LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
lunedì 20 gennaio 2020
L'8 settembre a Lero 2
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Dodecanneso
I tedeschi impegnarono nel corso
dei combattimenti circa 2700 uomini contro 7603 militari italiani e 4000-5000
britannici. Le truppe tedesche combatterono sino all’estremo delle loro
capacità e che il successo fu appeso letteralmente ad un filo. Dato il rapporto
di forze che era di 2 a 11, un ruolo rilevante lo giocò la Luftwaffe che riuscì
a tenere in scacco la flotta britannica e ad avere il dominio assoluto del
cielo della battaglia. Le perdite tedesche furono alte furono in termini di
Caduti e feriti di 1109, ed altre fonti indicano 1183 uomini, vale a dire il
41% della forza impiegata.
I Britannici ebbero oltre 600
Caduti, e caddero prigionieri 200 Ufficiali e 3000 uomini di truppa , mentre
gli Italiani, che i tedeschi chiamavano “truppe di Badoglio” ebbero 87 Caduti e
164 dispersi, mentre caddero prigionieri, tra cui Mascherpa 250 ufficiali e
5000 uomini di truppa.
Hitler tributò un vivo elogio a i
“conquistatori di Lero” definito un caposaldo britannico nel Mediterraneo
orientale. Churchill fu folto
amareggiato da questa perdita. Il Comandante del medo Oriente, gen. Wilson ebbe
a scrivere
“Lero è caduta dopo eroici combattimenti contro preponderanti attacchi
aerei- E’ stata una azione intermedia tra il successo e la sconfitta. Ben poco
sarebbe bastato a inclinare a bilancia a nostro favore, e a riportare un
trionfo. Abbiamo invece patito un rovescio le cu conseguenze sono fin troppo evidenti..
Quando assumemmo il rischio in settembre lo facemmo con gli occhi bene aperti.
E tutto sarebbe finito bene se avessimo potuto prendere Rodi..”
Eisenhower ricevette severe e
durissime critiche, in quando aver perso il controllo del Mediterraneo
Orientale non era cosa da poco.
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