mercoledì 6 novembre 2019
l'8 settembre a Scarpanto e Caso
LA CRISI ARMISTIZiALE DEL 1943
Dodecanneso
Esaurita la resistenza a Rodi. Nei
giorni immediatamente successivi cadde Scarpanto e Coo, così pure Simj. Riordinate
le truppe e stabilizzatesi la situazione il Comando tedesco provvide a far
cadere le rimanenti isole di un certo interesse strategico. Il 6 ottobre cadde
Càlino ed il 10 successivo l’isolotto di Levita, che fu ripresa e quindi persa
definitivamente dai soldati italiani.
mercoledì 30 ottobre 2019
l'8 settembre 1943 a Rodi 3
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Dodecanneso
I combattimenti a Rodi costarono
agli Italiani 143 Caduti, di cui 8 ufficiali e circa 300 feriti. Riuscirono ad
abbandonare l’isola circa 1850 tra ufficiali e soldati che non accettavano la
resa ai tedeschi. Questi ebbero91 Caduti di cui 2 ufficiali 212 feriti e 2
dispersi. Nei documenti tedeschi risulta che i maggiori responsabili della
resistenza italiana furono il gen. Arnaldo Forgiero, il generale Giuseppe
Consoli, il generale Roberto Sequi, Capo di Stato Maggiore del Comando Italiano
SuperEgeo, ed il tenete colonnello Ruggero Fanizza, capo ufficio operazioni di
suddetto Comando.
martedì 15 ottobre 2019
l'8 settembre 1943 a Rodi 2
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Dodecanneso
![]() |
Gen. Ulrich Kleemann |
All’alba
del 9 settembre il gen. Wilson, comandante delle forze alleate del Medio
Oriente inviava a Rodi il magg. Dolbey per chiedere notizie sulla difesa dell’isola
e prometteva l’invio di aiuti. Il giorno successivo Campioni rinvia a Wilson l’ufficiale
inglese con un messaggio in cui veniva spiegata la situazione e descrive gli
accordi conclusi con il comando tedesco, a cui i tedeschi non avevano prestato
fede. Chiedeva l’invio urgete di aiuti in quanto i tedeschi erano all’offensiva
su tutta l’isola. Infatti questi nella mattinata del 9 con un tranello avevano
preso prigioniero il gen. Scaroina e tutto il suo stato maggiore e attaccato le
caserme. I collegamenti con i presidi italiani sparsi nella parte meridionale,
ancorché rimasti senza ordini, di
iniziativa reagirono violentemente alle richieste tedesche. Questa situazione fece
sì che i tedeschi nel pomeriggio del 10 settembre chiesero un colloquio a
Campioni accordato per l’indomani. Preceduti da un furibondo bombardamento aereo,
si presentarono a Campioni un ufficiale tedesco ed il ten. Col. De Paolis
latore di un biglietto del gen. Scaroina che invitava l’ammiraglio a consentire
la resa: in caso contrario i 3000 uomini della sua divisione sarebbero stati
fucilati. Messo di fronte ad una tale scelta, Campioni convoco alle 13 i
comandanti presenti a Rodi ed esternò la sua decisione di accettare l’ultimatum
tedesco; dopo qualche tentennamento, questa decisione fu accettata da tutti i
presenti. Alle 17 fu firmato un accordo secondo il quale Campioni restava a Rodi
con compiti civili, gli italiani deponevano le armi ed il generale tedesco
Kleemann assumeva l’incarico di comandante militare dell’Isola. La decisione di
resa non fu ben accolta dalla truppa e molti disapprovarono tanto che qualcuno
non identificato sparò contro la macchina dell’Ammiraglio Campioni in un clima
di tensione, sofferenza ed amor di patria ferito.
domenica 6 ottobre 2019
8 settembre 1943 a Rodi 1
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Dodecanneso
![]() |
Ammiraglio Igino campioni |
L’Ammiraglio Campioni non ricevette
il promemoria n. 2 in quanto l’ufficiale latore partito da Roma atterrò a
Pescara e da qui non ripartì più per Rodi. Come già ampiamente visto i tedeschi
erano perfettamente orientati sulla situazione ed all’annuncio dell’armistizio il gen. Kleemann finse di volere avviare
accordi con il Comando italiano ma,
nella notta, i tedeschi occuparono gli aeroporti di Maritza e Gaddura. Il comandante
della piazza di Rodi, gen. Forgiero, ordinò alle batterie italiane di sparare.
