai chiaro a tutti che l’Italia era divisa in due, che eserciti stranieri si combattevano sul suolo nazionale e che vi era una parte di italiani che operavano a favore di una coalizione ed una parte che operava per l’altra. Nel mezzo la massa di coloro che cercavano solo di sopravvivere. Molti di loro adottarono una forma di attesa, per vedere chi avesse prevalso, altri si adattavano alle circostanze e cercavano di approfittarne per migliore la propria posizione, altri sopravvivevano e basta, nelle tantissime difficoltà che la situazione presentava. Erano giorni tristi, difficili e in qualcuno si fece strada che il peggio doveva ancora avvenire. Le popolazioni meridionali erano leggermente avvantaggiate, in quanto il regime alleato era più tollerante. Il mercato nero fioriva, i vincoli sociali si stavano allentando, e l’autorità statale era molto labile, ma nella sostanza si sopravviveva senza patemi d’animo e apprensioni. Nel centro e nel nord Italia la popolazione era presa tra l’azione tedesca di occupazione e repressione e l’azione dei repubblichini di Salò animati da una grande voglia di ricostruire un fascismo che tutti, in un modo o nell’altro, anche inconsciamente, ritenevano che avesse fallito. Era iniziata la caccia ai “traditori”, a qualcuno a cui dare la colpa di tanti disastri e punirlo; nel contempo cercare di agire in modo tale che l’idea fascista, pura e scintillante, potesse essere finalmente realizzata. Tutti erano chiamati a vivere “pericolosamente”, ma nella realtà erano estremisti più velleitari che reali, in quanto tutto dipendeva dai tedeschi e dall’andamento della guerra, che peraltro non si sarebbe decisa in Italia.

Nessun commento: