venerdì 5 settembre 2014
M.O.V.M. Luigi Goytre
A3
Goytre
Luigi, nato nel 1893 a
Cavour (Torino). Tenente Colonello s.p.e, reggimento “Nizza Cavalleria”
Motivazione
della Medaglia d’Oro al Valor Militare
«In un momento
tragico per la Patria
e di smarrimento delle sue forze armate, tenendo fede al giuramento prestato
opponeva con fierezza di spirito, degna delle nobili tradizioni dell'Esercito
italiano, un categorico rifiuto all'ordine impartitogli di cedere le armi ai
tedeschi e di arrendersi. Pur essendo consapevole dei gravi rischi cui si
votava reagiva immediatamente organizzando onorevole reazione. Fallito il
tentativo di guadagnare alla sua causa un comandante che poteva validamente
opporsi col suo reparto di artiglieria alla caduta in mani nemiche di un
importante aeroporto, non esitava ad impegnarsi in un impari aspro
combattimento di cui era l'ardente animatore, ma nella dura lotta cadeva
colpito a morte. Mentre esalava, dopo atroce agonia, l'ultimo respiro, si
perfezionava quella resa che nel suo fine intuito doveva essere respinta ad
ogni costo. Col supremo sacrificio segnava ai più la luminosa via del dovere e
dell'onore». A Luigi Goytre è stata intitolata una via di Torino e una a
Cavour, suo paese natale.
Biografia
Arruolatesi
volontario nel “Cavalleggeri di Lucca” nel 1911, entrò in guerra nel maggio
1915 col grado di sergente maggiore e nell’arile del 1916 ottenne la promozione
a sottotenente in s.p.e. Trasferito nel “Cavalleggeri di Roma” reggimento
appiedato che operava nella zona di Monfalcone, si distingueva il 15 settembre 1916 a quota 77 in un assalto alla
baionetta riportando una ferita da scheggia di bomba a mano. Tenente nel 1917
nel “Lancieri di Montebello” e capitano nel 1930 nel “Cavalleggeri di Vittorio
Emanuele II” prestò poi servizio presso il centro per l’allevamento dei quadrupedi
di Persano e, dal marzo 1936, al Tribunale Militare di Bologna. Maggiore al 1
gennaio 1940 fu trasferito al “Nizza Cavalleria” dove vi fu promosso tenente
colonnello nel settembre 1942. Comandava in Albania il IV gruppo corazzato del
reggimento allorché venne dichiarato l’armistizio.
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