Alle 3 antimeridiane del 9 settembre Kleemann presentò al Comando italiano le
scuse, affermando che gli inferiori avevano frainteso i suoi ordini; prima dell’alba
reparti di punta della divisone Rhodos
erano di nuovo all’offensiva ed ebbe iniziò così una serie di
combattimenti a Rodi che si protrassero fino alla eliminazione delle divisioni
Cuneo e Regina.
lunedì 30 settembre 2019
Il Comando dellìEgeo. Forze Contrapposte
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Il Dodecanneso
A Rodi le forze italiane ammontavano a 37500
uomini, inquadrati principalmente nelle divisioni Regina, tranne il 10°
Reggimento fanteria che si trovava a Coo e Lero, al comando del gen. Michele
Scaroina e Cuneo che dovevano fronteggiare una brigata tedesca su tre
battaglioni granatieri e armi di supporto per circa 6500 uomini al comando del
gen. Kleemann, che nel maggio precedente aveva avuto personalmente da Hitler l’ordine
di non far cadere Rosi in mano nemica, autorizzandolo anche a sparare contro
gli alleati italiani
giovedì 26 settembre 2019
Il IV Fronte della Guerra di Liberazione. Resistenza all'Estero Egeo
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Il Dodecanneso
Le forze italiane nell’Egeo
presidiavano le isole di Calino, Caso, Castelrosso, Coo, Lero, Scarpanto, Simj,
e Stampalia nel Dodecanneso; Furni, Nicria, e Samo nelle Sporadi meridionali;
Amorgo, Anafi, Andro, Antinori, Kea, Misono, Nasso, Nio, Paro, Policandro,
Santorino, Scrifo, Sichino, Sifno, Sira, Termia e Tino nelle Cicladi, La
preoccupazione di vigilare ovunque e in qualsiasi momento anche nell’Egeo come
altrove era stata illusoriamente quietata disseminando e frazionando le unità
fino a livelli minimi di squadra e di plotone. Ogni isola, tatticamente era
considerata autosufficiente. A Rodi, l’isola principale, vi era il Comando
delle forze armate italiane dell’Egeo, retto dall’ammiraglio Cigionio Campioni,
che era anche il Governatore del Dodecanneso, ed il Comando militare dell’Isola
di Rodi retto dl generale Arnaldo Forgiero. Fino al luglio 1943 le forze
tedesche erano inconsistenti: poi andarono via via aumentando fino a
raggiungere la consistenza di una brigata
sabato 21 settembre 2019
QUADERNI DEL NASTRO AZZURRO N: 34 del 2018. Copertine
ANNO LXXX, Supplemento IX, 2018, n. 4
In Copertina
Medaglia della Vittoria coniata e firmata da Luciano Zaniella
prodotta in tiratura limitata
67 mm di diametro e pesa 140 grammi
Disponibile in bronzo similoro
E' possibile richiederla alla Presidenza dell'Istituto del Nastro Azzurro
(segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)
lunedì 16 settembre 2019
QUADERNI DEL NASTRO AZZURRO Sommario e Nota Redazionale
SOMMARIO
Anno LXXIX, Supplemento IX, 2018, n. 4, 10° della Rivista “Quaderni” www.istitutodelnastroazzurro.it indirizzo:centrostudicesvam@istitutonastroaz zurro.org
Editoriale del Presidente. Carlo Maria Magnani:
APPROFONDIMENTI
AA.VV, La Battaglia di Vittorio Veneto. Ricostruzione ed Analisi.
Luigi Marsibilio, La Battaglia di Vittorio Veneto
Osvaldo Biribicchi, Comando Supremo Regio Esercito. Le truppe italiane negli altri campi della Grande Guerra
Massimo Coltrinari, Un elenco Glorioso. Le Armate Italiane a Vittorio Veneto nella versione del Comando Supremo.
Alessia Biasiolo, L’Impero italiano in epoca fascista
DIBATTITI
Giovan Battista Birotti, Soldati e contadini. L’Esercito giapponese nel periodo Meiji (1868-1912)
ARCHIVIO
Redazionale, Chiara Mastroantonio, Lo Statuto della Legione AzzurraPag.00
MUSEI,ARCHIVI E BIBLIOTECHE
Alessio Pecce, Giulio Moresi, aspirante ufficiale, bersagliere, caduto il 17 agosto 1917 sull’Hermada, sul Carso. Il Ricordo
Posteditoriale: Antonio Daniele, Il Calendario azzurro per il 2019
IL MONDO IN CUI VIVIAMO: LA REALTA’ DI OGGI
UNA FINESTRA SUL MONDO Sandra Milani, L’uso delle sostanze stupefacenti come strategia nella guerra e nel terrorismo islamico
GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE Luca Bordini, Riflessioni sulla comunicazione digitale delle Forze Armate
Autori. Hanno collaborato a questo numero.
Articoli di Prossima Pubblicazione
Segnalazioni Librarie.
CESVAM NOTIZIE Centro Studi sul Valore Militare
I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno 5°, V, 2018, Maggio 2018, n. 30
I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno 5°, VI, 2018 Giugno 2018, n.31.
I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno 5°, VII, 2018, Luglio 2018, n. 32
“Quaderni” on line sono su: www.valoremilitare.blogspot.com
PER FINIRE Massimo Coltrinari, Il Valore Militare attraverso le Cartoline Militari ed oltre
Nota redazionale: Il seguito di riflessioni in questo fine anno non può portare che ad aggiustamenti sulla attività del CESVAM. Si dovrà porre maggiore attenzione alle attività esterne del CESVAM stesso e porre delle pregiudiziali di collaborazione che siano allineate al livello di ambizione del CESVAM. Il dibattito che necessariamente deve esistere all’interno deve passare attraverso una distinzione. L’Istituto del Nastro Azzurro ha due componenti che lo distinguono dalle altre Associazioni
Combattentistiche. La prima. È quella dell’associazionismo combattentistico” in cui è necessario porre alla base la componente militare, quella di chi ha mostrato il proprio valore militare e gli è stato riconosciuto, quella associativa e in parte reducistica. Tutti elementi che fanno capo, almeno per i militari, alla legge dei Principi del 1977 che deve animare ogni militare della Repubblica se si vuole definire tale. In pratica è una funzione verso l’interno dell’Istituto, nelle sue componenti ed articolazioni. La seconda. Quella di Ente Morale, che deve ispirare l’azione dell’Istituto del Nastro Azzurro al pari dei suoi similari (Istituto della Previdenza Sociale, Istituto per la Storia del Risorgimento, Croce Rossa, ecc.) in cui la componente militare è sempre presente, in cui emerge quella di chi ha mostrato il proprio valore militare, ma non gli è stato riconosciuto ufficialmente con le previste decorazioni e modalità, in cui emergono in oltre misura la disponibilità, l’altruismo, il senso di appartenenza, le tradizione militari dei Corpi e delle Unità, il senso del servizio, e soprattutto la volontà di portare i principi statutari anche verso l’esterno, verso le componenti della società civile, le nuove e le vecchie generazioni, nelle forme più efficaci. In pratica è una funzione verso l’esterno dell’Istituto. Fra le due componenti vi deve essere sinergia, armonia, collaborazione. Occorre in tutti i modi che non emergano contrasti, invidie, contrapposizioni, prese di posizioni imposte, intolleranza. Qualora queste emergessero sarebbe un gravissimo errore quello di affrontarle di petto, con ”fieri ed animati accenti”; più opportuno ed intelligente sarebbe la soluzione che adotti pazienza, silenzio, comprensione e soprattutto mettere spazio e tempo per spegnere ogni fuoco o fuocarello. A questo proposito viene in aiuto Italo Calvino, il quale scrive in “Le città invisibili”
L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se n’è uno, è quelle che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne: il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione ed apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in merito all’inferno, non è l’inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”
martedì 10 settembre 2019
Nota dal Presidente della Sezione Gen. Cuozzo
APPUNTO
Pensioni per i MIlitari
Com’è
noto la legge di bilancio di recente approvazione contiene talune disposizioni per
l’anno 2019 (art. 1 commi, comma 261 e ss.) che prevedono per 5 anni a partire
dal 1° gennaio 2019 un consistente taglio alle c.d. pensioni d’oro.
È di
tutta evidenza che la misura, contraria a ogni principio di ragionevolezza e di
equità, ha la finalità politico – demagogica di colpire una platea limitata di
persone per creare consenso nei confronti della generalità degli elettori
duramente colpiti dalla crisi economica degli ultimi anni.
In
particolare le suindicate disposizioni prevedono:
a)
tutti i titolari di trattamento pensionistico superiore ai 100.000 euro lordi
su base annua rientrano nell’applicazione della suddetta norma;
b) i
trattamenti pensionistici superiori a 100.000 euro lordi su base annua sono
ridotti di un’aliquota pari al 15% per la parte eccedente il predetto importo
fino a 130.000 euro, pari al 25% per la parte eccedente 130.000 euro fino a
200.000 euro, pari al 30% per la parte eccedente 200.000 euro fino a 350.000
euro, apri al 35% per la parte eccedente 350.000 euro fino a 500.000 euro e
pari al 40% per la parte eccedente 500.000 euro.
Per
reagire in modo efficace e tempestivo a tale situazione numerosi studi legali
si stanno organizzando per proporre ricorsi avverso le decurtazioni
pensionistiche che, presumibilmente, diverranno operative già dal prossimo mese
di febbraio. Tra queste iniziative può segnalarsi quella dei professori e
avvocati Vincenzo Fortunato e Francesco Saverio Marini: il primo docente di diritto
amministrativo presso la SNA; il secondo ordinario di Istituzioni di diritto
pubblico dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Per
ulteriori notizie ci si può rivolgere allo studio Fortunato e associati (segreteria@fortunatoeassociati.it
– 06.6784911) ovvero allo studio Marini (segreteria@marinilex.com;
06.36006227).
Il
conferimento dell’incarico (sottoscrizione del mandato) è assolutamente
gratuito ed è revocabile, sempre gratuitamente, fino alla presentazione del
ricorso. Con la presentazione del ricorso sarà dovuta solo la complessiva
somma di € 500,00 per le spese vive e il contributo unificato e sarà ridotto a
euro 400 nel caso di contestuale conferimento di almeno 4 mandati.
Il
compenso professionale per tutta l’attività dei suindicati studi sarà dovuto solo
in caso di esito positivo del contenzioso e sarà di euro 5.000,00 oltre IVA
e CAP. Tale importo sarà ulteriormente ridotto a euro 4.000,00 in caso di
conferimento contestuale di 3 mandati e a euro 3.000,00 in caso di conferimento
contestuale di n. 4 mandati.
Per
esito positivo del contenzioso si intende la dichiarazione di incostituzionalità,
in tutto o in parte, delle disposizioni in questione da parte della Corte
Costituzionale.
Per i
pensionati ex dipendenti pubblici non “privatizzati” (magistrati, prefetti,
diplomatici, ecc..) il giudizio di I
grado davanti alla Corte dei Conti sarà seguito dallo studio Fortunato e
associati.
Per i
pensionati ex dipendenti pubblici contrattualizzati come ex dipendenti privati
il giudizio di I grado davanti al giudice civile sarà seguito congiuntamente
dallo studio Fortunato e associati e dallo studio Marini.
Entrambi
gli studi seguiranno, sempre congiuntamente, in ogni caso l’eventuale fase di
giudizio davanti alla Corte Costituzionale.
La
proposizione del ricorso deve ritenersi opportuna non solo per dare un concreto
ed efficace segnale di reazione a un modo di fare politica demagogica e
irragionevole, ma anche per assicurarsi che, anche qualora le misure in
questione dovessero cadere per effetto di ricorsi presentati da altri
interessati, si possano recuperare per intero le somme nel frattempo illegittimamente
trattenute dallo Stato.
martedì 3 settembre 2019
mercoledì 21 agosto 2019
mercoledì 14 agosto 2019
martedì 6 agosto 2019
sabato 3 agosto 2019
lunedì 29 luglio 2019
domenica 21 luglio 2019
domenica 14 luglio 2019
domenica 7 luglio 2019
Internati MIlitari in Germania Riconoscimento
MEDAGLIA D’ONORE IMI
: L’APPELLO DI “UN RICORDO PER LA PACE”
Il 2 giugno la consegna delle
onorificenze: ultimi giorni per far partire le richieste
Nuovo appello dell’Associazione
“Un ricordo per la pace” agli aventi diritto ed ai loro eredi per richiedere la
Medaglia d’Onore IMI.
Ultima settimana questa per
provvedere all’invio della richieste che potrebbero essere valutate già ai
primi di aprile in una riunione del Comitato istituito presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri per la prossima consegna delle onorificenze il 2 giugno
Festa della Repubblica.
La Medaglia d’Onore viene
consegnata presso le Prefetture italiane generalmente due volte l’anno: il 27
gennaio Giorno della Memoria ed il 2 giugno ed è concessa con Decreto del
Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili che dopo
l’armistizio dell’8 settembre 1943 rifiutarono di aderire alle formazioni
naziste e pertanto vennero catturati dai tedeschi e internati nei lager,
destinati a lavoro coatto per l’economia di guerra della Germania.
Si stimano oltre 616.000 i
soldati italiani che dopo l’armistizio dell’Italia, rifiutando di continuare la
collaborazione con i nazisti,
furono catturati e deportati nei campi di concentramento. Il loro status non fu
quello di prigionieri di guerra, bensì di “internati militari”, abile
stratagemma di Hitler per sottrarli alla tutela della Croce Rossa
Internazionale. Considerati dai tedeschi “traditori” furono obbligati a
svolgere lavori particolarmente pesanti e pericolosi ed esposti al rischio dei
frequenti bombardamenti. A costo della propria vita gli Internati Militari
Italiani mantennero fede al giuramento fatto alla Patria, allora Regno
d’Italia. Solo una piccolissima percentuale, spinta dagli stenti e dalle
continue vessazioni, optò a favore dei tedeschi. Più di 50.000 soldati italiani
morirono in quei campi, per lo più di fame e malattie contratte a causa delle
gravi carenze nutrizionali ed igieniche. Migliaia di loro morirono poco dopo il
rientro in Italia.
Per richiedere la Medaglia
d’Onore è necessario compilare e spedire, tramite raccomandata, una modulistica
scaricabile dal sito internet del Governo Italiano – Medaglia d’Onore I.M.I.
allegando le documentazioni di cui si è in possesso( foglio matricolare,
lettere dal lager etc) che testimonino l’internamento nei campi di
concentramento nazisti dopo l’8 settembre 1943.
Per informazioni ed assistenza
rivolgersi all’Associazione “Un ricordo per la pace”che dal 2011 è attiva nel
progetto divulgativo “MEMORIA AGLI I.M.I”.
cell. 3280751587 ; e-mail
el.bonacini@gmail.com
martedì 25 giugno 2019
domenica 16 giugno 2019
Difendere le pensioni
APPUNTO
Com’è
noto la legge di bilancio di recente approvazione contiene talune disposizioni per
l’anno 2019 (art. 1 commi, comma 261 e ss.) che prevedono per 5 anni a partire
dal 1° gennaio 2019 un consistente taglio alle c.d. pensioni d’oro.
È di
tutta evidenza che la misura, contraria a ogni principio di ragionevolezza e di
equità, ha la finalità politico – demagogica di colpire una platea limitata di
persone per creare consenso nei confronti della generalità degli elettori
duramente colpiti dalla crisi economica degli ultimi anni.
In
particolare le suindicate disposizioni prevedono:
a)
tutti i titolari di trattamento pensionistico superiore ai 100.000 euro lordi
su base annua rientrano nell’applicazione della suddetta norma;
b) i
trattamenti pensionistici superiori a 100.000 euro lordi su base annua sono
ridotti di un’aliquota pari al 15% per la parte eccedente il predetto importo
fino a 130.000 euro, pari al 25% per la parte eccedente 130.000 euro fino a
200.000 euro, pari al 30% per la parte eccedente 200.000 euro fino a 350.000
euro, apri al 35% per la parte eccedente 350.000 euro fino a 500.000 euro e
pari al 40% per la parte eccedente 500.000 euro.
Per
reagire in modo efficace e tempestivo a tale situazione numerosi studi legali
si stanno organizzando per proporre ricorsi avverso le decurtazioni
pensionistiche che, presumibilmente, diverranno operative già dal prossimo mese
di febbraio. Tra queste iniziative può segnalarsi quella dei professori e
avvocati Vincenzo Fortunato e Francesco Saverio Marini: il primo docente di diritto
amministrativo presso la SNA; il secondo ordinario di Istituzioni di diritto
pubblico dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Per
ulteriori notizie ci si può rivolgere allo studio Fortunato e associati (segreteria@fortunatoeassociati.it
– 06.6784911) ovvero allo studio Marini (segreteria@marinilex.com;
06.36006227).
Il
conferimento dell’incarico (sottoscrizione del mandato) è assolutamente
gratuito ed è revocabile, sempre gratuitamente, fino alla presentazione del
ricorso. Con la presentazione del ricorso sarà dovuta solo la complessiva
somma di € 500,00 per le spese vive e il contributo unificato e sarà ridotto a
euro 400 nel caso di contestuale conferimento di almeno 4 mandati.
Il
compenso professionale per tutta l’attività dei suindicati studi sarà dovuto solo
in caso di esito positivo del contenzioso e sarà di euro 5.000,00 oltre IVA
e CAP. Tale importo sarà ulteriormente ridotto a euro 4.000,00 in caso di
conferimento contestuale di 3 mandati e a euro 3.000,00 in caso di conferimento
contestuale di n. 4 mandati.
Per
esito positivo del contenzioso si intende la dichiarazione di incostituzionalità,
in tutto o in parte, delle disposizioni in questione da parte della Corte
Costituzionale.
Per i
pensionati ex dipendenti pubblici non “privatizzati” (magistrati, prefetti,
diplomatici, ecc..) il giudizio di I
grado davanti alla Corte dei Conti sarà seguito dallo studio Fortunato e
associati.
Per i
pensionati ex dipendenti pubblici contrattualizzati come ex dipendenti privati
il giudizio di I grado davanti al giudice civile sarà seguito congiuntamente
dallo studio Fortunato e associati e dallo studio Marini.
Entrambi
gli studi seguiranno, sempre congiuntamente, in ogni caso l’eventuale fase di
giudizio davanti alla Corte Costituzionale.
La
proposizione del ricorso deve ritenersi opportuna non solo per dare un concreto
ed efficace segnale di reazione a un modo di fare politica demagogica e
irragionevole, ma anche per assicurarsi che, anche qualora le misure in
questione dovessero cadere per effetto di ricorsi presentati da altri
interessati, si possano recuperare per intero le somme nel frattempo illegittimamente
trattenute dallo Stato.
venerdì 7 giugno 2019
Silvio Pieralisi
2 giugno 73° anniversario della Fondazione della Repubblica
Le celebrazioni a Latina
due Onorificenze a
cittadini apriliani
Medaglia d’Onore alla
memoria di Silvio Pieralisi internato
militare in Germania
Insignito Cavaliere al merito della Repubblica Italiana il P.Lgt
Maurizio Bianco (Aeronautica)
Celebrazioni a Latina
domenica 2 giugno per il 73° anniversario della Fondazione della
Repubblica. La Prefettura di Latina ha organizzato
una serie di iniziative realizzate con la partecipazione del Comando
Artiglieria Controaerei di Sabaudia, del Comune di Latina, dell'Aeronautica,
dei Vigili del Fuoco e la collaborazione del Liceo Artistico Statale di Latina.
La manifestazione si è
svolta in Piazza della Libertà ed ha visto lo schieramento delle Forze Armate e
delle Forze di Polizia per gli onori al Prefetto
della Provincia di Latina Maria Rosa Trio, la cerimonia dell'Alzabandiera e la
lettura del messaggio del Presidente della Repubblica.
Il Prefetto ha consegnato
le Medaglie d'Onore ai familiari di Alfredo Ciani di Castelforte (deportato civile) e alla memoria dell’internato militare Silvio
Pieralisi di Aprilia, entrambi deportati
nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra nazista
nell'ultimo conflitto mondiale.
Consegnati i diplomi delle
Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a 14 cittadini della provincia
di Latina. Insignito dell’Onorificenza di
Cavaliere al merito della Repubblica Italiana il Pilota Lgt Maurizio
Bianco (Aeronautica).
Aprilia anche quest’anno
ha riconfermato con orgoglio la presenza alla cerimonia. Accompagnato Alberto
Pieralisi dal Sindaco di Aprilia Antonio Terra che ha ricevuto la Medaglia
d’Onore in memoria del papà Bersagliere Silvio Pieralisi. Nato a Monsano (AN) nel 1916, Silvio era uno dei 650.000 Internati Militari Italiani che dopo
l’armistizio dell’8 settembre 1943 rifiutarono la collaborazione con i nazisti
e pertanto vennero catturati dai tedeschi e deportati in Germania. Grande emozione per il
figlio Alberto che grazie all’Associazione “Un ricordo per la Pace” è riuscito
a venire in possesso del foglio
matricolare del padre pervenuto dal
Centro Documentale di Ancona. Chiamato alle armi nel 1941 ed incorporato
nell’11°Reggimento Bersaglieri partecipò alle operazioni di guerra nei Balcani.
Catturato dai tedeschi nei giorni successivi all’armistizio dell’Italia venne
deportato nello Stalag I A di Stablack,
Ben 17 le Medaglie d’Onore
conferite finora a cittadini di Aprilia o loro discendenti grazie all’attività
divulgativa dell’Associazione “Un ricordo per la pace”. Il
progetto “Memoria agli IMI”
prosegue con rinnovato impegno; la lista delle onorificenze destinata a
salire nella Giornata della Memoria 2020. La cerimonia della Prefettura di
Latina vedrà la consegna della Medaglia d’Onore a Duino Colantoni. La
figlia Franca che ha assistito alla cerimonia del 2 giugno a Latina ha
preferito ritirarla nella giornata dedicata al ricordo della tragedia della
Shoah e della deportazione nazista, una manifestazione ricca di struggenti emozioni
cui tradizionalmente collaborano i ragazzi delle scuole di Latina.
martedì 28 maggio 2019
Il Rinascimento Parla Ebraio
Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah
Via Piangipane, 81 - Ferrara
La mostra, a cura di Giulio Busi e Silvana Greco, affronta uno dei periodi cruciali della storia culturale della Penisola, decisivo per la formazione dell’identità italiana, svelandoci un aspetto del tutto originale: la presenza degli ebrei e il fecondo dialogo culturale con la cultura cristiana di maggioranza.
Significative scritte in ebraico spuntano a sorpresa in opere pittoriche come la Sacra famiglia e famiglia del Battista di Andrea Mantegna, la Nascita della Vergine di Vittore Carpaccio e la Disputa di Gesù con i dottori del Tempio di Ludovico Mazzolino, Elia ed Eliseo del Sassetta. E anche manoscritti miniati ebraici come la Guida dei perplessi di Maimonide, o l’Arca Santa lignea più datata d’Italia e l'antichissimo Rotolo della Torah di Biella, ancora oggi usata nella liturgia sinagogale, attestano come nel Rinascimento gli ebrei ci fossero e fossero in prima fila, attivi e intraprendenti. A Firenze, Ferrara, Mantova, Venezia, Genova, Pisa, Napoli, Palermo e Roma. A periodi alterni accolti e ben visti, con un ruolo non secondario di prestatori, medici, mercanti, oppure oggetto di pregiudizio. Interpreti di una stagione che racchiude in sé esperienze multiple, incontri, scontri, momenti armonici e brusche cesure
venerdì 17 maggio 2019
Invito. Storia della Croce Rossa Internazionale
GIORNATA DI AGGIORNAMENTO
PER CULTORI ITALIANI DI STORIA
DELLA CROCE ROSSA INTERNAZIONALE
(C.I.S.C.R.i.)
8-9 GIUGNO 2019
venerdì 3 maggio 2019
Bersaglieri a Matera.
|
LA FANFARA BERSAGLIERI
COTTERLI AL 67 ° RADUNO NAZIONALE A MATERA
TRA LE PIÙ APPLAUDITE
LA FANFARA “COTTERLI” ORGOGLIO DELLA CITTÀ DI APRILIA
Grande successo della Fanfara Bersaglieri “Adelchi Cotterli” al 67
°Raduno Nazionale Bersaglieri che si è tenuto a Matera Capitale Europea della
Cultura 2019.
La Città di Matera nota come “ Città dei sassi” ha accolto dal 13
al 19 maggio 2019 migliaia di Bersaglieri con oltre 70 fanfare, tra cui quella
del VII Reggimento Bersaglieri. Dedicata alla memoria di chi ha combattuto
sacrificando la propria vita per la Patria e la libertà la manifestazione ha visto la partecipazione di autorità
politiche e militari tra cui il Sottosegretario di Stato alla Difesa Angelo
Tofalo; il momento commemorativo con la deposizione di alcune corone d’alloro
al Monumento ai Caduti della Città di Potenza medaglia d’oro del Risorgimento e
sulla tomba del Bersagliere Col. M. Binetti fondatore della sezione di Matera.
Il programma ricco di numerosi eventi culturali, sportivi e di
solidarietà è culminato nella sfilata domenica 19 maggio. Tra le esibizioni più
applaudite quella della Fanfara della sezione Bersaglieri “Adelchi Cotterli” di
Aprilia splendidamente diretta dal Capo Fanfara Maestro Ildo Masi.
A sfilare tra gli oltre 100.000 partecipanti il folto gruppo dei
fanti piumati apriliani, oltre 120 soci e simpatizzanti dell’associazione
guidata dal Presidente Bers. Edoardo Tittarelli.
Nel pomeriggio del 18 maggio la Fanfara “Cotterli” era stata
ospite del Comune di Senise (PZ) ove si è esibita in uno spettacolare concerto
per la cittadinanza.
Proseguono a pieno ritmo i lavori per l’organizzazione del 3° Raduno Provinciale
Bersaglieri che si terrà ad Aprilia il 23 Giugno prossimo, un evento che si
prevede ricco di tante belle emozioni e che sarà occasione per festeggiare il
“Compleanno del Bersagliere”; compie 183 anni il Corpo dei Bersaglieri
istituito su proposta del Generale Alessandro La Marmora il 18 giugno 1836.
( foto da pg facebook Fanfara
Bersaglieri Cotterli, Edoardo Tittarelli)
mercoledì 24 aprile 2019
Invito ai Soci UNUCI
L'Istituto del Nastro Azzurro in una cerimonia di omaggio ai Caduti della Grande Guerra deporrà una corona di alloro al Sacrario del Montello il giorno 8 giugno alle ore 1430.
Nell'occasione sarà portato un mazzo di fiori a nome del 150° Corso " Montello". Se qualche collega di corso che abita in zona mi volesse accompagnare sarà il benvenuto e ci farà un regalo.
L'Invito è esteso a tutti i soci UNUCI
Gen. Carlo Maria Magnani
(segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)
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